Oggi tra i dati economici presenti sul calendario macro il più significativo riguarda l’Eurozona per il rilascio della lettura finale dei prezzi al consumo relativamente al mese di novembre
Oggi nuove indicazioni sull’andamento dell’inflazione per l’Eurozona, dopo la riunione della Bce di giovedì scorso.
Durante il meeting Draghi, riguardo alla domanda interna, ha spiegato che continua a sostenere l’espansione ed a spingere gradualmente l’inflazione, anche se i dati sono più deboli di quanto atteso.
La Bce ha infatti ridotto le stime di crescita dell’inflazione, per il 2019, all’1,6% dall’1,7% atteso in precedenza, mentre ha rivisto al rialzo i prezzi al consumo per l’anno in corso: all’1,8% dall’1,7%. Nel 2020 il numero uno dell’Eurotower prevede un tasso d’inflazione all’1,7% e nel 2021 all’1,8%.
Oggi gli analisti censiti da Bloomberg attendono dati con segno contrapposto per le letture finali relative ai prezzi al consumo. Per quanto riguarda il dato core su base annuale non si aspettano variazioni significative rispetto alla lettura preliminare, pari all’1%.
La lettura CPI su base annuale è invece attesa in contrazione dal 2,2% della lettura preliminare al 2% di consensus. Su base mensile il dato è atteso con un calo di entità maggiore: gli analisti si aspettano una rilevazione su base mensile in contrazione a -0,2% contro lo 0,2% della misurazione preliminare.
Se i dati effettivi rilasciati oggi dovessero confermare le attese il dato sui prezzi al consumo su base annua tornerebbe ai valori evidenziati dalla lettura di agosto, mentre su base mensile continuerebbe il recente calo già emerso nella lettura di ottobre.
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