Lotta ai contanti: 300 euro a chi ne spende 3.000 l’anno con carta o bancomat

Rosaria Imparato

11/09/2020

Lotta ai contanti, il piano del Governo dovrebbe prendere il via dal 1° dicembre e si basa sul rimborso di 300 euro a chi spende almeno 3.000 euro con carta o bancomat: vediamo le novità in arrivo.

Lotta ai contanti: 300 euro a chi ne spende 3.000 l’anno con carta o bancomat

Lotta ai contanti, il piano “Italia Cashless” del Governo prende forma: il rimborso di 300 euro lo avranno tutti quelli che pagano le proprie spese con mezzi tracciabili.

Per far funzionare il meccanismo di cashback servono quindi carta o bancomat, a partire da 3.000 euro: il bonus quindi ammonterebbe al 10% del totale della spesa.

Ci sono ancora dei punti da chiarire, ad esempio la forma del credito: per ora si fa largo l’ipotesi di un rimborso direttamente sul conto corrente del consumatore.

Vari, nel frattempo, gli operatori che stanno diventando “acquirer”, da Satispay all’Amercan Express payment services, che convenzionano gli esercizi commerciali per l’uso del POS.

Proprio sull’uso del POS rimane il solito, grande, intricato nodo da sciogliere: servirà introdurre un bonus per i pagamenti con bancomat se sono ancora molti gli esercenti senza POS?

Lotta ai contanti: 300 euro a tutti se ne spendono 3.000 con carta o bancomat

Torna in auge il cosiddetto bonus bancomat: il Governo schiaccia sul pedale dell’acceleratore per fare in modo che tutto sia pronto per il 1° dicembre.

Il 7 settembre si è tenuto l’incontro con gli operatori, definiti “acquirer”, che convenzionano gli esercizi commerciali per l’uso del POS. Hanno partecipato al meeting American Express payment services, Postepay, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnl Axepta, Bancasella, Bancomatpay, Satispay Europe SA, Nexi, Paytipper (gruppo EnelX), Iccrea.

Il Governo si è accorto che è più necessario lavorare sugli incentivi che sul taglio dei costi: ecco perché si lavora affinché il bonus, basato sul meccanismo del cashback, sia operativo per gli acquisti dal 1° dicembre.

Per incentivare anche i microconsumi con le carte sarà previsto anche un numero minimo di operazioni da effettuare. Secondo quanto anticipato dal Sole 24 Ore dell’8 settembre, l’ipotesi è che il bonus ammonterà a circa il 10% di quanto speso con mezzi elettronici: quindi, da 3.000 euro in su, il rimborso ottenuto dal consumatore sarà di 300 euro. Per ora sono esclusi solo gli acquisti online, dove pagare con carta o bancomat è l’unica soluzione possibile.

Oltre a incentivare i pagamenti elettronici col bonus, il Governo aggiungerà un’estrazione apposita alla lotteria degli scontrini dedicata a chi usa carta e bancomat per i propri acquisti.

Lotta ai contanti dal 1° dicembre 2020: i nodi da sciogliere

Al 1° dicembre non manca molto, e sono varie le cose da portare a termine: manca il decreto attuativo sul cashback, che deve ottenere il via libera del Garante della Privacy e della Corte dei Conti.

Inoltre deve essere messa a punto la rendicontazione delle transazioni attraverso PagoPA, ma saranno coinvolte anche le piattaforme bancarie. Tutte le informazioni poi dovranno essere trasferite all’Agenzia delle Entrate.

Il bonus bancomat si inserisce quindi nel più ampio piano per la riduzione dell’uso del contante, che prevede anche un credito d’imposta per le commissioni pagate dai piccoli esercenti (il cosiddetto bonus POS) o la riduzione del limite contante a 2.000 euro, anch’esso in vigore dal 1° luglio.

Visto che le sanzioni per gli esercenti senza POS sono state eliminate, nonostante l’obbligatorietà del POS dal 2014, dipenderà dai contribuenti decidere dove (e come) spendere i propri soldi.

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