Taglio delle tasse sugli stipendi e scuola gratis: il programma del PD

Anna Maria D’Andrea

30 Agosto 2019 - 15:54

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Taglio delle tasse sui contribuenti con stipendi medio bassi e formazione gratuita a tutti i livelli, dal nido, alla scuola e fino all’università per le fasce più deboli della popolazione: queste le dichiarazioni del PD dopo le consultazioni per la formazione del Governo Conte 2.

Taglio delle tasse sugli stipendi e scuola gratis: il programma del PD

Taglio delle tasse sugli stipendi medio bassi, in modo da dare maggior potere d’acquisto alle famiglie italiane.

È questo uno dei punti centrali per il PD, parte del programma consegnato al Premier incaricato Giuseppe Conte nel corso delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo.

Il programma proposto dal Partito Democratico al Premier incaricato prevede una serie di misure, partendo dal necessario sfoltimento dell’Irpef, ma non solo. Per il PD che insieme al M5S comporrà la nuova Maggioranza di Governo, è necessario rendere gratuita la formazione e l’istruzione per le famiglie con redditi bassi.

Esenzione totale, quindi, dalle tasse e dalle spese per l’iscrizione al nido, per la scuola e per l’università. Un progetto ampio che necessiterà di essere tradotto in pratica con la Legge di Bilancio 2020.

Un occhio vigile anche sulle imprese ed inevitabilmente sul tema del lavoro. Tra gli obiettivi del PD resta quello di potenziare il piano Industria 4.0, favorire gli investimenti dei privati accanto al rilancio di quelli pubblici e promuovere investimenti green per lo sviluppo di economie ecosostenibili.

Taglio delle tasse sugli stipendi e scuola gratis: l’obiettivo del PD al Governo

Per il Partito Democratico “serve una svolta” e serve aprire ad una nuova stagione politica per il Paese. Lo spread in calo, insieme all’endorsement dell’Unione Europea al Governo Conte 2, apre a nuove possibilità e prospettive per l’attuazione di misure che favoriscano la crescita dell’Italia.

Il taglio delle tasse è una priorità, ed è sui contribuenti con redditi medio-bassi che il PD chiede di intervenire. La riduzione della pressione fiscale sui contribuenti con stipendi meno elevati è un incentivo alla ripresa ed uno stimolo ai consumi del Paese.

Questo è quanto dichiarato dal Segretario del PD Nicola Zingaretti a margine delle consultazioni con il Premier Incaricato Giuseppe Conte che, nella giornata odierna, ha avviato la fase di confronto con le forze politiche per la stesura del programma del nuovo Governo.

Il taglio del cuneo fiscale è tra l’altro uno dei punti che unisce il programma del PD con quello del M5S. Una riforma fiscale importante, che potrebbe rivisitare anche le regole per l’erogazione del bonus di 80 euro.

Il programma presentato dal PD è ricco di proposte. Non solo fisco, ma anche lavoro ed investimenti. Serve rilanciare quelli pubblici e favorire quelli dei privati, con incentivi rivolti all’economia sostenibile e per il potenziamento del piano Industria 4.0.

Non da meno è il progetto che riguarda la scuola e la formazione in genere, con una ridefinizione del concetto di diritto allo studio.

Scuola gratis per i redditi bassi: niente tasse dal nido all’università. Il programma del PD

Tra le proposte avanzate dal PD e sottoposte al vaglio del Premier incaricato Giuseppe Conte è la formazione ad occupare un posto di rilievo.

L’obiettivo è quello di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, anche mediante il taglio totale delle tasse sui redditi bassi, a partire dall’asilo nido e fino all’università.

Scuola ed istruzione gratuita, insomma, mediante formule che garantiscano ai figli di contribuenti con redditi bassi l’esenzione totale dal pagamento delle tasse. Un nuovo e rivoluzionario concetto di diritto allo studio.

Sanità e Forze dell’ordine, obiettivi prioritari

Il programma proposto dal PD affronta anche il delicato tema della sanità pubblica, sulla quale pesa il progressivo aumento dell’età media della popolazione. Serve riaprire una discussione sulla qualità e sulla capacità di coprire l’universalità del sistema di cure e serve, soprattutto, un investimento pari almeno a 10 miliardi di euro nel prossimo triennio, anche per nuove assunzioni.

Non secondario è poi il tema della sicurezza urbana: chiudere il contratto con le Forze dell’ordine, investire, e riaprire la stagione del piano per le periferie, puntando su cultura, aggregazione e sport.

Rivisitazione, poi, delle misure sulla sicurezza volute dall’ormai ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Un programma ampio, per il quale l’ultima parola spetterà al Premier Conte dopo aver ascoltato le proposte degli altri partiti, tra cui il M5S.

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