Forex, è corsa al rifugio: gli effetti del crollo Borse e della delusione Trump

Flavia Provenzani

22 Marzo 2017 - 16:10

Gli effetti nel Forex del crollo di Wall Street e borse europee e della delusione per i piani di Trump. Vola lo yen, dollaro australiano è la valuta peggiore. Prosegue la debolezza del dollaro.

Forex, è corsa al rifugio: gli effetti del crollo Borse e della delusione Trump

Data la forte correzione del mercato azionario, guidata dalla discesa di Wall Street e delle borse europee, non sorprende vedere che nel Forex i trader stanno correndo ad acquistare lo yen, bene rifugio, che risulta essere la valuta migliore tra le principali nell’ultima sessione.

Lo scetticismo sul ritmo e la dimensione della riforma fiscale negli Stati Uniti, oltre che della deregolamentazione e dello stimolo fiscale da parte dell’amministrazione Trump ha infine sopraffatto l’ottimismo dei mercati.

Come conseguenza, i mercati azionari e gli altri asset più rischiosi sono in calo mentre i mercati obbligazionari e le valute rifugio stanno registrando delle buone performance.

Forex: gli effetti sulle valute dal crollo delle Borse

A rappresentare bene lo stato d’animo attuale, nel Forex vediamo lo yen (JPY) e il dollaro australiano (AUD) come, rispettivamente, la valuta migliore e peggiore nelle ultime 24 ore all’interno delle valute principali di mercato, le G10.

Tra le altre valute in forte rialzo spiccano il franco svizzero e la sterlina inglese. Il primo sta confermando le sue qualità di rifugio sicuro, mentre la sterlina è in via di rialzo sulla scia dell’ottimo risultato sul dato dell’inflazione pubblicato martedì sul Calendario Economico.

Dollaro debole: nuove previsioni per USD/JPY, EUR/USD e AUD/USD

All’inizio della settimana Rabobank ha rivisto al ribasso la previsione sul cross USD/JPY a 110,00 entro la fine del 2017. La recente debolezza del dollaro derivante dalla delusione per il ritmo di reflazione negli Stati Uniti è chiaramente il motivo per avere una view più ribassista sul cambio. Tuttavia, il rifugio sicuro dello yen potrebbe veder aumentare il suo appeal anche grazie alle paure geopolitiche.

Sul fronte del cambio euro dollaro (EUR/USD) diventa ipotizzabile aspettarsi una chiusura rialzista a quota 1.10 entro la fine dell’anno, a causa della delusione generata da Trump, compresa una possibile copertura short sull’euro dopo le elezioni francesi. Le preoccupazioni circa il rischio politico in Europa sembrano non stare pesando sulla moneta unica come alla fine dello scorso anno.

Sappiamo che le valute legate alle materie prime tendono ad avere uno scarso rendimento quando la propensione al rischio è bassa, ma il tono debole del dollaro australiano nelle ultime 24 ore è riconducibile anche ad una presa di profitto dopo il suo recente recupero. Il cross AUD/USD aveva registrato un forte rally dall’inizio del mese grazie agli effetti ipotizzati del protezionismo USA, ai rischi di crescita in Cina, al rialzo dei prezzi delle materie prime e alle prospettive sull’economia nazionale e su un aumento dei tassi da parte della RBA. Il cambio potrebbe chiudere il 2017 in area 0.73 (attualmente si trova sopra area 0.76).

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