Produzione industriale in zona negativa in Italia, ma anche in Francia. Le statistiche pubblicate oggi rivelano un calo della produzione in entrambe i paesi: la crisi del debito sta schiacciando la produttività dell’Eurozona, colpendo anche quelle che da sempre sono considerate le economie più forti del blocco.
Italia
In Italia, l’ISTAT registra il tredicesimo mese consecutivo di contrazione della produzione industriale. A settembre l’industria italiana si è contratta del 1.5%, poco al di sotto del -1.4% sintetizzato dagli analisti, ma malissimo rispetto al mese di agosto, quando era stato registrato un debole miglioramento a +1.7%.
Secondo il bollettino ISTAT, nei primi nove mesi del 2012 la produzione industriale è scesa di 6.5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo nel 2011.
Durante il settembre del 2012 si attestano negativamente il settore dell’energia (-7.8%), quello dei beni intermedi (-5.8%) e quello dei beni strumentali (-4.2%), mentre registra un calo più contenuto il settore della produzione di beni di consumo (-2.5%).
Il settore che registra la diminuzione più ampia è quello che riguarda la fornitura di energia elettrica e di gas (-11.5%), mentre sembrano in crescita tendenziale i settori della produzione di prodotti farmaceutici, apparecchiature elettroniche e prodotti chimici.
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| Fonte: ISTAT |
Francia
Scende al di sotto delle aspettative il dato sulla produzione industriale in Francia che si attesta al -2.7% per il mese di settembre, contro l’1.9% del mese di agosto e il miglioramento allo 0.9% previsto degli analisti.
Secondo l’INSEE, il prodotto dell’attività manifatturiera è migliorato dello 0.9% su base trimestrale, ma rimane al di sotto di 1.9 punti percentuali sulla comparazione annua.
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