UniCredit, più Grecia nelle mani di Orcel. La nuova mossa su Alpha Bank

Laura Naka Antonelli

30 Ottobre 2025 - 12:59

Dopo l’autorizzazione della BCE UniCredit annuncia la nuova manovra sulla banca Alpha Bank. Quel commento sulla Grecia rispetto ai no di Italia e Germania.

UniCredit, più Grecia nelle mani di Orcel. La nuova mossa su Alpha Bank

UniCredit, la banca italiana guidata dal CEO Andrea Orcel, continua a scommettere sulla Grecia e, forte dell’autorizzazione della BCE, incrementa la partecipazione nel capitale della banca ellenica Alpha Bank S.A. a circa il 29,5%.

Lo ha annunciato con un comunicato la stessa banca, a seguito delle recenti critiche di Orcel contro il modus operandi dei governi di Italia e Germania, che hanno fatto di tutto per ostacolare le mire con cui UniCredit ha puntato sulla rivale italiana Banco BPM e sulla seconda banca tedesca Commerzbank.

Da UniCredit nuova mossa alla conquista della Grecia. La scalata dopo le critiche di Orcel a Italia e Germania

Così il numero uno di UniCredit, l’amministratore delegato Andrea Orcel qualche giorno fa, lo scorso 28 ottobre 2025, in un intervento al Made in Italy Summit, evento digitale organizzato da Il Sole 24 Ore, dal Financial Times e da Sky TG24: Quello che Unicredit è riuscita a fare in Grecia con Alpha “ noi lo dovremmo poter fare in Italia e in Italia non ci riusciamo , per tutta una serie di ragioni. Lo potremmo fare in Germania e in Germania non ci riusciamo, per un’altra serie di ragioni”.

Il punto è, ha continuato Orcel, che “molte volte si fa leva su una scarsa conoscenza di come funzionano le banche per arrivare a conclusioni che sono errate”: un attacco più o meno esplicito, quello del banchiere romano, ai governi italiano e tedesco, che continuano a mettere i bastoni tra le ruote ai suoi piani di espansione.

Il flop dell’OPS lanciata su Banco BPM parla di fatto da solo, e indicativi sono i continui attacchi contro UniCredit che puntualmente arrivano dalla Germania.

E così, nel corso dell’evento di qualche giorno fa, i moniti di Andrea Orcel alla Germania di Friedrich Merz e all’Italia di Meloni non sono mancati. Il banchiere romano ha fatto notare che l’Italia ha un potenziale enorme, ma anche che non riesce “a scaricarlo a terra per una serie di ostacoli”.

Il Paese, ha aggiunto l’AD di Piazza Gae Aulenti, dovrebbe “attrarre di più”, senza tirando su muri: “Se noi guardiamo a creatività, innovazione, design, talento, innovazione anche tecnologica, eccellenza nella manifattura si parla d’Italia”.

Ancora, l’Italia, ha ricordato Orcel, “ è la terza economia in Europa ed è un G7. Terzo, è un punto di entrata fondamentale nell’Unione Europea che ha 450 milioni di consumatori. E dico un punto di entrata fondamentale, perché se noi chiediamo a molti stranieri dove vorrebbero vivere per accedere al mercato europeo, l’Italia è in cima alla classifica ”.

Peccato dunque che sia l’Italia stessa a mettere paletti contrastando le operazioni di risiko, a fronte di una Grecia che dimostra invece di essere decisamente più aperta alle opzioni di M&A, a vantaggio di UniCredit ma anche di Atene:

Se noi vediamo un esempio vicino a noi, la Grecia, loro vedono il nostro investimento in Alpha come un qualcosa di positivo perché è un investimento nel loro paese”, così anche in quanto “apriamo a tutte le imprese di quel paese 13 mercati in Europa a zero costo”. Ancora, ha spiegato Orcel, in quanto “portiamo l’innovazione di una banca delle nostre dimensioni nel loro mercato e, quindi, perché permettiamo ad Alpha di poter prendere molto più credito nei confronti della sua industria grazie al bilancio che noi gli portiamo dentro”.

UniCredit, la mossa dopo l’ok della BCE per acquistare partecipazione diretta di Alpha Bank fino al 29,9%

Oggi, l’annuncio di UniCredit dell’ulteriore scalata della banca greca Alpha Bank, dopo la mossa che era stata resa nota qualche mese fa:

“UniCredit ha ricevuto l’autorizzazione dalla BCE ad acquisire una partecipazione diretta in Alpha Bank S.A. («Alpha Bank») fino al 29,9%. Tale approvazione evidenzia ancora una volta la solidità finanziaria e l’ottemperanza regolamentare di UniCredit. E’ attesa l’approvazione, da parte delle Autorità Nazionali Competenti, della partecipazione indiretta di UniCredit nelle entità regolamentate del Gruppo Alpha Bank («Remaining Regulatory Approvals»)”.

