Borse europee in rosso, rendimenti obbligazioni alle stelle. Preoccupa il mercato obbligazionario e il possibile rialzo dei tassi della Fed a settembre.
Borse in forte discesa, con i ribassi più profondi dalla reazione dei mercati alla Brexit, nella sessione di lunedì.
La forte ondata di vendite sull’azionario è stata generata da un forte aumento dei rendimenti obbligazionari e la possibilità concreta che la Federal Reserve possa davvero aumentare i tassi di interesse negli Stati Uniti già alla riunione di settembre, in programma la prossima settimana.
A Milano la borsa italiana perde per la giornata di oggi, lunedì 12 settembre, l’1.57%.
Perché le borse crollano oggi, 12 settembre
I mercati azionari mondiali sono in profondo rosso nella giornata di oggi. Il motivo principale è la convinzione degli investitori che le banche centrali possano essere ormai a corto delle misure di stimolo dopo aver inondato per anni l’economia con capitale a buon mercato - senza raggiungere gli obiettivi prefissati.
Anche l’ansia degli investitori per la possibilità che la Federal Reserve possa rialzare i tassi di interesse la prossima settimana sta spingendo il crollo dell’azionario, dopo settimane di una relativa calma.
I mercati sono poi ancora delusi dalla riunione della BCE della scorsa settimana, occasione in cui Draghi ha confermato che il consiglio direttivo non ha nemmeno discusso della possibilità di estendere il piano di quantitative easing.
Crollo borse 12 settembre: aggiornamenti in tempo reale
| 17:50 - Piazza Affari la peggiore d’Europa |
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A chiusura della sessione europee, Piazza Affari si conferma la peggiore.
I quattro titoli peggiori di giornata si confermano essere Unipol (-4.02%), Saipem (-3.77%), Unicredit (-3.76%) e MPS (-3.43%).
Gli unici due titoli alla Borsa Italiana che riescono a chiudere in positivo sono Italcementi (+0.09%) e Moncler SpA (+1.06%).
Il Ftse Mib recupera nelle ultime ore della sessione ma la chiusura è ancora la flessione negativa più ampia tra le maggiori piazze europee: -1.57%.
Il DAX chiude a -1.33%, il FTSE 100 cede il -1.12%, il CAC 40 il -1.08% e l’Euro Stoxx 50 il -1.25%.
| 16:31 - Wall Street recupera terreno |
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Wall Street recupera parte del terreno perso in fase di apertura di sessione in attesa del governatore della Fed di Chicago, Lael Brainard.
Il Dow Jones è in rialzo del +0.30%, lo S&P 500 aggiunge il +0.41% mentre il Nasdaq segna un +0.57%.
| 16:01 - Prezzo petrolio ancora sotto pressione |
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Il prezzo del petrolio è di nuovo sotto pressione: le speranze per un accordo tra i membri dell’OPEC si affievoliscono ancora.
L’ultima ondata di discesa quest’oggi arriva dal report dell’OPEC per cui l’output aggregato ad esclusione del cartello risulta al di sopra delle attese. Si prevede una discesa della produzione non-OPEC di 610.000 barili al giorno quest’anno, 180.000 barile in meno di quanto precedentemente stimato, probabilmente a causa del ritorno della produzione statunitense che sta spingendo nuovamente al ribasso le quotazioni del greggio.
| 13:00 - Borse europee ancora in rosso, Piazza Affari la peggiore |
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| DAX | 10,361.30 | -2.01% |
| FTSE 100 | 6,676.00 | -1.49% |
| CAC 40 | 4,403.50 | -1.96% |
| Euro Stoxx 50 | 2,992.00 | -1.98% |
| FTSE MIB | 16,712.00 | -2.59% |
Intanto i trader statunitensi stanno iniziando a svegliarvi con le notizie di crolli diffusi sia nelle pizza asiatiche che europee.
Wall Street ha inaugurato il sell-off nella sessione di venerdì, quando il Dow Jones ha perso circa il 2%, 400 punti.
Il mercato dei futures anticipa che il Dow perderà altri 112 punti, ovvero lo 0.6%, all’apertura della sessione statunitense si oggi, alle 15:30 ora italiana.
| 11:00 - Borse e obbligazionario crollano all’unisono |
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Generalmente con un ribasso del mercato azionario, l’obbligazionario dovrebbe salire.
