Ultime notizie pensioni: non solo Quota 41, la Lega vuole anche la Quota 100

Alessandro Cipolla

16 Gennaio 2018 - 09:21

Ultime notizie pensioni: nel dibattito politico sul tema previdenziale, la Lega Nord rilancia la sua battaglia contro la Fornero proponendo oltre la Quota 41 anche la Quota 100.

Ultime notizie pensioni: non solo Quota 41, la Lega vuole anche la Quota 100

Ultime notizie pensioni: la Lega Nord insiste nella sua volontà di superare la legge Fornero, proponendo come misura alternativa non solo l’estensione della Quota 41 a tutti i lavoratori, ma l’introduzione anche della Quota 100.

Rimane sempre caldo il tema previdenziale ormai protagonista indiscusso di questo inizio di campagna elettorale, con le ultime notizie pensioni che parlano di un acceso scontro tra chi vorrebbe abolire in toto la legge Fornero (sostituendola con la Quota 41 e la Quota 100) e chi invece ne vorrebbe soltanto modificare alcune parti.

Ultime notizie pensioni: Quota 100 e Quota 41 per Salvini

Nessun passo indietro della Lega Nord sul tema delle pensioni, con il carroccio che invece di abbassare il tiro raddoppia la propria proposta in materia previdenziale per cancellare in maniera definitiva la tanto odiata riforma Fornero.

Le ultime notizie pensioni ci parlano di un Matteo Salvini che insiste nel ribadire come l’attuale legge debba essere mandata in soffitta in toto, sperando in quest’ottica di convincere il suo alleato Silvio Berlusconi che sul tema è molto più prudente.

La legge Fornero è la prima battaglia che ho iniziato, 4 anni fa. Berlusconi mi ha detto: ‘cancelleremo le parti negative’ e gli ho risposto ‘Perché? Ce ne sono di positive Non scherziamo: stanno lavorando in questi minuti per scrivere una cosa messa bene, se ci sono altri Berlusconi che vogliono lavorare fino a 91 anni, va bene, ma tu dopo 41 anni di lavoro hai maturato il sacrosanto diritto di riavere i tuoi soldi.

L’idea di fondo quindi è quella di estendere a tutti i lavoratori la Quota 41 come soglia per andare in pensione. Quanto all’eventuale copertura finanziaria di questa “rivoluzione” previdenziale nel nostro paese, anche qui Salvini sembrerebbe avere pronta la ricetta.

A chi dice non ci sono le coperture, rispondo che sono soldi dagli italiani. Quegli ipotetici 20 miliardi di costo, significano consumi, acquisti, spese e tasse che i pensionati mettono in circolo. La legge Fornero è sbagliata e va cancellata, assolutamente.

Ma la Lega non ha intenzione di fermarsi soltanto alla Quota 41. Ospite della trasmissione di Rai Tre Agorà, il deputato del carroccio Massimiliano Fedriga ha avanzato l’ipotesi anche di introdurre la Quota 100.

La nostra proposta per la riforma pensioni prevede la quota 100 e la quota 41. Quota 100 vuol dire che la somma dell’età anagrafica e contributiva è uguale a 100 e quindi si può accedere ai benefici previdenziali. Quota 41 non fa riferimento all’età anagrafica ma esclusivamente ai 41 anni contributivi previsti per prendere benefici previdenziali.

Quota 41 e Quota 100 quindi sarebbero come complementari per la Lega in quanto fanno riferimento una agli anni di contributi versati e l’altra invece all’età anagrafica. Si dovrà vedere adesso se anche Silvio Berlusconi si andrà ad allineare a questa prospettiva previdenziale.

La battaglia della Lega

Sono giorni concitati questi per la stesura del programma del centrodestra. Entro la fine della settimana infatti dovrebbe essere presentato un manifesto congiunto di tutte e quattro le forze che compongono la coalizione del centrodestra.

Non mancano le divergenze che dovranno essere appianate, con gli scogli maggiori che sono rappresentati dal tema delle pensioni e dall’Europa. In materia previdenziale, al centro di tutto c’è la riforma Fornero.

Come visto, il pensiero della Lega Nord a riguardo è molto chiaro. Oltre alla Quota 41 estesa per tutti e non soltanto riservata ai lavoratori precoci, si andrebbe in pensione così dopo 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica, adesso si parla anche della Quota 100.

Nello specifico si tratta di una misura, contenuta in un ddl presentato dal dem Damiano, dove si offre la possibilità di andare in pensione una volta che, sommando l’età anagrafica e gli anni di contributi, il totale risulti essere 100.

Nell’idea di Damiano della Quota 100 c’erano però anche due requisiti fondamentali: avere compiuto almeno 62 anni (63 per i lavoratori autonomi) e aver conseguito almeno 35 anni di contributi.

Il punto interrogativo comunque rimane sempre la copertura finanziaria necessaria per abolire la riforma Fornero. Il costo extra sarebbe di ben 20 miliardi l’anno e al momento, tranne ipotesi vaghe, nessun piano concreto per trovare i fondi necessari è stato presentato.

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