La Scozia adesso vuole l’indipendenza dal Regno Unito: avviata procedura per il referendum

Alessandro Cipolla

20/12/2019

20/12/2019 - 12:13

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Dopo le recenti elezioni generale nel Regno Unito che hanno sancito il trionfo di Boris Johnson, che ora ha la forza di far passare il suo piano per la Brexit, la Scozia adesso ha avviato l’iter per un nuovo referendum sulla sua indipendenza.

La Scozia adesso vuole l’indipendenza dal Regno Unito: avviata procedura per il referendum

In Scozia si torna a parlare di un nuovo referendum sull’indipendenza dal Regno Unito dopo il fallimento di quello del 2014. Tutta colpa della Brexit, specie dopo il trionfo di Boris Johnson alle recenti elezioni generali.

Attualmente è Westminster a decidere se un referendum può essere fatto o meno, ma adesso il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon ha reso noto di aver presentato un disegno di legge che darebbe a Edimburgo la facoltà di indire la consultazione.

Secondo la leader del Partito Nazionalista Scozzese, lo Scotland Act in merito all’autonomia varato nel 1998 deve essere ampliato lasciando che sia il parlamento scozzese a decidere su un eventuale referendum che Johnson, al momento, non sembrerebbe essere disposto a concedere,

Secondo un sondaggio realizzato sull’argomento a inizio agosto dall’istituto Lord Ashcroft, questa volta il 52% degli scozzesi sarebbe disposto a votare a favore dell’indipendenza dal Regno Unito.

La Scozia verso l’indipendenza dal Regno Unito?

Ora che è tornato a Downing Street, Boris Johnson potrebbe avere ben presto un nuovo problema a cui dover pensare. In parallelo con la vicenda della Brexit, in Scozia aumentano i malumori.

La Brexit rende inevitabile il cambiamento per la Scozia - ha affermato la Sturgeon in un discorso al Parlamento scozzese - l’indipendenza, al contrario, ci permetterebbe di proteggere il nostro posto in Europa”.

Il primo ministro di Edimburgo ha quindi ipotizzato un nuovo referendum sull’indipendenza dal Regno Unito, che potrebbe concretizzarsi prima della fine dell’attuale legislatura in scadenza nel maggio 2021.

Già nel settembre 2014 la Scozia fu chiamata a esprimersi in un referendum sul tema. Cinque anni fa a vincere fu però il remain con il 55,30% dei voti, ma adesso secondo l’ultimo sondaggio in testa ci sarebbero i favorevoli al leave con il 52%.

Logico che a spostare questi equilibri sia stata la Brexit. Non è un caso che nel referendum del 2016 sull’uscita o meno dall’Unione Europea in Scozia la maggioranza degli elettori, ben il 62%, si espresse contro una fuoriuscita.

Il sentore degli scozzesi è che in queste lunghe e complesse trattative per la Brexit, alla fine Londra si sia dimenticata di difendere anche gli interessi di Edimburgo. In caso di un No Deal poi tutto diventerebbe più complicato.

Per poter svolgere un secondo referendum però sarà necessario il via libera da parte del governo centrale, cosa che Boris Johnson al momento non sembrerebbe essere disposto a concedere.

Da qui la decisione da parte della primo ministro di presentare un disegno di legge che vada ad ampliare il perimetro dello Scotland Act, per fare in modo che sia Edimburgo e non Londra a decidere sul fare o meno un referendum.

Credo che la causa dell’indipendenza adesso sia più forte che mai” ha aggiunto Nicola Sturgeon, con la Scozia che in caso di un nuovo referendum questa volta potrebbe veramente dire addio al Regno Unito chiedendo poi di restare nell’Unione Europea.

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