Nel 2025 è aumentato, leggermente, lo stipendio minimo di colf e badanti. Ecco le cifre aggiornate.
Per effetto dell’inflazione, anche nel 2025 lo stipendio di colf e badanti subisce un aggiornamento, con l’adeguamento dei minimi retributivi previsti dal contratto nazionale di riferimento.
L’aumento automatico dello stipendio di colf e badanti, regolato dal Ccnl lavoro domestico, che impone alle famiglie datrici di lavoro di aggiornare le retribuzioni in base all’indice Istat dell’anno precedente al fine da mantenere inalterato il potere d’acquisto.
A tal proposito, dopo il forte aumento del 9,2% registrato nel 2023, l’incremento dei costi per colf e badanti nel 2025 è stato molto più contenuto. Le organizzazioni sindacali e datoriali, tra cui Assindatcolf, Nuova Collaborazione, Adld e Adlc, hanno infatti raggiunto un accordo per un incremento di appena lo 0,96% per gli stipendi e del 100% dell’inflazione registrata dall’Istat per quanto riguarda le indennità di vitto e alloggio. Questo ha permesso di evitare un rialzo più consistente, che avrebbe potuto superare il 5% se si fosse applicato integralmente il tasso inflattivo 2024.
Si tratta quindi di un lieve ritocco alle buste paga, ma comunque rilevante per chi ha alle proprie dipendenze lavoratori domestici. Le nuove retribuzioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2025 e vanno a determinare quanto guadagnano colf e badanti quest’anno secondo la legge.
A seguire, riportiamo nel dettaglio le tabelle retributive aggiornate, suddivise per livello di inquadramento (colf, badanti conviventi e non conviventi, baby sitter) e complete di indennità di vitto e alloggio: uno strumento utile per famiglie, consulenti e lavoratori che vogliano verificare l’applicazione corretta del contratto collettivo e calcolare i costi effettivi di colf e badanti nel 2025.
Quanto devono guadagnare colf e badanti, le nuove tabelle 2025
Nel definire lo stipendio da corrispondere a colf e badanti, ogni datore di lavoro privato deve attenersi ai parametri stabiliti dal Contratto collettivo nazionale del lavoro domestico. È proprio qui che vengono fissati i cosiddetti minimi retributivi, ovvero gli importi minimi sotto i quali non è possibile scendere nella retribuzione mensile od oraria degli assistenti familiari, compresi baby sitter, colf e badanti.
In particolare, l’articolo 38 del contratto prevede che ogni anno si riunisca una commissione nazionale composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali. L’obiettivo è quello di trovare un accordo sull’aumento dello stipendio, tenendo conto dell’andamento dell’inflazione registrata nell’anno precedente. Il meccanismo prevede fino a tre tentativi.
Qualora non si arrivi a una decisione condivisa, l’adeguamento dei minimi retributivi avviene in automatico: il ministero del Lavoro procede all’aggiornamento sulla base dell’80% del tasso di inflazione per gli stipendi e del 100% per le indennità di vitto e alloggio.
Nel 2025, fortunatamente, le parti sociali hanno trovato un’intesa già nel primo incontro, definendo così un lieve aumento degli stipendi per i lavoratori domestici, in considerazione della necessità di garantire un adeguato riconoscimento economico a una categoria spesso fragile e poco tutelata.
L’aggiornamento vale per tutti i lavoratori domestici, a prescindere dal ruolo: non solo colf e badanti, ma anche baby sitter e altre figure che prestano servizio presso famiglie private. I nuovi importi sono validi a partire dal 1° gennaio 2025 e rappresentano il riferimento obbligatorio per il calcolo dello stipendio minimo.
Di seguito riportiamo le tabelle ufficiali, a partire da quella dedicata ai lavoratori conviventi a tempo pieno, ovvero coloro che, oltre alla retribuzione, beneficiano anche di vitto e alloggio. Per questa categoria, i minimi salariali aggiornati al 2025 sono i seguenti:
Livello | Minimi retributivi (mensili e lordi) |
---|---|
A | 729,25 |
AS | 861,86 |
B | 928,15 |
BS | 994,44 |
C | 1.060,76 |
CS | 1.127,04 |
D | 1.325,92 (più indennità di 196,07 euro) |
DS | 1.391,21 (più indennità di 196,07 euro) |
La seconda tabella, invece, riguarda solamente i lavoratori conviventi ma a servizio ridotto, inquadrati nei livelli C, B e B super. Si tiene conto di questa tabella anche per gli studenti di età compresa tra i 16 e i 40 anni che frequentano corsi di studio validi ai fini del conseguimento di un titolo riconosciuto.
