Classifica stipendi secondo l’Inps. Ecco chi guadagna di più

Simone Micocci

19 Novembre 2025 - 11:36

L’Inps stila la classifica delle professioni (considerando solo il settore privato) in cui si guadagna di più. Ecco quali sono i settori più redditizi oggi.

Classifica stipendi secondo l’Inps. Ecco chi guadagna di più

Ti sei mai chiesto quali siano i lavoratori del settore privato che guadagnano di più? A fornire una risposta è una fonte autorevole, basata su dati certi: l’Inps, che conosce nel dettaglio gli stipendi su cui vengono calcolati i contributi.

In queste ore è stata pubblicata la nuova classifica degli stipendi secondo l’Inps, che indica i comparti dove le retribuzioni sono più elevate. Nessuna sorpresa ai vertici: come abbiamo spiegato più volte, il settore bancario e assicurativo continua a essere tra i più remunerativi. All’opposto, il turismo presenta salari tra i più bassi, complice la forte stagionalità e la frequente discontinuità dei rapporti di lavoro.

A tal proposito, se vuoi capire in quale fascia retributiva si colloca il tuo lavoro, oppure stai cercando un’occupazione e desideri orientarti verso i settori che garantiscono maggiori guadagni, ecco la classifica degli stipendi più alti in Italia, certificata dai dati Inps.

La classifica degli stipendi secondo l’Inps

Per capire quali siano i lavoratori che guadagnano di più in Italia bisogna partire da una fonte che dispone dei dati più affidabili in assoluto: l’Osservatorio Statistico dell’Inps (che trovate di seguito in allegato).

È qui che vengono raccolte e analizzate le retribuzioni di oltre 17,7 milioni di lavoratori dipendenti del settore privato non agricolo, con l’esclusione degli operai agricoli e del lavoro domestico. Non sono considerati neppure gli autonomi e i dipendenti pubblici - se non in casi residuali in cui sono soggetti a contribuzione per la disoccupazione, come nel caso dei supplenti della scuola - e ciò significa che la fotografia restituita dall’Inps è parziale rispetto all’intero mercato del lavoro italiano, ma comunque estremamente precisa per ciò che riguarda il mondo dei dipendenti privati.

A tal proposito, sappiamo che la retribuzione media annua è pari a 24.486 euro, con un numero medio di 247 giornate retribuite. Come possiamo vedere dalla tabella seguente, il settore che registra gli stipendi più elevati è quello delle attività finanziarie e assicurative, con una retribuzione media che raggiunge i 56.429 euro l’anno e quasi 300 giornate retribuite. Subito dietro si collocano l’estrazione di minerali da cave e miniere (51.530 euro) e la fornitura di energia elettrica e gas (50.015 euro), comparti ad alta specializzazione tecnica e caratterizzati da un impiego stabile, con un numero di giornate retribuite superiore alla media. Restano sopra quota 30 mila euro anche i servizi di informazione e comunicazione e una larga parte delle attività manifatturiere, che restano uno dei pilastri dell’occupazione italiana con oltre quattro milioni di dipendenti.

Settore Stipendio medio annuo Giornate retribuite Crescita annua
Attività finanziarie e assicurative 56.429€ 297 +0,1%
Estrazione di minerali da cave e miniere 51.530€ 289 +1,7%
Fornitura di energia elettrica e gas 50.015€ 296 +3,1%
Servizi di informazione e comunicazione (ICT) 35.227€ 260 –1,2%
Attività manifatturiere 32.487€ 277 +0,3%
Fornitura di acqua; gestione rifiuti 30.525€ 283 +3,1%
Attività professionali, scientifiche e tecniche 28.855€ 264 +4,7%
Trasporto e magazzinaggio 27.199€ 261 +2,3%
Attività immobiliari 25.738€ 261 +3,8%
Commercio all’ingrosso e dettaglio 23.577€ 261 +2,6%
Costruzioni 22.106€ 233 +3,0%
Sanità e assistenza sociale 18.720€ 257 +3,1%
Altre attività di servizi 17.527€ 240 +1,8%
Attività di famiglie e convivenze 16.149€ 259 –2,5%
Noleggio, agenzie viaggio, servizi supporto imprese 16.485€ 220 +1,7%
Istruzione (supplenti scuola pubblica) 16.451€ 215 –0,8%
Attività artistiche, sportive, intrattenimento 15.628€ 164 +1,0%
Alloggio e ristorazione (turismo) 11.233€ 183 +5,2%

L’altra metà del mercato del lavoro dipendente privato racconta una storia diversa. In coda alla classifica retributiva compaiono i settori nei quali è più diffusa la stagionalità, con una forte componente di discontinuità contrattuale. Ne è esempio emblematico il turismo, che con hotel, ristorazione e servizi collegati si ferma a 11.233 euro l’anno di retribuzione media, accompagnati da sole 183 giornate retribuite: numeri che confermano quanto la natura frammentata del settore pesi sul reddito effettivamente percepito. Retribuzioni basse emergono anche nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (16.485 euro), nelle attività artistiche e di intrattenimento (15.628 euro) e nelle famiglie datrici di lavoro (16.149 euro), ambiti nei quali l’instabilità dei rapporti contrattuali rimane la norma.

Aumentano gli stipendi in Italia (ma con diverse velocità)

Una buona notizia che emerge dai dati dell’Osservatorio Inps è che, nel complesso, le retribuzioni dei lavoratori dipendenti del settore privato crescono. Nel 2024, infatti, la variazione media è pari al +3,4% rispetto all’anno precedente, ma la media nazionale nasconde differenze profonde tra un comparto e l’altro. L’aumento degli stipendi, infatti, non segue un percorso lineare: alcuni settori recuperano terreno in modo significativo, altri crescono con lentezza, altri ancora arretrano.

A registrare gli incrementi più consistenti - indicati nella tabella precedente - sono le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, che segnano un +5,2%. Un dato che riflette la forte ripresa del turismo e della ristorazione dopo gli anni più critici della pandemia, con un aumento importante del numero di lavoratori e della durata media dei rapporti di lavoro. È un comparto che parte da livelli retributivi molto bassi, ma che mostra oggi i segnali più evidenti di rimbalzo salariale.

In crescita anche le attività professionali, scientifiche e tecniche, dove le retribuzioni salgono del 4,7%. Parliamo di un settore molto eterogeneo, che include consulenza, ingegneria, servizi legali e tecnici ad alta qualificazione. Qui l’aumento degli stipendi riflette il crescente fabbisogno di competenze specializzate da parte delle imprese, che rafforza la dinamica salariale nelle figure più richieste.Incrementi superiori alla media si registrano poi nelle attività immobiliari (+3,8%) e nelle costruzioni (+3%), due comparti che negli ultimi anni hanno beneficiato della spinta degli incentivi edilizi e dell’aumento della domanda di servizi legati al mercato immobiliare.

All’opposto troviamo il settore dell’informazione e comunicazione, che nel 2024 segna una variazione negativa dell’1,2%. È un dato in controtendenza rispetto al resto dell’economia e rappresenta bene la frammentazione interna del comparto, che comprende tanto i servizi digitali ad alta qualificazione quanto attività più tradizionali come editoria, call center e supporto IT. La discesa della retribuzione media potrebbe essere influenzata sia da un ricambio generazionale verso profili meno retribuiti sia dall’ampliamento delle forme di lavoro meno stabili e del part-time. In ogni caso, il settore Ict resta comunque tra quelli con i valori medi più alti, pur avendo registrato un lieve arretramento nell’ultimo anno.

Osservatorio Inps delle retribuzioni nel settore privato
Clicca qui per scaricare il report aggiornato.

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