Ucraina, la guerra può finire in tre modi (e uno è apocalittico)

Alessandro Cipolla

24 Gennaio 2023 - 08:57

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Per l’analista Lucio Caracciolo la guerra in Ucraina può finire in tre modi: l’ipotesi più spaventosa è quella del conflitto mondiale, ma tutto dipenderebbe dagli Stati Uniti.

Ucraina, la guerra può finire in tre modi (e uno è apocalittico)

Ogni giorno che passa la guerra in Ucraina assomiglia sempre più a una sciarada dalla soluzione apparentemente indecifrabile; quasi un anno dopo l’invasione da parte della Russia, ancora non si intravede un barlume di luce in fondo al tunnel in cui il mondo intero è precipitato dallo scorso 24 febbraio.

Una domanda di conseguenza può sorgere spontanea: come finirà la guerra in Ucraina? In questi mesi sono stati versati fiumi di inchiostro a riguardo, con tante previsioni provenienti da penne assai illustri che poi sono state smentite a stretto giro.

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina uno degli analisti più apprezzati è Lucio Caracciolo, fondatore e direttore della rivista italiana di geopolitica Limes che nei giorni scorsi ha scritto un articolo molto dettagliato su La Stampa.

Per Caracciolo la guerra in Ucraina potrebbe finire in tre modi: “Solo gli Stati Uniti sono in grado di imporre la fine della guerra. Tre possibili vie: ridurre il sostegno militare a Kiev fino a convincere Zelensky dell’impossibilità di vincere, dunque della necessità di compromettersi con Mosca; entrare in guerra per salvare l’Ucraina e distruggere la Russia a rischio di distruggere anche sé stessi; negoziare con i russi un cessate-il-fuoco alle spalle degli ucraini per imporlo agli aggrediti”.

Tra le tre ipotesi di sicuro quella più spaventosa sarebbe la seconda, visto che un intervento militare diretto da parte degli Stati Uniti significherebbe una inevitabile - e apocalittica - terza guerra mondiale.

Come finirà la guerra in Ucraina

Una delle poche certezze che mette d’accordo i vari analisti e che la guerra in Ucraina cesserà quando lo decideranno gli Stati Uniti, anche se non va sottovalutato il ruolo della Cina autentico convitato di pietra del conflitto.

Senza l’aiuto economico e militare da parte degli Usa, nonostante la tenacia e il valore delle proprie truppe l’Ucraina non potrebbe resistere a lungo di fronte alla superiorità bellica della Russia; quanto all’Europa oltre a fornire munizioni e qualche missile potrebbe fare ben poco altro.

Washington però non può permettersi che Vladimir Putin vinca questa guerra ottenendo magari il riconoscimento della Crimea e l’indipendenza del Donbass per farne uno Stato fantoccio. Al tempo stesso, Oltreoceano sanno bene che potrebbe bastare un nulla per provocare una escalation con il rischio di una catastrofica guerra nucleare.

L’unica soluzione al momento per gli Stati Uniti sembrerebbe essere così quella di far andare avanti la guerra senza ulteriori particolari sussulti, nella speranza di logorare pian piano il potere di Putin e di continuare a indebolire economicamente la Russia ormai sempre più a rischio dello status di superpotenza.

Scavallato l’inverno, la guerra in Ucraina potrebbe vivere il suo momento decisivo in primavera quando ci potrebbe essere l’affondo russo o una nuova controffensiva ucraina: in questo scenario l’unica soluzione del conflitto appare essere militare, con tutti i rischi e le conseguenze del caso.

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