Sondaggio politico di SWG: in calo i partiti di governo Lega e Movimento 5 Stelle, crescono invece il Partito Democratico e Forza Italia.
Passato il periodo delle feste tornano puntuali anche i consueti sondaggi politici realizzati dall’istituto SWG per conto del TG La7 di Enrico Mentana. Nonostante l’essere riusciti a portare a casa l’approvazione della legge di Bilancio, l’indagine non sorride alla maggioranza di governo.
Sia il Movimento 5 Stelle che la Lega vengono dati al ribasso rispetto l’ultima rilevazione pre-natalizia. Al contrario risalgono la china i partiti di opposizione Partito Democratico e Forza Italia, mentre a sinistra la situazione è ancora tutta da decifrare.
Sondaggi politici: male il governo
Chiusa proprio sul filo di lana la partita della legge di Bilancio è tempo di tirare le somme per i partiti. C’era attesa quindi per conoscere l’esito del primo sondaggio politico dell’anno realizzato da SWG che, settimanalmente, monitora la situazione per conto del TG La7.
A differenza dei mesi scorsi quando era più il Movimento 5 Stelle a pagare le conseguenze, in termini di percentuali, delle titubanze del governo, adesso sembrerebbe essere invece la Lega a risentire di più dei classici mugugni post-manovra.
Nel complesso i due partiti di maggioranza perderebbero l’1%, con il loro consenso generale che, nonostante sia inferiore a quello ipotizzato qualche settimana fa, rimane comunque importante.
Ad approfittare di questi primi segnali di cedimento dei gialloverdi sarebbero i principali partiti di opposizione. Rialza la testa secondo il sondaggio il Partito Democratico, anche se è sempre molto staccato dai primi due partiti.
Segno positivo anche per Forza Italia mentre fa segnare un pericoloso passo indietro Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni balla sempre sul filo del 4%, soglia necessaria per poter eleggere propri eurodeputati a Bruxelles.
Sempre in ottica delle elezioni europee si conferma il buon momento di +Europa, ma da soli sarà difficile superare la soglia di sbarramento. Stesso discorso poi anche per la sinistra, ormai sempre più frammentata.
Oltre al passo indietro paventato di Potere al Popolo, che dopo un buon periodo di crescita non sembrerebbe riuscire a prendere lo slancio decisivo, crescono in generale i partiti che prima formavano Liberi e Uguali.
Soltanto nel caso che a sinistra si dovesse replicare l’esperienza di una lista unitaria, come avvenne nel 2014 unendosi sotto le insegne di Alexis Tsipras, sembrerebbero esserci delle possibilità di poter portare a casa un buon risultato alle europee.
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