Il debutto in Borsa di Uber porterà miliardi di dollari in diversi portafogli. Ecco quali
Si avvicina a grandi passi l’Ipo di Uber. Annunciata come uno dei debutti in Borsa più imponenti della storia, prevede un’offerta iniziale a Wall Street compresa tra i 44 e i 50 dollari per azione.
Il tutto porta a una capitalizzazione di mercato compresa tra gli 80 e i 91,5 miliardi di dollari. E, sebbene si tratti di una cifra ben al di sotto dei 120 miliardi annunciati in un primo momento, rappresenta comunque numeri ragguardevoli.
Numeri che preparano la strada all’arricchimento di diverse figure, pronte a trarre un profitto notevole dall’IPO dell’azienda di San Francisco.
Per quanto ridimensionato rispetto alle attese, infatti, si tratta in ogni caso del maggior debutto di quest’anno nel comparto tech, che vede dietro nomi importanti e prefigura l’arrivo di miliardi di dollari in diversi portafogli.
Vediamo quali.
Uber, chi si arricchirà di più dall’IPO?
La compagnia potrebbe aver ridimensionato le aspettative dopo aver assistito all’esordio della rivale Lyft, in calo di oltre il 27% dal debutto.
Eppure, l’IPO di Uber è destinata a far guadagnare cifre molto importanti ai suoi azionisti. Supponendo che i prezzi si assestino sui 47 dollari ad azione, ovvero il punto medio della forchetta annunciata, SoftBank sarà quella pronta a prendersi i maggiori guadagni.
La holding giapponese potrebbe portare a casa più di 10 miliardi di dollari dall’IPO. Anche l’ex CEO e co-fondatore di Uber Travis Kalanick, stando ai calcoli effettuati dalla CNBC, potrebbe ricavarne 5,3 miliardi di dollari, mentre il co-fondatore della compagnia, Garrett Camp, circa 3,7 miliardi di dollari.
Grossa porzione della torta anche quella destinata a Benchmark Capital Partners, venture capital statunitense che detiene l’8,5% delle azioni e che potrebbe guadagnare almeno 6,8 miliardi di dollari dal debutto in Borsa della compagnia.
Il Saudi Arabia’s Public Investment Fund - fondo di investimento pubblico di proprietà dell’Arabia Saudita e che investe per conto del governo del Paese - con il suo attuale 4,3% trarrebbe almeno 3,4 miliardi di dollari dallo sbarco in Borsa della società di trasporto passeggeri.
Minore ma per nulla trascurabile anche la porzione di Alphabet (Google), pronta a mettere da parte 3,3 miliardi di dollari dalla circostanza.
Ecco quindi di seguito le posizioni di ogni azionista di maggioranza di Uber dopo l’IPO, partendo da una valutazione di 47 dollari ad azione e basandosi sui calcoli effettuati dalla CNBC:
La tabella della CNBC mostra come potrebbero essere distribuiti i guadagni successivi all’IPO in base alle attuali quote di azioni possedute, partendo dalla valutazione media della forchetta di prezzi proposta dalla società, vale a dire 47 dollari per azione.
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