Draghi: previsioni sul futuro della zona Euro, c’è ancora molto da fare

Federica Agostini

8 Novembre 2012 - 16:24

Draghi: previsioni sul futuro della zona Euro, c’è ancora molto da fare

Durante la conferenza stampa di oggi, il Presidente della BCE, Mario Draghi, ha fatto un resoconto sulla situazione economica della zona Euro, lanciando previsioni sul futuro non molto rosee e sottolineando come ci sia ancora molto da fare sul fronte della maggiore integrazione e del recupero della stabilità dei mercati finanziari.

OMT: pronti al lancio

Sottolineando come il programma OMT sia disponibile, pur non essendo ancora stato ativato, Draghi ha spiegato come questo abbia potenzialmente la capacità di stabilizzare i mercati e fornire supporto ai paesi problematici. Il discorso di Draghi ha fornito un’analisi completa dell’economia della zona Euro, durante la quale è stata più volte ribadita la necessità per i paesi di proseguire sul progetto della maggiore integrazione. A tal proposito, ha concluso poi Draghi, la BCE andrà avanti con la creazione del meccanismo di supervisione del settore bancario (SSM)

Italia, Spagna e la banconota da 5 Euro

Italia e Spagna stanno lavorando bene, ma c’è ancora molto da fare, ha poi detto Draghi in risposta ad un giornalista che chiedeva se la velocità con la quale i due paesi stanno portando avanti le riforme possa essere ritenuta sufficiente. Rispetto ad un anno fa -ha detto Draghi, Spagna e Italia hanno compiuto importanti progressi, ma devono ancora lavorare verso il consolidamento fiscale e la conclusione di quel ciclo di riforme strutturali necessarie a ritrovare un contesto economico stabile e sostenibile.

Infine, il presidente Draghi ed il suo vice, Constancio, hanno presentato il primo video introduttivo della nuova banconota da 5 Euro che sarà introdotta dal prossimo anno. Si tratta di una nuova banconota (non mostrata) con una nuova particolare filigrana e nuovi ologrammi.

Il discorso di Mario Draghi: tutti i punti

- I tassi di interesse rimarranno invariati allo 0.75%.

- L’inflazione rimarrà al di sopra per tutto il 2012, ma dovrebbe scendere e rimanere ancorata alla linea del 2% dopo la fine dell’anno.

- L’attività economica della zona Euro rimarrà debole, nonostante sia possibile dire che dopo il lancio del programma Outright Monetary Transaction (OMT) la fiducia degli investitori sia progressivamente migliorata.

- Continua a pesare l’incertezza riguardo all’assetto economico e finanziario della zona Euro. E’ fondamentale che i Governi della zona Euro affrontino ed implementino le questioni necessarie alla ristrutturazione del sistema finanziario, per la riduzione degli sbilanci fiscali e strutturali che attualmente li caratterizzano.

- La Banca Centrale Europea ribadisce di essere pronta ad attivare il programma delle OMT che contribuirebbe ad impedire scenari estremi di distruzione riducendo visibilmente le crescenti preoccupazioni riguardo alla materializzazione di scenari distruttivi che riguardano la zona Euro.

Zona Euro: previsioni e analisi economica della BCE

- Il prodotto interno lordo della zona Euro ha subito una contrazione trimestrale dello 0.2% durante il secondo trimestre del 2012, a seguito dello stallo economico che ha caratterizzato il primo trimestre. Per la seconda metà del 2012, gli indicatori pubblicati mostrano evidente debolezza delle attività economiche. Mentre i dati sulla produzione industriale hanno mostrato segni di miglioramento durante il periodo di luglio/agosto, i rapporti più recenti sottolineano come l’economia non mostri segni di miglioramento. E’ impossibile prevedere miglioramenti per la fine del 2012.

- Per il 2013 l’intensità della crescita della zona Euro rimarrà debole, pur rimanendo affiancata dalla politica monetaria (sia essa convenzionale, oppure no) della BCE. E’ necessario a questo scopo che si proceda con il processo di miglioramento dei bilanci relativi al settore finanziario e non, perché il contesto di rischio che aleggia attorno alla zona Euro rimane presente.

- Secondo l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (HICP) per la zona Euro, l’inflazione è stata al 2.5% durante il mese di ottobre, rispetto al 2.6% di settembre ed agosto. Secondo le stime della BCE, l’inflazione rimarrà ancorata alle aspettative sul lungo termine, ma sarà soggetta a costante controllo.

Conclusioni

L’analisi economica della Banca Centrale Europea indica che gli sviluppi del medio termine nella zona Euro rimarranno in linea con la politica della stabilità dei prezzi.

Le riforme strutturali sono necessarie per contribuire alla stabilizzazione dei mercati finanziari. Compito della politica è incrementare la capacità delle economie della zona Euro, ma allo stesso tempo correggere gli errori di fondo che ci sono nel sistema del mercato del lavoro e dei bilanci, contribuendo così al consolidamento e alla stabilità dei mercati finanziari. L’integrazione delle economie dell’Eurozona deve passare anche per la flessibilità e la mobilità del lavoro tra i paesi comunitari.

La Banca Centrale Europea procederà nei lavori sulla creazione del Meccanismo Unico di Supervisione Bancaria (SSM, Single Supervisory Mechanism) a partire dal 2013 in modo che possa essere attivato entro lo stesso anno.

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