UniCredit ha spiegato la sua nuova manovra in Alpha Bank puntualizzando che, in linea con l’autorizzazione richiesta alla BCE, “ ha sottoscritto ulteriori strumenti finanziari, aumentando la propria posizione aggregata in Alpha Bank a circa il 29,5% ”.

L’aumento della posizione”, ha sottolineato la banca italiana nelle mani del CEO Andrea Orcel, “ è stato effettuato a sconto rispetto ai prevalenti prezzi di mercato e combinato con una copertura, sottoscritta a condizioni finanziarie favorevoli, per proteggere parte della partecipazione aggregata da eventuali movimenti al ribasso, influenzando quindi solo marginalmente il ritorno dell’investimento”.

La possibile conversione degli strumenti finanziari su Alpha Bank, UniCredit spiega l’impatto sul capitale

La banca italiana ha comunicato anche altri dettagli, legati all’operazione con cui è salita ulteriormente in Alpha Bank: “ l’impatto sul capitale ”, nel caso in cui UniCredit dovesse procedere alla conversione totale degli strumenti finanziari per raggiungere una partecipazione diretta pari a circa il 29,5%, “ rimane intorno a -80 punti base del coefficiente CET1 , come comunicato in precedenza”.

Piazza Gae Aulenti ha sottolineato poi che “una volta ricevute tutte le rimanenti approvazioni regolamentari, la partecipazione del 9,8% attualmente detenuta da UniCredit sarà consolidata con il metodo del patrimonio netto, apportando la medesima proporzione dell’utile netto di Alpha Bank sia al fatturato che all’utile netto di UniCredit ”.

Precisato il fatto che “l’assorbimento di capitale correlato alla partecipazione del 9,8% che verrà consolidata con il metodo del patrimonio netto non è significativo ”.

UniCredit conferma fiducia nella Grecia

Ancora, UniCredit - che ha aperto la stagione degli utili delle banche, annunciando lo scorso 22 ottobre i conti relativi al terzo trimestre e ai primi nove mesi del 2025 - ha comunicato che “ la decisione riguardo se e quando convertire e consolidare la rimanente posizione in Alpha Bank detenuta tramite strumenti finanziari derivati sarà presa in futuro valutando il trade-off tra il rendimento e il contributo agli utili da una parte, l’impatto sul capitale e le distribuzioni dall’altro”, facendo notare che “un approccio simile è applicato alla partecipazione del 3% in Commerzbank detenuta tramite strumenti finanziari derivati ”. Praticamente, è stato rimarcato, “UniCredit continuerà a perseguire l’interesse dei propri azionisti ”.

Ribadita la fiducia nelle “prospettive positive dell’economia e del settore bancario greci”, con “la partnership di successo con Alpha Bank” che “consente ai due gruppi di sfruttare i rispettivi punti di forza e di aumentare ulteriormente la collaborazione nei settori dei pagamenti, dei servizi finanziari specializzati, della consulenza, del mercato dei capitali, delle gestioni patrimoniali e dei prodotti assicurativi, consentendo ai clienti greci di avere accesso ai migliori prodotti e a UniCredit di sfruttare le proprie fabbriche prodotto e poter contare al contempo su una quota significativa degli utili netti di Alpha Bank”.

Sul Ftse Mib di Piazza Affari le azioni UniCredit registrano una flessione dello 0,70% circa, a quota 63,23 euro, in una seduta in cui market mover principali si confermano l’annuncio sui tassi USA arrivato ieri dalla Fed di Jerome Powell e le decisioni di politica monetaria che saranno rese note oggi, giovedì 30 ottobre 2025, dalla BCE di Christine Lagarde, al termine della riunione del Consiglio direttivo che si sta svolgendo a Firenze.

Occhio intanto alla nota della divisione di ricerca Equita SIM che ha una visione positiva sulle azioni UniCredit, a fronte di un target price pari a 71,50 euro, rispetto ai € 63.7 a cui il titolo ha terminato la sessione di ieri alla borsa di Milano. Gli analisti hanno scritto che, “nelle nostre stime di UCG, abbiamo fattorizzato il consolidamento di una quota del 26% in
Alpha Bank da fine 2025, con relativo pieno impatto a capitale
”.

La SIM milanese ha rimarcato anche che “Piazza Gae Aulenti ha confermato l’entità dell’impatto sul CET1 a -80 punti base in caso di conversione totale degli strumenti finanziari per arrivare a una partecipazione diretta del 29,5%”, ricordando che “ l’indicazione di CET1 pro forma del terzo trimestre del 2025 al 14,6% includeva già un impatto di circa -80 punti base dal consolidamento del 26% di Alpha”.

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