Assunzioni insegnanti scuola dell’infanzia: i posti per l’a.s. 2018-2019

Simone Micocci

26 Febbraio 2018 - 15:26

Annunciate 1.000 assunzioni nell’organico di potenziamento della scuola dell’infanzia per l’a.s. 2018-2019; il Partito Democratico prova a “riconquistare” i consensi perduti.

Assunzioni insegnanti scuola dell’infanzia: i posti per l’a.s. 2018-2019

Il sistema integrato 0-6 è entrato in vigore e adesso il MIUR sta individuando il numero di docenti della scuola dell’infanzia che saranno assunti per il prossimo anno scolastico.

Le cifre sui contingenti per l’a.s. 2018-2019 non sono state ancora ufficializzate, tuttavia in questi giorni l’onorevole Camilla Sgambato del Partito Democratico - deputata e componente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati - ha svelato quanti docenti saranno assunti per la scuola dell’infanzia.

Nel dettaglio, la Sgambato ha dichiarato - non a caso a pochi giorni dalle elezioni politiche - che per la scuola dell’infanzia il Governo ha in programma l’assunzione di 1.000 docenti di ruolo su posti di potenziamento.

Dopo anni in cui la scuola dell’infanzia è rimasta fuori dai piani straordinari assunzioni del Governo finalmente per i docenti della materna (che ricordiamo devono essere in possesso della Laurea quinquennale in Scienze della Formazione) ci sono delle nuove opportunità di carriera.

La Sgambato promette che questo è solamente il primo passo verso un futuro in cui gli insegnanti della scuola dell’infanzia - e quelli dei nido pubblici e privati - saranno maggiormente tutelati.

Sarà veramente così oppure si tratta di una mera promessa elettorale? Non lo sappiamo, ma gli insegnanti sembrano essersi già schierati contro il Partito Democratico; vedremo all’indomani delle elezioni se la notizia delle 1.000 assunzioni nell’organico di potenziamento gli avrà fatto cambiare idea, perlomeno alle maestre della scuola dell’infanzia.

Assunzioni nella scuola dell’infanzia: le promesse del PD

La Sgambato nell’annunciare le 1.000 assunzioni per la scuola dell’infanzia ha sottolineato come questo sia un “segnale forte” per l’istruzione pubblica.

In primis perché nonostante le poche risorse a disposizione nell’ultima Legge di Bilancio il Governo di Centrosinistra è riuscito a mantenere gli impegni presi con questa categoria di insegnanti, segno che il Partito Democratico intende mantenere le promesse fatte ai propri elettori.

D’altra parte incrementare il piano di potenziamento della scuola dell’infanzia era fondamentale vista l’introduzione del sistema integrato 0-6.

Secondo la Sgambato questo è un chiaro segnale di concretezza nei confronti dei docenti e - in particolare - della scuola dell’infanzia, la quale potrà finalmente flessibilizzare e arricchire la propria offerta formativa. Naturalmente questo è solo il primo passo, ma comunque dimostra la direzione che il Partito Democratico intende prendere nel prossimo futuro.

A tal proposito la Sgambato ha promesso al personale della scuola di “continuare a battersi affinché questi primi passi si moltiplichino nella direzione auspicata da docenti e famiglie”; ciò sarà possibile solamente con il Partito Democratico al Governo, il quale nel proprio programma per la scuola prevede il potenziamento del tempo pieno (con maggiori opportunità di lavoro per le docenti di primaria e infanzia) e degli organici di questi due gradi di istruzione.

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