Stipendio colf e badanti, tutti gli aumenti in arrivo con il rinnovo di contratto

Simone Micocci

30 Ottobre 2025 - 13:34

Colf e badanti, cambia la busta paga dopo il rinnovo di contratto. Ecco tutte le informazioni sugli aumenti, comprese le date di pagamento.

Stipendio colf e badanti, tutti gli aumenti in arrivo con il rinnovo di contratto

Ci sono buone notizie per circa 800 mila lavoratori domestici, ma allo stesso tempo cattive per molte famiglie: con il rinnovo del contratto collettivo, da novembre aumentano gli stipendi di colf, badanti e baby sitter, facendo però crescere anche la spesa per chi le impiega.

È giusto che questi professionisti vedano riconosciuto un adeguamento salariale, necessario per recuperare il potere d’acquisto perso negli ultimi anni. Tuttavia, per numerose famiglie si tratta di un costo difficile da sostenere, nonostante il prezioso supporto che queste figure garantiscono nella vita quotidiana. Non sorprende, quindi, che il lavoro domestico resti uno dei settori con più alta incidenza di lavoro in nero, nonostante le sanzioni previste per chi non rispetta la legge, visto che gli incentivi introdotti finora non sono bastati a compensare il peso economico complessivo.

Con gli aumenti in busta paga e l’adeguamento dei contributi previdenziali, la spesa mensile per le famiglie cresce ulteriormente. Ma vediamo ora, dal punto di vista dei lavoratori, quanto - e da quando - cambiano le retribuzioni con il nuovo contratto.

Di quanto (e da quando) aumenta lo stipendio di colf e badanti con il nuovo Ccnl del lavoro domestico

Quindi, il rinnovo del Ccnl domestico, valido per il triennio 2025-2028, segna un importante cambiamento per colf, badanti e baby sitter, come pure per tutti gli altri lavoratori di questo settore, tanto dal punto di vista economico che sociale. È bene però fare chiarezza sul calendario previsto, perché non tutti gli aumenti di stipendio si applicano subito in busta paga.

Nel dettaglio, dal 1° novembre 2025 il contratto entra ufficialmente in vigore e comporta un primo adeguamento dei minimi retributivi, legato al recupero del potere d’acquisto perso nel periodo 2021-2025. Di fatto, gli stipendi aumentano in media di 135,75 euro lordi mensili (cifra calcolata per un livello Bs), importo riconosciuto a seguito dell’aggiornamento Istat accumulato negli ultimi anni.

Per gli effetti del rinnovo di contratto, e quindi per i primi aumenti di stipendio, bisognerà però attendere. I nuovi importi minimi previsti dal nuovo accordo, infatti, scattano solo dal prossimo anno, seguendo questo calendario:

  • 40 euro nel gennaio 2026
  • 30 euro nel gennaio 2027
  • 15 euro nel gennaio 2028
  • 15 euro nel settembre 2028

Complessivamente, il livello medio BS (che corrisponde a una badante per persona autosufficiente o a una baby sitter a tempo pieno) riceverà un incremento di 100 euro lordi mensili, cui appunto si vanno ad aggiungere i circa 135,75 euro riconosciuti per la rivalutazione Istat. L’aumento di stipendio potrà quindi superare i 230 euro al mese, ricordando però che si tratta di un valore medio: la cifra effettiva varierà, infatti, varia in base al livello, all’orario e alla tipologia di contratto (convivente o non convivente).

Sempre lato stipendi, un’altra novità importante riguarda la rivalutazione annuale dei minimi retributivi, che dal 2025 terrà conto del 90% dell’indice Istat invece che dell’80%: un cambiamento che renderà gli stipendi ancora più aggiornati rispetto al costo della vita, ma anche più sensibili alle variazioni dell’inflazione.

Inoltre, per i lavoratori conviventi in possesso della certificazione professionale UNI 11766:2019 è previsto un bonus di 30 euro mensili, misura che premia la formazione e la qualificazione del personale impiegato nelle attività di cura e assistenza.

Cos’altro cambia con il rinnovo del contratto per lavoro domestico

Ma non ci sono solo gli aumenti di stipendio per colf e badanti. Con il rinnovo del Ccnl domestico 2025-2028, infatti, vengono introdotte una serie di novità normative che andranno a migliorare significativamente le tutele per i lavoratori del settore, ampliando i diritti e riconoscendo il valore sociale delle professioni di cura.

Ad esempio, per la prima volta, il contratto prevede la possibilità per colf, badanti e baby sitter di usufruire di permessi retribuiti per assistere familiari con disabilità gravi riconosciuti ai sensi della legge 104/1992. Il nuovo Ccnl interviene anche sul fronte della genitorialità, introducendo strumenti più flessibili per la conciliazione tra vita privata e lavoro. Le lavoratrici potranno usufruire di 4 mesi di maternità facoltativa non retribuita dopo il congedo obbligatorio, mantenendo però il diritto alla conservazione del posto. Allo stesso modo, viene riconosciuto anche un diritto di paternità alternativo, con le stesse garanzie previste per le madri, compreso il divieto di licenziamento salvo giusta causa.

Un altro aspetto innovativo riguarda la formazione professionale. Il contributo destinato a Ebincolf, l’ente bilaterale per la formazione del personale domestico, passa da 11 a 30 euro per ciascun corso certificato. In questo modo si promuovono percorsi di aggiornamento e qualificazione, valorizzando le competenze tecniche e relazionali richieste da un settore in continua evoluzione.

Il contratto introduce inoltre nuove disposizioni sulla trasparenza dei rapporti di lavoro: la lettera di assunzione viene aggiornata e resa più completa, in linea con la normativa europea sulla trasparenza, per garantire al lavoratore un’informazione chiara fin dall’inizio del rapporto.

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