Conte tende la mano all’Europa: “Siamo responsabili, nessuna ribellione all’UE”

Alessandro Cipolla

22 Novembre 2018 - 12:35

Dopo la bocciatura, il premier Giuseppe Conte apre a un dialogo con l’Europa: “Abbiamo un obiettivo comune e stiamo lavorando alla riduzione del debito”.

Conte tende la mano all’Europa: “Siamo responsabili, nessuna ribellione all’UE”

Giuseppe Conte indossa i panni del pompiere e prova a stemperare il clima rovente dopo la bocciatura, ampiamente anticipata, della Commissione Europea in merito alla manovra presentata dal governo gialloverde.

Il premier infatti ha provato a rassicurare l’Europa e i Mercati garantendo sulla “responsabilità” del suo governo, aprendo poi a un dialogo con Bruxelles anche se non sono previsti passi indietro sui provvedimenti inseriti nella legge di Bilancio.

Conte apre al dialogo con l’Europa

Sembrerebbero aver avuto subito degli effetti positivi le parole distensive pronunciate dal premier Giuseppe Conte: riprendendo quello che è stato anche l’andazzo della giornata di ieri, lo spread sta continuando a scendere avvicinandosi a quota 300 dopo i picchi dei giorni scorsi.

Arrivata l’annunciata bocciatura da parte della Commissione, il governo Lega-Movimento 5 Stelle non sembrerebbe essere pronto ad abiurare la propria manovra anche se da Palazzo Chigi iniziano a partire dei messaggi di pace verso Bruxelles.

Siamo responsabili, non c’è nessuna presunta ribellione all’UE - ha dichiarato Giuseppe Conte ai giornalisti - Abbiamo un obiettivo comune con l’Europa e stiamo lavorando alla riduzione del debito”.

L’Italia quindi non intende andare allo scontro frontale con l’Unione Europea, anche se il governo ha precisato Conte “per interesse degli italiani non è disposto a rinunciare a nulla”. Concetto questo poi ripreso anche dal vicepremier Matteo Salvini.

In generale però quella del premier è senza dubbio un’apertura al dialogo molto significativa. Sabato sera Conte andrà a cena da Juncker, momento in cui presenterà al presidente della Commissione un dossier recante tutti i numeri e le strategie della manovra.

Secondo Conte infatti quella del governo carioca “è una manovra orientata per realizzare le premesse per far crescere il paese, quando tutti ci accorderemo, anche a livello europeo, su questo obiettivo lo spread scenderà”. Durante la cena quindi si cercherà di convincere Juncker sulla bontà delle misure messe in campo.

Le trattative con la Commissione

Al momento i primi effetti di questa distensione dei toni sembrerebbero essere positivi con lo spread in calo. Si dovrà vedere però se nelle prossime settimane, quando inizierà la trattativa con la Commissione, alle parole seguiranno anche i fatti.

Se il governo non intende come ribadito cambiare la sua legge di bilancio, nel caso di un mancato raggiungimento nei primi mesi del 2019 degli obiettivi di crescita inseriti nel Def a quel punto Bruxelles potrebbe richiedere una manovra correttiva.

In caso di un rifiuto da parte del governo a questa richiesta, a quel punto le sanzioni sarebbero inevitabili ma resterebbe da capire nel frattempo anche come si comporterebbero i Mercati.

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