3 fattori che guideranno il mercato azionario nei prossimi 5 anni

Claudia Cervi

18 Settembre 2023 - 12:16

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Nei prossimi 5 anni i rendimenti attesi sul mercato azionario dipenderanno dai giochi di potere in tre ambiti. Ecco gli scenari macroeconomici esaminati dagli esperti e cosa aspettarsi.

3 fattori che guideranno il mercato azionario nei prossimi 5 anni

Negli ultimi anni, l’andamento del mercato azionario è stato fortemente influenzato da dinamiche globali che hanno delineato le prospettive economiche a breve e lungo termine. Il gestore patrimoniale Robeco ha individuato 3 fattori chiave che potrebbero guidare il futuro dei mercati finanziari nei prossimi 5 anni. Questi elementi non solo influenzeranno la crescita economica, ma avranno un impatto diretto sulle strategie di investimento multi-asset. Scopriamo nel dettaglio come queste variabili potrebbero condizionare il panorama finanziario globale.

1) Sfida tra imprese e lavoratori

Uno dei fattori determinanti che emerge dal rapporto di Robeco è l’ascesa del potere contrattuale dei lavoratori. Secondo l’analisi degli strategist Laurens Swinkels e Peter van der Welle, questo elemento potrebbe giocare un ruolo cruciale nelle dinamiche imprenditoriali future. L’esito di eventuali conflitti tra imprese e forza lavoro sarà probabilmente deciso in base ai salari, con conseguenze dirette sull’andamento dei mercati azionari. Il team multi-asset di Robeco, che gestisce asset per un valore di 194 miliardi di dollari, suggerisce che gli investitori dovrebbero monitorare attentamente questa variabile in quanto avrà un impatto significativo sulle loro decisioni di allocazione.

2) Lotta tra banche centrali e governi sui costi di finanziamento

Il secondo fattore critico identificato nel rapporto riguarda il possibile conflitto tra banche centrali e governi relativamente al livello adeguato dei costi di finanziamento. Questa dinamica avrà un impatto diretto sulle politiche monetarie e fiscali adottate a livello globale. Il «tiro alla fune» tra i banchieri centrali, riluttanti ad abbassare i tassi di interesse, e i governi, che necessitano di bassi costi di finanziamento, potrebbe determinare un quadro di politica monetaria più accomodante. Questo scenario, sebbene porti a una crescita economica favorevole, potrebbe comportare nuove sfide e incertezze per gli investitori.

3) Lotta di potere tra Stati Uniti e Cina

Il terzo elemento cruciale che emerge dal rapporto di Robeco è la crescente lotta di potere tra Stati Uniti e Cina. Le tensioni commerciali e gli scontri geopolitici tra le due superpotenze avranno un impatto diretto sulle prospettive economiche e finanziarie globali. Gli investitori dovranno tenere sotto stretta osservazione gli sviluppi in questo ambito, poiché le decisioni politiche e commerciali adottate da entrambi i paesi avranno conseguenze dirette sulle performance dei mercati azionari.

Previsioni e prospettive per gli investitori

Il rapporto di Robeco fornisce uno scenario di base, definito di «stallo», che prevede una lieve recessione nel 2024 e un’inflazione attorno al 2,5% nelle economie sviluppate fino al 2029. Questo contesto, caratterizzato da un «triplo gioco di potere», potrebbe portare a tassi di interesse privi di rischio più elevati e premi di rischio attesi più bassi. Gli investitori devono quindi considerare attentamente le implicazioni di questa prospettiva sulle loro strategie di allocazione.

Tuttavia, lo studio evidenzia anche la possibilità di una evoluzione rialzista nel caso in cui l’intelligenza artificiale venga adottata in modo precoce e rapido in tutti i settori e le industrie. Questo scenario potrebbe generare una crescita superiore al trend e spingere l’inflazione verso gli obiettivi delle banche centrali, aprendo la strada a un mercato rialzista con rendimenti azionari più elevati.

Nel scenario più pessimistico delineato da Robeco, si prevede una situazione in cui la fiducia tra le superpotenze globali scenda al minimo storico. In questo contesto, i governi verrebbero messi sotto pressione dalle banche centrali e i lavoratori acquisirebbero un maggiore potere contrattuale nel settore manifatturiero. Questo spingerebbe l’economia in «stagflazione», ossia una combinazione di alta inflazione, che si mantiene costantemente al 3,5% in media, e una crescita economica molto limitata, ferma all’1-2% annuo per le economie avanzate. In questa prospettiva, le azioni dei mercati sviluppati registrerebbero un rendimento annuale del 2,25% per gli investitori basati sul dollaro nel corso di quattro anni, risultando inferiore al rendimento previsto per la liquidità.

Rendimenti annualizzati a 5 anni (3 scenari macroeconomici) Rendimenti annualizzati a 5 anni (3 scenari macroeconomici) Fonte Robeco

In conclusione, resta da vedere come si svilupperanno esattamente queste tendenze e come gli investitori potranno adattarsi a questo ambiente in continua evoluzione. La chiave rimane la diversificazione e la capacità di adattarsi in base alle condizioni di mercato mutevoli, aspetti fondamentali per ogni strategia di investimento di successo.

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