La controffensiva di Kiev è arrivata fino ai confini della Russia: la risposta di Putin sono stati dei massicci bombardamenti, ma la guerra in Ucraina ora può diventare nucleare.
L’allarme Papa Francesco lo ha lanciato qualche giorno fa: c’è il rischio di una guerra nucleare in Ucraina, con il Pontefice che si è detto preoccupato per un possibile allargamento del conflitto alle altre potenze mondiali.
Dopo settimane dove è calato un sostanziale silenzio sulla guerra in Ucraina, come se ci fossimo abituati alle bombe dopo duecento giorni dall’avvio dell’operazione speciale voluta da Vladimir Putin, ecco che negli ultimi giorni il conflitto è tornato a occupare le prime pagine dei giornali.
Tutto merito della controffensiva sferrata da Kiev: dopo aver fatto credere alla Russia con l’aiuto delle intelligence occidentali che l’attacco sarebbe stato sferrato a Kherson, nel Sud del Paese, l’esercito ucraino invece ha attaccato a Est nella regione di Kharkiv riconquistando circa 40 insediamenti tra città e villaggi.
Una avanzata rapida che è andata ben oltre le più rosee aspettative, tanto che le truppe di Kiev sono arrivate fino alla zona di Hoptivka, non lontano dal confine russo. Il successo della prima fase della controffensiva ha esaltato Volodymyr Zelensky, che ha dichiarato come l’esercito ucraino “continuerà ad avanzare e libererà il Paese”.
Come reagirà Putin: rischio guerra nucleare?
Dopo le vittorie militari ottenute nei mesi scorsi, le truppe filorusse ora si trovano a dover controllare un fronte molto ampio che comprende buona parte del Sud-Est dell’Ucraina. Grazie alle armi arrivate dall’Occidente e a un certosino lavoro di intelligence, gli ucraini adesso sono riusciti a sorprendere Mosca con i soldati russi che hanno ripiegato dalla zona di Kherson verso il Donbass.
Queste notizie di certo non avranno fatto molto piacere a Vladimir Putin, di recente più impegnato a seguire la parallela guerra del gas rispetto a quella sul campo. La reazione della Russia però non è tardata ad arrivare, con massicci bombardamenti che hanno causato un blackout nella parte orientale dell’Ucraina.
Una domanda a questo punto sorge spontanea: se Kiev dovesse continuare ad avanzare mettendo in seria difficoltà l’esercito russo, Putin a quel punto potrebbe scatenare una guerra nucleare usando le centinaia di armi nucleari tattiche a disposizione?
Se l’obiettivo di Zelensky dovesse essere veramente la riconquista di tutte le zone occupate, Crimea compresa, Putin per evitare che la sua operazione speciale possa trasformarsi in un disfatta a quel punto potrebbe decidere di usare anche le armi più distruttive che, da tempo, sono pronte all’uso.
Lo spettro di una guerra nucleare di conseguenza sembrerebbe continuare ad aleggiare sopra l’Europa: dopo i combattimenti a bassa intensità di questa estate, i prossimi mesi potrebbero essere quelli decisivi per capire come potrà evolvere il conflitto in Ucraina.
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