Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, ha detto alla CNBC che prima o poi la Grecia dovrà “affrontare un’uscita dall’euro” e che l’Italia dovrebbe seguire la stessa strada.
Il partito dell’ex comico Beppe Grillo ha ottenuto un vasto seguito tra gli scontenti elettori italiani nel corso degli ultimi anni.
Grillo sta guardando da vicino la crisi del debito della Grecia, in quanto potrebbe costituire il precedente di un Paese che abbandona l’unione monetaria.
La Grecia è risultata tecnicamente inadempiente nei confronti di uno dei suoi principali creditori, il Fondo Monetario Internazionale (FMI), e senza ulteriori aiuti potrebbe presto andare in default sui pagamenti dovuti all’istituto che attualmente lo mantiene ancora a galla: la Banca Centrale Europea (BCE).
“Come farà la Grecia ad uscire da tutto questo? Nel lungo termine, dovrà confrontarsi con un’uscita dall’euro”
ha detto Grillo lunedì.
Grecia: uscita dall’Euro vicina?
La Grecia è ad un bivio a seguito del referendum di domenica, durante il quale il 61% della popolazione ha votato di “no” contro il programma di salvataggio del paese e le misure di austerità che esso comportava.
In seguito al voto, il governo greco spera di tornare a discutere con i creditori e i leader dell’eurozona in posizione più forte per negoziare un ulteriore aiuto finanziario, ma questa volta con minori tagli alla spesa.
Tuttavia, ancora non si sa se ci sarà alcuna voglia in Europa di dare alla Grecia un’altra possibilità e quindi un altro salvataggio. Martedì, il governo greco dovrebbe presentare nuove proposte di riforme ai creditori e ai funzionari dell’Eurozona.
Aggiornamento: la Grecia non ha presentato alcun piano alternativo, i nuovi termini proposti dovrebbero essere noti mercoledì.
Tra le preoccupazioni c’è quella secondo cui se la Grecia abbandonerà l’euro, costituendo un precedente per gli altri membri in difficoltà dell’area euro. Se lascasse la moneta unica, la Grecia potrebbe svalutare una valuta alternativa e recuperare competitività.
Grillo: ritorno alla lira in Italia
Grillo ha detto che l’Italia, il secondo paese più indebitato nella zona euro dopo la Grecia, secondo la Commissione Europea, dovrebbe lasciare la moneta unica.
Alla domanda “l’Italia dovrebbe tornare alla lira?”, Grillo è stato prorompente:
Sì, con una banca centrale che riesca a tenere il tasso di cambio sotto controllo. La Banca Centrale Europea potrebbe farlo. Ogni paese con la propria moneta e la BCE che controlla le fluttuazioni del tasso di cambio.
Egli ha ammesso di non essere un economista, ma sostiene le politiche pro-crescita, anti-austerità suggerite dagli economisti Joseph Stigiltz e Paul Krugman.
Ha detto: “Dicono che il sistema non funziona. Lo dico con la mia anima. Lo dico con il senso comune di un comico”.
Italia: uscita dall’Euro possibile?
Nonostante l’ambivalenza di Grillo nei confronti dell’euro e dell’austerità, l’economia italiana è in via di ripresa dopo una lunga recessione. L’economia del paese è cresciuta dello 0.3% nel primo trimestre del 2015, secondo l’agenzia di statistica ISTAT.
Nonostante il governo italiano stia lentamente cercando di riformare il mercato del lavoro per renderlo più flessibile, la disoccupazione rimane alta, attestandosi al 12.4% a maggio, secondo Eurostat.
Il tasso tuttavia non è assolutamente ai livelli della Grecia, dove il 25.6% della popolazione era senza lavoro a marzo e dove circa la metà dei giovani è disoccupata.
Fonte: CNBC
© RIPRODUZIONE RISERVATA