Gli Stati Uniti di Biden verso la “patrimoniale”: di quanto possono salire le tasse per i paperoni

Giacomo Andreoli

09/03/2023

09/03/2023 - 10:17

condividi

Una riforma fiscale per aumentare di molto la tassazione sui miliardari americani: la proporrà al Congresso Usa il presidente Joe Biden, ma gli ostacoli per la sua approvazione sono molteplici.

Gli Stati Uniti di Biden verso la “patrimoniale”: di quanto possono salire le tasse per i paperoni

Più tasse per i ricchi in vista del voto del 2024. Quella che Joe Biden sta per presentare al Congresso americano è una sorta di “patrimoniale” divisa in tre parti, tra aumento della minimum tax per i miliardari, raddoppio del prelievo sul capital gain (cioè la plusvalenza finanziaria) e prelievo più alto sul reddito delle grandi società e dei paperoni americani.

L’obiettivo del presidente è un ambizioso piano di riduzione del deficit federale da 3mila miliardi di dollari nel corso di dieci anni, ma anche dare un segnale alla sinistra del Partito democratico statunitense, mostrandosi disposto ad aumentare la tassazione a carico dei ricchi per finanziare investimenti di spesa pubblica.

Difficile che il piano venga accettato tout court dal Congresso, con la Camera dei Rappresentanti controllata da una maggioranza repubblicana dopo le elezioni di midterm. Anche tra i democratici, però, l’ala più liberal-liberista potrebbe opporsi in aula, come fatto in occasione della presentazione di un pacchetto di riforme fiscali simili, il Build Back Better, proposto tra il 2020 e il 2021 sempre dal presidente.

In cosa consiste la “patrimoniale” proposta da Biden

La proposta di Biden, come riferito da fonti della Casa Bianca all’agenzia Bloomberg, prevede di aumentare al 25% la minimum tax per i miliardari, raddoppiare la tassazione sul capital gain (cioè il plusvalore sulla compravendita di azioni e strumenti finanziari) dal 20% al 39,6% e aumentare i prelievi sul reddito delle grandi società e dei miliardari statunitensi.

Più nello specifico, così, lo 0,01% degli americani, i più facoltosi, pagherebbero un’aliquota fiscale minima più alta. Chi guadagna oltre 400mila euro l’anno vedrebbe poi la propria aliquota salire dal 37% al 39,6%. La riforma del capital gain, invece, colpirebbe chi guadagna almeno 1 milione di dollari: pagherebbe il 39,6% sugli investimenti a lungo termine, ad oggi tassati con un’aliquota del 20%.

Per le società, poi, l’aliquota fiscale salirebbe dal 21% al 28%, eliminando la possibilità per alcuni di non pagare i prelievi per il fondo fiduciario dell’assicurazione ospedaliera Medicare su una parte maggiore del reddito.

Annullata la riforma fiscale di Trump?

In questo modo si potrebbe tornare ai livelli di tassazione in vigore prima della riforma fiscale dell’ex presidente Donald Trump, o al massimo andare leggermente oltre. Sarebbe poi la base di politica economica per la prossima campagna elettorale di Biden, in vista del voto del 2024 per eleggere il nuovo inquilino della Casa Bianca. Ancora una volta dovrebbero sfidarsi lui e il Tycoon.

Tutti gli ostacoli per l’approvazione della riforma

Secondo alcuni sondaggi diffusi tra i media americani la proposta piacerebbe alla maggioranza dell’elettorato degli Stati Uniti. Tuttavia il presidente della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, ha immediatamente respinto i piani di Biden per aumentare le tasse, dicendo ai giornalisti che aumentare le tasse non è la risposta giusta in questo momento. Con queste premesse e visti gli oppositori interni al Partito democratico, è lecito pensare che la riforma alla fine non verrà approvata.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.

SONDAGGIO