Come si calcolano le detrazioni spettanti nel 2025 tenendo conto dei tagli introdotti quest’anno? Come si fa a calcolare le imposte effettivamente da pagare?
Come si fa a sapere con certezza quante imposte si dovranno pagare per il 2025, il 2026? L’anno in corso è il primo in cui si applica il taglio delle detrazioni previsto dalla Legge di Bilancio 2025 per chi ha redditi superiori a 75.000 euro. Si tratta di un taglio che prevede una doppia sforbiciata in base ai redditi che però agisce anche in base al numero di figli a carico.
La nuova norma ha effetto non solo sulle spese detraibili minori, ma anche sui bonus edilizi e proprio per questo motivo potrebbe avere un impatto importante sui conteggi da fare a fine anno. Per individuare gli oneri complessivi e le spese detraibili con cui ridurre l’imposta da versare per il 2025 si deve procedere a un calcolo preciso che permette di capire anche se parte del beneficio fiscale spettante potrebbe andare perduto.
Come cambiano le detrazioni nel 2025
Per le imposte da versare nel 2026, per l’anno di imposta 2025, si deve tenere conto della novità che ha investito le detrazioni a partire dall’anno d’imposta 2025. Per chi ha redditi a partire da 75.000 euro, infatti, è previsto un tetto massimo alle spese detraibili di 14.000 euro, ma solo in presenza di almeno tre figli a carico. Il tetto si riduce in presenza di meno figli. Per chi ha un reddito oltre i 100.000 euro, invece, il tetto massimo alle detrazioni è fissato a 8.000 euro, ma solo in presenza di tre figli a carico.
Nella seguente tabella vediamo le spese massime detraibili in base a reddito e figli:
| FASCE DI REDDITO | SENZA FIGLI | CON 1 FIGLIO | CON 2 FIGLI | CON PIU’ DI DUE FIGLI |
| fino a 75.000 | senza limiti | senza limiti | senza limiti | senza limiti |
| da 75.001 a 100.000 euro | 7.000 euro | 9.800 euro | 11.900 euro | 14.000 euro |
| da 100.001 a 120.000 euro | 4.000 euro | 5.600 euro | 6.800 euro | 8.000 euro |
Incrociando reddito e numero di figli si può sapere in modo abbastanza semplice il tetto massimo di spesa che è possibile portare in detrazione sull’Irpef da versare. Restano escluse da questo meccanismo soltanto le spese sanitarie, le somme investite nelle start-up innovative, le somme investite nelle piccole e medie imprese innovative.
Con riferimento alle spese detraibili in più annualità, ai fini del computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese che è possibile portare in detrazione rilevano solo le rate di spesa riferite a ciascun anno. Se, per esempio, nel 2025 si sostengono spese di manutenzione straordinaria per 20.000 euro, detraibili in 10 anni, nel calcolo dell’importo massimo detraibile va considerata solo la rata dell’anno, pari a 2.000 euro.
Le regole per il calcolo
I chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate spiegano che:
- il contribuente può scegliere quali spese sostenute conteggiare ai fini della detrazione;
- per stabilire le soglie reddituali si tiene conto anche di redditi assoggettati a regimi sostitutivi (cedolare secca e forfettario, ad esempio);
- sono escluse, in ogni caso, dal calcolo del plafond le rate residue di spese detraibili per bonus edilizi pagate fino al 31 dicembre 2024;
- il numero di figli da tenere in considerazione è quello relativo all’anno in cui la spesa si porta in detrazione (per le spese che si portano in detrazione sui redditi del 2025, quindi, si deve tenere conto dei figli a carico nel 2025 ed escludere eventuali figli nati nel 2026).
Riassumendo, quindi, la detrazione spetta per intero, anche se si supera il limite, per le spese sanitarie, per le eventuali rate di spese detraibili per bonus edilizi pagate entro il 31 dicembre 2024. Escludendo queste spese, la cui detrazione è riconosciuta per intero, per le altre sarà applicato il limite previsto in base al reddito e al numero dei figli a carico.
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