Forex: propensione al rischio? Yen, rifugio preferito rispetto al Dollaro

Federica Agostini

9 Novembre 2012 - 12:58

Forex: propensione al rischio? Yen, rifugio preferito rispetto al Dollaro

Sui mercati valutari, la propensione al rischio rimane domata, sulla scia delle elezioni presidenziali USA, il Dollaro (USD) e lo Yen (JPY) continuano a registrare guadagni sulle altre valute: la domanda di valute rifugio (safe haven) rimane alta, ma a quanto pare lo Yen potrebbe essere preferito rispetto al Dollaro.

Safe haven: meglio lo Yen o il Dollaro?

Sulla notizia delle elezioni USA e i conseguenti timori sul fiscal cliff, il Dollaro ha toccato un minimo di due mesi, ma una volta passata "l’euforia" è tornato a salire verso nuovi massimi, questa volta in virtù dei timori distruttivi che riguardano la zona Euro.

Secondo gli analisti, invece, il guadagno che ha caratterizzato l’andamento dello Yen durante gli ultimi due giorni è stato determinato dal clima di risk off e dall’incertezza economica che riguardava l’economia statunitense a ridosso delle elezioni presidenziali prima, del fiscal cliff dopo.

Dalla Rabobank fanno sapere: "La domanda di Dollaro USA in qualità di valuta rifugio potrebbe invertirsi a causa della speculazione che riguarda la Federal Reserve e la possibilità che questa decida di premere nuovamente il grilletto della politica monetaria per compensare gli effetti associati al fiscal cliff".

Secondo questa visione, dunque, è possibile che fino alla fine dell’anno il Dollaro USA perda progressivamente il suo valore di valuta rifugio e gli investitori preferiranno continuare a puntare sullo Yen.

Euro

La notizia che al parlamento greco sia passato il pacchetto sull’austerity ha segnato un nuovo passo in avanti verso l’eliminazione dello scenario distruttivo che vedeva la Grecia fuori dalla moneta unica; ora è assicurato l’arrivo di una nuova tranche di aiuti economici per il governo ellenico. Sarà sufficiente?

Nel frattempo gli investitori rimangono concentrati sul progressivo deterioramento che emerge dai dati fondamentali dall’Eurozona: la Germania, la Francia e l’Italia mostrano segni negativi, mentre dalla Spagna aumentano i timori che la richiesta di aiuti dalla BCE (nella forma delle OMT) non possa arrivare prima del 2013.

I mercati e gli investitori di tutto il mondo condividono una costante sull’Euro: lo scetticismo. La moneta unica ha raggiunto un minimo a 1.2716 contro il dollaro dopo le decisioni della Banca Centrale Europea di lasciare i tassi di interesse fermi allo 0.75%.

Sterlina

Nel frattempo anche la Sterlina inglese (GBP) è cresciuta contro il dollaro e il cambio GBP/USD ha raggiunto l’1.5978 dopo che la Bank of England ha annunciato di non introdurre variazioni ai tassi di interesse (0.50%) e al programma del quantitative easing, fermo a 375 miliardi di Sterline.

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