Pignoramenti su stipendi e pensioni, sospensione fino al 31 gennaio 2021

Anna Maria D’Andrea

19/01/2021

02/12/2022 - 15:01

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Sospensione anche per i pignoramenti su stipendi e pensioni, fino al 31 gennaio 2021: il decreto legge n. 3/2021 congela in toto le attività di recupero coattivo dei debiti. Le indicazioni operative arrivano dall’AdER, con le FAQ aggiornate alla luce delle ultime novità.

Pignoramenti su stipendi e pensioni, sospensione fino al 31 gennaio 2021

Sospensione anche per i pignoramenti, congelati fino al 31 gennaio 2021. Il decreto legge n. 3/2021 ferma momentaneamente le attività di recupero coattivo dei debiti, in attesa di un intervento più incisivo nel decreto Ristori 5.

È l’Agenzia delle Entrate Riscossione a fare il punto delle novità. Per quel che riguarda i pignoramenti su stipendi e pensioni, restano congelati quelli effettuati dall’AdER prima della data in vigore del decreto Rilancio, il 19 maggio 2020.

Pignoramenti su stipendi e pensioni, sospensione fino al 31 gennaio 2021

Dal 19 maggio 2020 fino al 31 gennaio 2021 sono sospesi gli obblighi derivanti da pignoramenti effettuati su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro e dovute anche a seguito di licenziamento.

La sospensione si applica altresì ai pignoramenti sulle pensioni ed indennità correlate, così come gli assegni di quiescenza.

Il decreto legge n. 3 del 15 gennaio 2021 proroga i termini di cui all’articolo 152 del decreto Rilancio, relativo per l’appunto alla sospensione dei pignoramenti dell’Agente della riscossione su stipendi e pensioni.

A fornire un’analisi pratica delle novità è l’AdER, nelle FAQ relative alle sospensioni in materia di riscossione previste in considerazione dell’emergenza Covid-19.

Agenzia delle Entrate Riscossione - FAQ sospensioni Covid-19
Consulta le risposte alle domande più frequenti sulle misure introdotte in materia di riscossione dai provvedimenti legislativi emanati nel periodo di emergenza sanitaria Covid-19

Sospensione pignoramenti stipendi e pensioni: tregua fino a fine mese. Si riparte dal 1° febbraio 2021

Per chi ha subito il pignoramento dello stipendio o della pensione prima del 19 maggio 2020, la trattenuta effettuata dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico resta di fatto congelata fino alla fine del mese di gennaio 2021.

Come evidenziato dall’AdER, la sospensione si applica ai pignoramenti relativi a somme dovute a titolo di:

  • stipendio,
  • salario,
  • altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego;
  • pensione e trattamenti assimilati.

Il datore di lavoro, fino al 31 gennaio 2021, non effettuerà la relative trattenute. La ripartenza dell’attività di recupero dei debiti tributari è fissata al 1° febbraio 2021.

Durante il periodo di sospensione, inoltre, l’Agenzia delle Entrate non può attivare procedure cautelari (come il fermo amministrativo o l’ipoteca) ed esecutive (come il pignoramento).

Cosa succederà dal 1° febbraio 2021?

La sospensione delle attività di riscossione è limitata ormai a circa 10 giorni ancora, e sul destino delle cartelle congelate si attendono novità nel decreto Ristori 5.

Si profila l’ipotesi di una nuova rottamazione delle cartelle e di una riedizione del saldo e stralcio, due misure annunciate e chieste a gran voce da imprese e cittadini, per le quali però si attendono ancora dettagli concreti.

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