L’Eurogruppo plaude agli sforzi della Grecia, che ha approvato riforma su Fisco e pensioni, ma per la terza tranche di aiuti bisognerà attendere l’incontro del 24 maggio.
Eurogruppo: la priorità dell’Europa resta quella di mantenere l’equilibrio in un periodo messo a dura prova dalla crisi dei migranti e dal possibile Brexit a fine giugno.
Se la situazione della Grecia dovesse nuovamente aggravarsi le ripercussioni sull’economia dell’Eurozona potrebbero rivelarsi devastanti.
Eurogruppo, Grecia: accordo vicino?
Un clima più disteso ha accolto Tsipras all’Eurogruppo del 9 maggio, grazie alle nuove misure di austerità che è riuscito a far approvare dal proprio governo, potendo contare, però, sull’appoggio di un’esile maggioranza.
Gli sforzi fatti dalla Grecia non sono stati sufficienti ad attivare l’opzione solidarietà, in favore degli interessi dei creditori, che restano al primo posto nella lista dei tutelati.
L’Europa continua pertanto ad usare il pugno duro con Atene. L’obiettivo resta quello di un eccedente di bilancio, con il fine di arrivare ad un +3,5% dal 2018. Il presidente dell’Eurogruppo, Dijsselbloem, ha preso tempo: ora si guarda ad un possibile accordo per il 24 maggio.
L’Eurogruppo riconosce comunque i passi avanti ed il buon lavoro svolto, Atene ha infatti approvato la riforma delle pensioni e un nuovo round di tagli e tasse, seppur sfiorando la crisi di governo.
La strada che Tsipras e il suo paese dovranno percorrere è lunga ed ancora tutta in salita.
Cosa vuole l’UE?
L’Europa richiede misure sui crediti deteriorati e sulle privatizzazioni. Manca inoltre il "Piano di Contingenza" da 3 miliardi richiesti dal Fondo Monetario Internazionale, che potrebbe difficilmente essere raggiunto con l’inserimento di ulteriori tagli e tasse, già pronti ad essere attuati se il bilancio non rispetterà i requisiti prefissati entro il 24 maggio.
Nuovo piano di aiuti per la Grecia
Con estrema cautela si è iniziato a prospettare per il futuro un pacchetto di misure che possono essere immesse progressivamente per aiutare il membro UE a raggiungere gli obiettivi di finanziamento.
Il nuovo "piano di aiuti" consisterebbe nel versamento di una tranche pari a circa 5 miliardi di euro prima delle pesanti scadenze di luglio, che prevedono la restituzione di 2,3 miliardi alla BCE e di 400 milioni all’FMI. Si arriverebbe con questo sostegno ad una ristrutturazione del debito, con un allungamento delle scadenze di rimborso e un ribasso dei tassi di interesse
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