Gli Usa hanno “fregato” l’Ucraina o Zelensky bluffa? Il finale della guerra è già scritto

Alessandro Cipolla

12 Luglio 2023 - 08:44

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Il vertice di Vilnius ha partorito il classico topolino: Zelensky protesta ma gli Usa non possono scatenare una guerra mondiale accogliendo subito l’Ucraina nella Nato.

Gli Usa hanno “fregato” l’Ucraina o Zelensky bluffa? Il finale della guerra è già scritto

La guerra in Ucraina assomiglia sempre più alla trama del film di Nanni Loy “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”. Mentre al fronte i soldati di entrambi gli schieramenti cadono “come d’autunno sugli alberi le foglie”, le cancellerie interessate continuano a giocare la loro partita puntando tutto sulla propaganda.

Come ci aveva anticipato l’ex ambasciatore Marco Carnelos, il vertice Nato di Vilnius non ha portato grandi novità: non c’è una data per l’invito all’Ucraina di entrare a far parte della grande famiglia dell’Alleanza atlantica, con Kiev che si è dovuta accontentare di un’altra carrellata di armi provenienti questa volta da Germania e Francia.

L’Italia anche questa volta è stata una spettatrice nel palcoscenico internazionale; non che quando a Palazzo Chigi era di stanza Mario Draghi la musica fosse diversa, ma Giorgia Meloni si è limitata a un bilaterale con Recep Tayyip Erdogan per cercare di mettere un freno alle partenze dei migranti dal Nord Africa: da quando c’è il centrodestra al governo nel Belpaese c’è stato un record di sbarchi, un paradosso per un governo sovranista che ha promesso subito un blocco navale.

Per il resto la nostra posizione in merito alla guerra in Ucraina è quella degli Stati Uniti, quindi fa bene Giorgia Meloni a evitare le domande dei giornalisti che magari potrebbero chiederle invece delle difficoltà sul Pnrr e un parere in merito alla vicenda Santanchè.

Il colpo di teatro del vertice Nato però è stato di Volodymyr Zelensky, forse ricordandosi del suo passato di attore. Il presidente ucraino infatti si è risentito per la mancata calendarizzazione dell’ingresso di Kiev nella Nato “l’Ucraina merita rispetto”.

Stando a quanto riporta il sito Politico, la bozza di conclusione del vertice Nato prevede “di estendere un invito all’Ucraina quando gli alleati saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte”. In pratica se ne riparlerà quando la guerra sarà conclusa.

La guerra in Ucraina verso un finale già scritto

Volodymyr Zelensky è stato descritto come furioso ma l’Occidente non ha potuto fare altrimenti: fare entrare subito l’Ucraina nella Nato significherebbe dare vita a una terza guerra mondiale visto l’Articolo 5 del Trattato atlantico “le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti loro”.

Di conseguenza o gli Usa hanno promesso a Zelensky qualcosa che non hanno potuto mantenere, oppure quella del presidente ucraino è stata tutta una messinscena per cercare di salvare le apparenze.

Stando a quanto si apprende, a Volodymyr Zelensky non sarebbe piaciuta soprattutto la ventilata prospettiva di dover presto iniziare a trattare con Vladimir Putin, anche se per decreto questo a Kiev è vietato da quasi un anno.

Come accade da oltre 500 giorni a questa parte, appare difficile capire quali siano le reali intenzioni dei tre leader coinvolti nel conflitto - Putin, Zelensky e Biden - che come dei giocatori di poker cercano di tenere ben nascoste le proprie carte.

L’unica cosa che è stata sbandierata per mesi è stata la controffensiva ucraina, con i russi che hanno avuto tutto l’inverno e buona parte della primavera per minare il terreno e costruire trincee e fortificazioni.

Da qui alla fine dell’anno l’esercito di Kiev sarà armato fino ai denti per cercare di riconquistare più territori possibile poi a inizio 2024, quando Oltreoceano inizieranno le primarie che porteranno alle elezioni presidenziali di inizio novembre, Zelensky sarà gentilmente invitato da Biden - in difficoltà nei sondaggi in patria - a trattare una tregua con Putin.

Il finale di questa guerra di conseguenza appare essere già scritto: a mutare da qui al cessate il fuoco sarà solo il numero dei soldati e dei civili morti.

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