La logica è che gli investitori abbandonano asset più rischiosi (azioni) per investire il proprio capitale nei titoli di stato, convenzionalmente percepiti come più sicuri.
Ma non è ciò che sta succedendo oggi - sia l’azionario che l’obbligazionario scendono, in sincrono.
I mercati sono particolarmente nervosi oggi, troppo impegnati ad interrogarsi sulla capacità delle banche centrali di poter davvero fare qualcosa per sostenere le economie mondiali.
| 09:25 - Borsa Italiana perde quasi il 3% |
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Alle prime battute di sessione la borsa italiana perde quasi il 3%.
Il ribasso è diffuso su tutti i componenti, in lieve rialzo solo Italcementi.
Al momento il titolo peggiore è Saipem, che perde il 3.33%, seguito da Unipol -3.26%, Unicredit -3.08% e MPS -3.18%.
| 09:05 - I mercati guardano anche la Clinton |
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Anche i timori per la salute di Hillary Clinton stando colpendo il mercato azionario oggi, dopo che alla candidata democratica alla presidenza è stata diagnosticata la polmonite.
| 09:00 - Apertura borse europee in profondo rosso |
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Come previsto, gli indici europee inaugurano la sessione di oggi in forte ribasso: il DAX per il -1.73%, il FTSE 100 segna un -1.27% mentre il francese CAC 40 perde il -1.59%. L’Euro Stoxx 50 segna una flessione del -1.68% mentre il FTSE MIB scende del -1.80%.
| 08:40 - Rendimento Bund da record |
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I rendimenti del bund tedesco a 10 anni è salito allo 0.027%, il livello più alto dagli effetti sui mercati del referendum Brexit.
Borse in rosso, la BoJ agirà sulla curva dei rendimenti
La notizia per cui la Bank of Japan starebbe esaminando delle modalità per agire sulla curva dei rendimenti giapponesi, insieme alle preoccupazioni che le banche centrali più in generale stiano a corto di strumenti per stimolare l’economia, hanno direttamente influito sul debito sovrano e sulla propensione al rischio a livello globale.
L’indice di MSCI per l’area Asia-Pacifico segna un ribasso del 2,4%, in calo dai massimi di 13 mesi. È la variazione negativa giornaliera più profonda dal 24 giugno, il giorno successivo alla vittoria del SI alla Brexit al referendum nel Regno Unito.
Il Nikkei chiude con un ribasso dell’1.75% con la corsa allo yen come il rifugio sicuro e con la corsa alla vendita delle obbligazioni ha spinto i rendimenti dei titoli di stato giapponesi a 20 anni ai massimi di marzo.
I trader non sanno in che modo la BoJ vorrà innalzare la curva dei rendimenti e se la risposta verrà data alla riunione di politica monetaria del 21 settembre, ma i mercati sono preoccupati che limitare il suo acquisto in obbligazioni a lunga scadenza possa essere tra le opzioni.
Borse crollano con la Fed: rialzo a settembre sempre più concreto
Intanto alcuni membri della Fed cercano di convincere i mercati che la riunione di settembre potrebbe ospitare un rialzo dei tassi di interesse, anche se i futures indicano solo una probabilità su quattro che la Yellen & Co. decidano davvero di aumentare i tassi.
Durante la giornata di oggi parleranno altri tre membri della Fed, tra cui il membro del consiglio e nota “colomba” Lael Brainard. Qualsiasi accenno ad un rialzo dei tassi probabilmente causerebbe nuova pressione sulle obbligazioni e sul mercato azionario.
L’incertezza guida i mercati anche negli Stati Uniti. Venerdì l’indice VIX ha chiuso ai livelli più alti dalla fine di giugno. Il Dow ha perso il 2,13% nella stessa giornata, mentre lo S&P 500 è sceso del 2,45% e il Nasdaq del 2,54%.
I rendimenti ultra-bassi sull’azionario hanno fatto sì che le azioni risultassero relativamente più attraenti in confronto: per questo motivo una qualsiasi altra salita dei rendimenti probabilmente peserà sulla valutazioni dei titoli azionari nella giornata di oggi e nelle sessioni a seguire.
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