Il 2015 verrà sicuramente ricordato per le molte novità introdotte dalla Legge di Stabilità: innanzitutto la conferma del bonus degli 80 euro in busta paga, l’addio al vecchio regime dei minimi con l’arrivo del nuovo sistema forfettario, ma non solo. Infatti, sono state anche prorogate le detrazioni legate alle ristrutturazioni edilizie e agli interventi di risparmio energetico, con novità anche per gli iscritti alla gestione separata e chi è tenuto al pagamento dell’Irap. Ma, conti alla mano, chi ci guadagna e chi ci rimette?
Bonus 80 euro, nuovo regime dei minimi, gestione separata, Irap, ristrutturazioni edilizie ed ecobonus: sono questi gli argomenti più scottanti trattati attraverso l’ultima Legge di Stabilità. Ma facendo due conti, in questo 2015, chi ci vince e chi perde con le novità introdotte?
Le novità positive del 2015
I lavoratori dipendenti o assimilati fino a 26 mila euro di reddito: i primi “vincitori” di questo 2015 sono senz’altro coloro che nel 2014 hanno goduto del bonus degli 80 euro in busta paga, confermato nonostante gli oneri a carico dello Stato per oltre 9 miliardi di euro. Verrà erogato anche in questo mese di gennaio, e spetterà in misura integrale (960 euro l’anno) per chi ha redditi lordi non superiori a 24 mila euro, per diminuire progressivamente al di sopra di questa soglia: non spetta nulla, invece, a chi supera i 26 mila euro. Tra i perdenti, invece, si registrano immancabilmente i pensionati, i titolari di partita Iva e gli incapienti: anche quest’anno esclusi dal bonus.
Detrazioni Irper per ristrutturazioni edilizie ed ecobonus: il settore edilizio continua a soffrire di una crisi senza precedenti, e il Governo cerca – anche in questo 2015 – di dare una mano. Le detrazioni Irpef per le ristrutturazioni edilizie e le manutenzioni straordinarie vengono prorogate per i prossimi 12 mesi, in misura del 50 per cento della spesa con un tetto di 96 mila euro per unità immobiliare, con ripartizione in 10 anni. Così come la detrazione al 65 per cento per gli interventi di risparmio energetico (il cosiddetto ecobonus).
Deduzione integrale Irap per il costo dei lavoratori a tempo indeterminato.
Le novità negative del 2015
Addio al vecchio regime dei minimi: per i titolari di partita Iva viene introdotto dal 2015 un nuovo regime forfettario con aliquota sostitutiva del 15 per cento. Il precedente sistema prevedeva un’aliquota del 5 per cento, sebbene applicata a ricavi dedotti i costi effettivi. Novità considerate particolarmente penalizzanti per le piccole partite Iva, visto anche il limite di 15 mila euro per l’accesso di lavoratori autonomi e agenti.
Contributi Inps alla gestione separata più cari per collaboratori e partite Iva: se l’iscritto è privo di altra copertura previdenziale obbligatoria, l’aliquota sale al 30,72 per cento; altrimenti, l’aumento è dal 22 al 23,50 per cento.
Fondi pensione, tassazione al 20%: la legge di Stabilità ha portato dall’11,5 al 20 per cento la tassazione sui rendimenti annuali dei fondi pensione e dei piani pensionistici individuali.
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