Elezioni regionali vicine, quali partiti stanno meglio? Ecco cosa dicono i sondaggi.
Manca ormai molto poco alle elezioni regionali e l’attenzione della politica, così come quella degli elettori, è tutta rivolta al prossimo voto.
Nel frattempo, come ogni lunedì, il Tg La7 ha diffuso il nuovo sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani, fornendo una fotografia aggiornata dell’orientamento nazionale.
Naturalmente, i dati nazionali hanno un peso relativo se rapportati alle elezioni regionali: i fattori che incidono sul voto locale sono diversi, e spesso contano più i candidati, le alleanze territoriali e le questioni specifiche del territorio che non l’andamento generale dei partiti a livello Paese. Per questo motivo, non si può automaticamente concludere che chi è primo nei sondaggi nazionali - oggi Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che registra una lieve flessione nell’ultima settimana ma resta saldamente il primo partito - conquisti senza fatica anche le singole regioni. Al contrario, in alcune aree del Paese esistono roccaforti del centrosinistra che, almeno stando ai sondaggi politici locali, potrebbero ribaltare le tendenze generali: la Puglia è l’esempio più evidente, ma non l’unico.
Detto ciò, resta comunque interessante osservare come si stiano muovendo le percentuali su scala nazionale, anche perché ogni piccolo spostamento, per quanto minimo, potrebbe diventare significativo se traslato in contesti locali più equilibrati o contendibili. L’ultima rilevazione non segnala grandi differenze rispetto all’ultima settimana, ma conferma alcune tendenze: la stabilità di Fratelli d’Italia, il lieve recupero di alcune forze di opposizione e la partita sempre aperta tra Lega e Forza Italia per il ruolo di seconda gamba del centrodestra. Tutti elementi che, combinati con i dati territoriali, ci permettono di disegnare una mappa più chiara di come il Paese si avvicina al voto.
Gli ultimi sondaggi politici
Con le elezioni regionali ormai alle porte, sette le Regioni coinvolte, a partire da Valle d’Aosta e Marche per poi proseguire con Calabria, Toscana, Campania, Veneto e Puglia, la fotografia settimanale di Swg per il Tg La7 mostra un quadro politico sostanzialmente stabile, con qualche lieve movimento nelle percentuali che merita comunque attenzione.
Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni resta al vertice con il 30,2%, pur segnando una flessione di due decimali rispetto alla scorsa settimana. Il Partito Democratico di Elly Schlein conferma la propria posizione al 21,9%, senza variazioni, mentre continua il lento recupero del Movimento 5 stelle che sale al 13,5% (+0,2).
Nel centrodestra, la Lega di Matteo Salvini mette a segno un piccolo ma significativo balzo in avanti (+0,3) e raggiunge il 9%, mentre Forza Italia arretra lievemente all’8% (-0,1). Buon segnale per l’alleanza Verdi-Sinistra, che cresce dello 0,1% e si attesta al 6,7%.
Tra le forze centriste e liberali prevale invece la tendenza negativa: Azione scende al 3,3% (-0,1), Italia Viva cala al 2,2% (-0,2) e +Europa arretra al 2% (-0,1). L’area delle “altre liste” guadagna invece un decimale e si porta al 3,2%.
Interessante anche il dato relativo agli indecisi e a chi dichiara di non voler esprimere un voto: si passa dal 31% della scorsa settimana al 29%, segno che una piccola parte dell’elettorato si sta progressivamente orientando in vista dell’appuntamento elettorale.
I sondaggi politici regionali
Se a livello nazionale le rilevazioni ci consegnano un quadro complessivamente stabile, lo sguardo alle regionali mostra dinamiche diverse, più legate ai territori e ai candidati che non all’andamento complessivo dei partiti.
In Calabria, dove si voterà il 5 e 6 ottobre, tutti gli istituti di ricerca concordano su un dato: Roberto Occhiuto, governatore uscente e candidato del centrodestra, è nettamente avanti sullo sfidante del centrosinistra, Pasquale Tridico. Le rilevazioni di Swg, Ipsos e Tecnè danno infatti Occhiuto tra il 55 e il 61% dei consensi, con Tridico fermo tra il 38 e il 45%. Anche la distribuzione delle preferenze ai partiti conferma la solidità della coalizione: Fratelli d’Italia sarebbe il primo partito regionale con il 16,6%, seguito da Forza Italia al 16% e dal Pd al 15%.
Scenario simile nelle Marche, dove il 28 e 29 settembre si terrà la prima tornata di voto. Qui il presidente uscente Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia) è dato al 50,1% contro il 44,8% di Matteo Ricci, candidato del “campo largo”. Anche in questo caso, i numeri raccontano un equilibrio nazionale che non si traduce automaticamente in equilibrio locale: FdI diventerebbe il primo partito con il 25%, superando un Pd fermo al 21,6%, mentre la Lega crollerebbe sotto il 6% dopo aver superato il 22% alle ultime regionali.
Guardando alle altre previsioni, il centrodestra dovrebbe mantenere le regioni già governate (Marche e Calabria appunto, con l’aggiunta del Veneto), mentre il centrosinistra conserverebbe Toscana, Campania e Puglia. Un sostanziale pareggio, dunque, che difficilmente modificherà gli equilibri nazionali ma che fornirà indicazioni preziose sullo stato di salute delle coalizioni.
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