Il taglio delle detrazioni fa aumentare l’Irpef nel 2026

Patrizia Del Pidio

4 Settembre 2025 - 11:35

Il taglio delle detrazioni applicato nel 2025 sortirà i suoi effetti nel 2026 determinando un aumento dell’Irpef per i contribuenti. Ecco chi pagherà di più il prossimo anno.

Il taglio delle detrazioni fa aumentare l’Irpef nel 2026

Dal 1° gennaio 2025 sono entrati in vigore i tagli delle detrazioni Irpef basati sul {{}} che si somma al taglio delle detrazioni per i figli. Anche se la nuova normativa è entrata in vigore all’inizio dell’anno, i reali effetti si sentiranno solo il prossimo anno, con la presentazione della dichiarazione dei redditi 2026.

Detrazioni, cosa è cambiato con la Legge di Bilancio 2025

Con la manovra di quest’anno il legislatore è intervenuto per riordinare le agevolazioni fiscali riconosciute ai contribuenti introducendo delle novità che avranno un impatto pratico, nella maggior parte dei casi, solo nel 2026. Il taglio previsto dalla Legge di Bilancio 2025 ha interessato:

  • la detrazione di oneri e spese che, da quest’anno è basata sul quoziente familiare e prevede tetti massimi di spese detraibili a partire da redditi di 75.000 euro;
  • le detrazioni previste in busta paga per i figli, che dal 1° gennaio sono riconosciute solo per quelli con età compresa tra 21 e 30 anni (le detrazioni per oneri e spese sostenute nell’interesse dei figli sono fruibili indipendentemente dall’età della prole). Le detrazioni restano in vigore, a partire dal trentesimo anno di età solo per i figli a carico con disabilità grave accertata ai sensi della Legge 104, articolo 3, comma 3;
  • le detrazioni in busta paga per gli altri familiari a carico che sono limitate, da quest’anno, solo agli ascendenti (sono fatte salve, però, le detrazioni di oneri e spese per gli altri familiari conviventi);
  • le detrazioni spettanti per gli interventi di ristrutturazione sono state ridotte al 36%, restano elevate al 50% solo per l’abitazione principale e solo nel caso che a fruirne sia il proprietario o un soggetto titolare di reale diritto sull’immobile.

Con l’esclusione delle detrazioni in busta paga, i cui effetti sono stati palesi fin da subito sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, per tutti gli altri tagli il minor beneficio si paleserà soltanto con la presentazione della dichiarazione dei redditi 2026.

Più tasse nel 2026 per questi contribuenti

Il taglio delle detrazioni, con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno, si concretizzerà con un Irpef maggiore da versare: meno sconti di imposta daranno luogo a una imposta maggiore da versare nel concreto.

Per quanto riguarda le detrazioni di oneri e spese il limite fissato riguarda chi ha redditi superiori a 75.000 euro e prevede spese massime detraibili in base ai figli presenti nel nucleo familiare con agevolazioni maggiori riservate soltanto ai nuclei familiari numerosi.

Nello specifico sulle spese effettuate dal 1° gennaio 2025 (che si porteranno in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2026) si applicano i seguenti limiti di detrazione:

FASCE DI REDDITOSENZA FIGLICON 1 FIGLIOCON 2 FIGLI CON PIU’ DI DUE FIGLI
fino a 75.000 senza limiti senza limiti senza limiti senza limiti
da 75.001 a 100.000 euro 7.000 euro 9.800 euro 11.900 euro 14.000 euro
da 100.001 a 120.000 euro 4.000 euro 5.600 euro 6.800 euro 8.000 euro

Dai tagli previsti, in ogni caso, sono escluse le spese sanitarie e le eventuali rate ancora da percepire dei bonus casa per costi sostenuti fino al 31 dicembre 2024.
Appare palese che per chi ha redditi superiori a 75.000 euro il taglio delle detrazioni potrebbe comportare un maggior aggravio delle tasse.

Le altre detrazioni negate nel 2025

A questo taglio, che come detto si concretizzerà solo con la dichiarazione dei redditi 2026, vanno sommate anche le detrazioni perse da alcuni contribuenti per i figli a carico e per gli altri familiari a carico. Le detrazioni in busta paga vengono meno per i figli a carico con età pari a 30 anni compiuti (la perdita in termini economici è di una detrazione teorica di 950 euro per ogni figlio).

Vengono meno, poi, le detrazioni per altri familiari a carico (detrazione teorica di 750 euro per ogni familiare) che si percepivano per fratelli, sorelle, suoceri, generi e nuore ed eventuali coniugi separati percettori di assegni familiari.
A questo si deve aggiungere anche la cancellazione di tutti gli sconti Irpef per i cittadini extra Ue che hanno familiari a carico residenti all’estero (in questo caso, quindi, viene meno la detrazione fiscale per tutti i figli e per il coniuge a carico).

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