Bonus 600 euro: nuova indennità per i datori di lavoro in arrivo. Ecco a chi spetta e perché

Teresa Maddonni

25 Ottobre 2021 - 13:47

condividi

In arrivo un bonus 600 euro una tantum per i datori di lavoro che hanno l’onere della malattia dei lavoratori in quarantena. Vediamo nel dettaglio novità, a chi spetta l’indennità e come ottenerla.

Bonus 600 euro: nuova indennità per i datori di lavoro in arrivo. Ecco a chi spetta e perché

Bonus 600 euro: una nuova indennità per i datori di lavoro è in arrivo e riguarda le ultime novità inserite nel Decreto Fisco e Lavoro pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 22 ottobre. Ma di cosa si tratta e a chi spetta il nuovo bonus 600 euro una tantum?

Spetta a domanda ai datori di lavoro i cui dipendenti siano andati in quarantena a causa del Covid senza la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile.

Il bonus 600 euro però non riguarda tutti. Vediamo nel dettaglio chi può richiedere la nuova indennità.

Bonus 600 euro in arrivo per i datori di lavoro: ecco quali

Un bonus 600 euro una tantum in arrivo per i datori di lavoro del settore privato con obbligo previdenziale presso le Gestioni dell’INPS, esclusi i datori di lavoro domestico, “per gli oneri sostenuti relativi ai propri lavoratori dipendenti non aventi diritto all’assicurazione economica di malattia presso l’INPS.”

Il bonus 600 euro è riconosciuto per ciascun anno solare dal 31 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021 una tantum e per ogni lavoratore che è andato in quarantena per Covid e il cui lavoro non può essere svolto in modalità agile. La nuova indennità si rivolge ai datori di lavoro iscritti a una gestione INPS che non prevede l’assicurazione malattia e che quindi sostiene direttamente l’onere della malattia dei dipendenti.

Il decreto Fisco-Lavoro che ha previsto nuove risorse per l’indennità di malattia per la quarantena Covid che per il 2021 ancora non era stata finanziata, ha introdotto anche il bonus 600 euro una tantum aggiungendo il comma 7-bis all’articolo 26 del decreto Cura Italia di marzo 2020 permettendo ai datori di lavoro di ottenere il rimborso su quanto anticipato.

Il nuovo comma interviene sul contenuto del vecchio comma 5 che prevedeva per i datori di lavoro che dovevano farsi carico della malattia del dipendente in caso di quarantena la possibilità di richiedere la restituzione delle indennità pagate tramite la domanda da inviare all’INPS.

La norma di recente introduzione amplia questa possibilità prevedendo il bonus di 600 euro una tantum per ciascun anno solare a titolo di rimborso.

Il decreto, come anticipato, riconosce dal 30 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021, dando priorità agli eventi cronologicamente anteriori, l’indennità di malattia per la quarantena a carico dell’INPS a tutti i lavoratori che non possono svolgere il lavoro in smart working.

Bonus 600 euro: come richiederlo

Il bonus 600 euro una tantum per la quarantena riservato ai datori di lavoro, esclusi quelli domestici, che che devono farsi carico degli oneri della malattia, deve essere richiesto all’INPS a domanda.

Si legge nel testo del decreto in GU che il rimborso è riconosciuto al datore di lavoro una tantum per ogni singolo lavoratore e viene erogato dall’INPS previa presentazione da parte del datore di lavoro di apposita domanda telematica.

La domanda per ottenere il bonus 600 euro deve essere corredata da una dichiarazione attestante i periodi riferiti alla tutela della malattia che si vuole ottenere.

Come il decreto specifica, la domanda per ottenere il bonus 600 euro per la quarantena come malattia va trasmessa all’INPS nelle modalità ed entro i termini indicati dall’INPS pertanto occorre attendere istruzioni dall’Istituto. Nel testo del decreto Fisco-Lavoro all’articolo 8 si legge:

“L’INPS, nell’effettuare i controlli a campione, ai sensi dell’articolo 71 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, sulle dichiarazioni prodotte dai datori di lavoro, è autorizzato all’acquisizione e al trattamento dei dati sensibili contenuti nelle certificazioni mediche e nella documentazione sanitaria dei lavoratori interessati. Il beneficio di cui al presente comma è riconosciuto nel limite massimo di spesa complessivo pari a 188,3 milioni di euro per l’anno 2021 dando priorità agli eventi cronologicamente anteriori.”

In caso di superamento del limite di spesa sulla base delle domande per il bonus 600 euro ricevuto l’Istituto non procede a ulteriori rimborsi. Per i dettagli occorre attendere un comunicato ufficiale dell’INPS.

Iscriviti a Money.it