Forex e banche centrali: le 3 dichiarazioni da seguire in settimana. Cosa aspettarsi?

Flavia Provenzani

2 Giugno 2015 - 06:07

Decisioni sui tassi e dichiarazioni di politica monetaria dalla Reserve Bank of Australia, BCE e Bank of England: ecco cosa aspettarsi.

Forex e banche centrali: le 3 dichiarazioni da seguire in settimana. Cosa aspettarsi?

Questa settimana nel forex trading è piena di eventi catalizzatori che possono essere ben sfruttati adattando la propria strategia di trading. Tra tutti, questa settimana ci attendono 3 decisioni sui tassi di interesse da parte delle rispettive tre banche centrali che potrebbero innescare forti movimenti sul dollaro australiano, euro e sterlina.

Ecco cosa aspettarsi da ogni dichiarazione delle banche centrali e come sfruttare al meglio gli eventi:

1. Dichiarazione ufficiale della Reserve Bank of Australia (Martedì, 06:30 ora italiana)
Le parole del governatore della RBA Glenn Stevens riguardo i tassi di interesse e la situazione dell’economia in Australia saranno seguite con attenzione nel corso della sessione di asiatica di martedì. Gli analisti del mercato Forex sembrano essere divisi sull’esito: alcuni si aspettano che la RBA - banca centrale d’Australia - tagli ancora i tassi di interesse, mentre altri prevedono che la situazione rimarrà invariata.

Ricordiamo che la Reserve Bank of Australia ha tagliato i tassi di interesse dal 2,25% al 2,00% nel corso dell’ultima dichiarazione, segnando il secondo tentativo di allentamento della politica monetaria di quest’anno. La dichiarazione ufficiale della banca centrale e il verbale della riunione di RBA sono stati caratterizzati da una lunga lista di preoccupazioni, che includevano il rallentamento dell’economia in corso in Cina, l’indebolimento del mercato del lavoro, l’incertezza nel settore dell’edilizia e l’impatto negativo dell’apprezzamento del dollaro australiano sul commercio e l’inflazione.

Da allora, il dollaro australiano è caduto di qualche centinaia di pips contro la maggior parte delle altre valute importanti nel forex, il che suggerisce che la RBA possa non avere bisogno di annunciare un altro taglio dei tassi. Gli ultimi dati dell’economia australiana sono stati in gran parte più deboli del previsto, però, aumentando le probabilità di sentire dei commenti più prudenti e, eventualmente, un altro intervento di stimolo da parte del governatore Stevens nella dichiarazione di questa settimana.

2. Dichiarazione ufficiale della Banca Centrale Europea (Mercoledì, 13:45 ora italiana)
Mercoledì, sarà il turno del presidente della BCE Draghi nel condividere la valutazione e le prospettive per l’economia dell’Eurozona. Non sono previste modifiche effettive alla politica monetaria dal momento che la BCE ha praticamente esaurito tutti gli strumenti di stimolo e i dati economici della regione stanno mostrando un lieve progresso.

E’ da prendere nota, tuttavia, che alcuni membri della BCE recentemente hanno sollevato la possibilità di vedere i tassi di interesse ancora più bassi e un QE di ancor più ampia portata. Secondo i membri della BCE Coeuré e Noyer, la banca centrale potrebbe aumentare gli sforzi di stimolo per ridurre la pressione al ribasso dell’inflazione. Non aiuta poi la possibilità di una Grexit, mantenendo la minaccia di contagio del debito su altri Paesi dell’Eurozona.

Mario Draghi non sembra essere infastidito da tutto questo, sostenendo che una "ripresa sostenuta" sta prendendo piede nella zona euro. I dati recenti sull’area Euro sono stati abbastanza modesti, il che suggerisce che la BCE non si allontanerà da un cauto ottimismo durante la conferenza stampa ufficiale di questa settimana.

3. Dichiarazione ufficiale della Bank of England (Giovedì, 13:00 ora italiana)
Ultima, ma certamente non meno importante è la dichiarazione di politica monetaria della BOE di giovedi. Il governatore Mark Carney dovrebbe mantenere i tassi di interesse invariati allo 0,50% e lasciare il piano di acquisti di obbligazioni invariato a 375 miliardi di sterline.

Sottolineamo che la dichiarazione sui tassi di interesse della BOE non è solita causare dei grandi movimenti sulla sterlina, con i forex trader che preferiscono aspettare i verbali della riunione per aprire o modificare le proprie posizioni. Questo perché i referenti della Bank of England sono soliti offrire uno scenario molto vago sulla valutazione economica e le effettive prospettive sull’economia del Regno Unito.

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