Visite fiscali, per i datori di lavoro cambia tutto. L’annuncio dell’Inps

Simone Micocci

17 Maggio 2025 - 12:54

Ecco cosa cambia per i datori di lavoro che richiedono delle visite fiscali con il nuovo annuncio dell’Inps.

Visite fiscali, per i datori di lavoro cambia tutto. L’annuncio dell’Inps

Il messaggio n. 1505 del 15 maggio 2025 dell’Inps introduce nuove funzionalità per la richiesta della visita medica di controllo, che permetterà di ottimizzare i tempi e ridurre al massimo gli errori.

L’annuncio dell’Inps cambia tutto per i datori di lavoro, che potranno richiedere le visite fiscali in maniera più semplice e veloce, ma anche per i dipendenti. Questi ultimi potranno infatti aspettarsi controlli più frequenti e mirati per verificare il diritto all’indennità di malattia.

A tal proposito, ricordiamo che i lavoratori pubblici e privati in malattia devono essere reperibili presso il domicilio indicato dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00 per tutti i giorni di “mutua”. Fatta eccezione per i casi di esonero, la reperibilità è fondamentale per verificare le condizioni di salute del lavoratore, che in caso contrario rischia pesanti sanzioni.

Il datore di lavoro, che si fa in parte carico dei costi per l’indennità di malattia e subisce l’assenza del dipendente, ha quindi diritto a richiedere le visite fiscali. Ecco come sarà possibile d’ora in poi.

Visite fiscali richieste dai datori, cosa cambia

I datori di lavoro (pubblici o privati) possono richiedere la visita fiscale tramite il servizio telematico messo a disposizione sul portale dell’Inps “Richiesta Visite Mediche di Controllo (VMC) - lavoratori privati e pubblici/Polo unico”.

Da qui è possibile inserire richieste uniche o multiple, a seconda dei dipendenti soggetti al controllo. Con il recente annuncio dell’Inps vengono introdotte nuove funzioni che consentono di inoltrare la richiesta in modo più veloce e riducendo il rischio di errore. Il datore di lavoro potrà infatti evitare di compilare manualmente i dati, affidandosi a quelli già presenti nel sistema e monitorare le domande già inviate attraverso le opzioni:

  • Richieste da attestati di malattia”;
  • Verifica richieste da attestati di malattia”.

Richieste da attestati di malattia

Il datore di lavoro che vuole richiedere una visita fiscale può selezionare il lavoratore in questione dal servizio “Richieste da attestati di malattia”, senza inserire personalmente tutti i dati in questione. Il portale telematico mostra infatti tutti gli attestati di malattia registrati per i dipendenti del datore di lavoro, mostrando le seguenti informazioni:

  • codice fiscale del lavoratore;
  • cognome e nome del lavoratore;
  • numero Puc (protocollo univoco del certificato di malattia);
  • data di rilascio dell’attestato di malattia;
  • data di fine prognosi.

Il datore di lavoro, quindi, deve semplicemente confermare le informazioni sulla propria natura pubblica o privata e quelle sul diritto all’indennità di malattia del datore privato.

A questo punto non resta che indicare le informazioni sulla visita richiesta, tra cui data e orario. La data di visita sarà comune a tutte le richieste, pertanto il datore di lavoro potrà sceglierne una corrispondente alla data di fine prognosi più lontana tra gli attestati selezionati. Infine, si visualizza e conferma la richiesta completa di:

  • numero Puc;
  • nominativo del lavoratore;
  • data di rilascio del certificato;
  • fine prognosi;
  • data di richiesta della visita;
  • variazioni di reperibilità.

Il datore sceglie quindi se visualizzare i dettagli, modificarli o eliminarli.

Verifica richieste da attestati da malattia

La seconda funzione annunciata dall’Inps riguarda la verifica delle richieste inviate in base agli attestati di malattia nel sistema.

Il datore di lavoro può controllare l’esito delle richieste inviate con il relativo protocollo. Così è possibile controllare che la richiesta sia stata inviata definitivamente dall’Inps come previsto o, altrimenti, correggere subito eventuali errori e problemi.

Ciò permette, insieme all’estrapolazione dei dati e all’ultimo controllo completo prima dell’invio, di limitare inesattezze e refusi nelle informazioni inserite che comporterebbero perdite di tempo, pregiudicando lo svolgimento dei controlli.

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