Analisi forex euro-dollaro: il Pil Usa mette il turbo al biglietto verde

Alessio Trappolini

27 Aprile 2018 - 15:18

Sta per archiviarsi quella che potrebbe essere la miglior settimana per il Dollaro Usa nei confronti della moneta unica europea dal novembre 2016 nel post-elezione Trump. Sul grafico sono emersi diversi segnali short

Analisi forex euro-dollaro: il Pil Usa mette il turbo al biglietto verde

Il tasso di cambio fra euro e dollaro statunitense crolla sui minimi dal 12 gennaio scorso e va verso la peggior settimana (migliore dal punto di vista del Dollaro Usa) dal novembre del 2016, ovvero al periodo post elettorale che vide l’affermazione di Donald Trump alla Casa Bianca.

Le quotazioni dell’Eur/Usd hanno accelerato verso il target teorico e psicologico di 1,20 dollari corroborando la discesa sotto quota 1,21 già disegnata sul grafico questa mattina nelle prime ore di contrattazione della seduta europea.

In realtà i segnali di indebolimento della struttura tecnica di base del cambio erano già evidenti guardando al grafico giornaliero, quando le quotazioni Eur/Usd sono scese per la prima volta da circa due mesi sotto i supporti statici a 1,2240 in un primo momento e 1,22 successivamente.

Questi elementi hanno soltanto fatto eco al vero segnale short emerso sul grafico qualche seduta prima, ovvero a cavallo fra il 20 e il 23 aprile. Le candele disegnate in queste due sedute hanno di fatto completato il breakout della linea di tendenza tracciata con i low dell’11 maggio e 7 novembre 2017 che aveva supportato il trend rialzista di medio-lungo periodo del cambio fra euro e biglietto verde.

L’insieme di questi elementi ha di fatto permesso all’Eur/Usd di sfogare al ribasso la figura tecnica d’inversione che è stata disegnata fra il 16 febbraio e 19 aprile, ovvero la serie di tre top decrescenti che ora avrebbe come target naturale dapprima l’approdo a 1,20 e successive proiezioni a 1,1916 e poi a 1,1730 dollari.

Operatività su cambio Eur/Usd utilizzando timeframe giornaliero

Per quanto riguarda l’operatività sul cambio ora è lecito utilizzare grafici con timeframe intragiornalieri che permettono di individuare il miglior punto di ingresso possibile sul cambio. Dopo la diffusione del dato anticipato sul Pil statunitense nel primo trimestre del 2018 (clicca qui per rileggere la notizia) il cambio Eur/Usd ha dapprima accelerato al ribasso toccando un minimo a 1,2056 dollari per poi riproporsi presso area 1,2080 dollari.

Sul grafico a 10 minuti sembra essersi palesata una figura tecnica di doppio minimo che potrebbe favorire una momentanea risalita del cambio verso il pullback 1,21-1,2110. Questo stretto trading range potrebbe essere decisivo per implementare ingressi di strategie short con orizzonte di medio-lungo termine che avrebbero come target i livelli individuati nel corso dell’analisi a 1,20-1,1961 e 1,1730. Stop loss di questa strategia a 1,2170.

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