Livello | Minimi retributivi (mensili e lordi) |
---|---|
A | --- |
AS | --- |
B | 662,96 |
BS | 696,13 |
C | 769,02 |
CS | --- |
D | --- |
DS | --- |
Per quanto riguarda i lavoratori domestici non conviventi, invece, i minimi retributivi sono fissati a livello orario.
Livello | Minimi retributivi (orari e lordi) |
---|---|
A | 5,30 |
AS | 6,24 |
B | 6,62 |
BS | 7,03 |
C | 7,42 |
CS | 7,83 |
D | 9,03 |
DS | 9,41 |
Nel caso poi di personale non infermieristico che viene assunto per prestazioni - discontinue - assistenziali di attesa notturna, sono previsti due livelli di differente inquadramento, quali:
- per assistenza di persone autosufficienti: inquadramento nel livello B super, con un valore mensile di 1.143,60 euro;
- per persone non autosufficienti: nel caso di personale non formato il livello d’inquadramento è il C super, con uno stipendio mensile di 1.296,09 euro. Per il personale formato, invece, il livello d’inquadramento è il D super 1.601,09 euro.
La busta paga di colf e badanti e date di pagamento dello stipendio
È l’articolo 33 del Ccnl lavoro domestico a stabilire le regole per la consegna della busta paga e per le date di pagamento dello stipendio previsto. Nel dettaglio, la busta paga deve contenere alcune informazioni basilari, quali:
- retribuzione minima contrattuale (come visto sopra);
- eventuali scatti di anzianità;
- eventuale superminimo;
- lavoro straordinario e festività
- compenso sostitutivo di vitto e alloggio, calcolato secondo i valori contenuti nella seguente tabella.
Vitto e alloggio | Valori giornalieri lordi |
---|---|
Pranzo e/o colazione | 2,28 |
Cena | 2,28 |
Alloggio | 1,96 |
Totale | 6,52 |
Quando si paga lo stipendio
La busta paga andrà redatta in duplice copia e va obbligatoriamente firmata dal lavoratore. Solitamente il giorno di paga viene deciso in accordo tra datore di lavoro e lavoratore, nel periodo compreso tra il 1° e il 10° giorno del mese successivo a quello a cui fanno riferimento le competenze.
Tra gli obblighi del datore di lavoro c’è anche quello di consegnare la Certificazione unica entro il mese di marzo dell’anno successivo.
Tredicesima e quattordicesima per colf e badanti
Colf e badanti hanno diritto alla tredicesima, pagata come per gli altri lavoratori prima delle festività natalizie. Nel caso dei lavoratori impiegati con orario full time il calcolo dell’importo della tredicesima è semplice: basterà moltiplicare la retribuzione mensile per il numero di mesi di lavoro svolti durante l’anno, e poi dividere il risultato per i 12 mesi dell’anno.
Diverso il caso dei lavoratori assunti a ore. Per questi si deve moltiplicare la paga oraria per il numero di ore di lavoro svolte durante la settimana, e poi moltiplicare tutto per 52, ossia il numero di settimane lavorative in un anno. Il risultato andrà suddiviso ancora per 12.
Nello stipendio di colf e badanti, invece, non è compresa la quattordicesima mensilità.
Come pagare lo stipendio di colf e badanti
L’articolo 1, comma 910, della legge 205/2017 ha stabilito che ogni datore di lavoro deve pagare gli stipendi utilizzando metodi tracciabili. No ai contanti, dunque, ma con alcune eccezioni: non rientra tra le categorie per i quali lo stipendio va pagato con mezzi tracciabili, infatti, il lavoro domestico.
La retribuzione di colf e badanti, dunque, può essere corrisposta anche in contanti, nel rispetto però dei limiti fissati dalla normativa. Ad esempio, da quest’anno il limite da non superare è di 5.000 euro.
Perché al datore di lavoro costa di più
Quelli sopra indicati sono dunque gli importi che devono essere pagati a colf e badanti. Su tali costi, però, vanno aggiunti quelli riferiti alla contribuzione previdenziale e assistenziale, calcolata in misura convenzionale tenendo conto dell’orario d’impiego.
Trovate qui la tabella con tutti i costi aggiornati al 2025, comprensiva di quanto va versato di contributi sulla base dei nuovi stipendi.
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