Solo così i dipendenti possono risparmiare oltre 1.000 euro al mese

Laura Pellegrini

25 Ottobre 2025 - 18:22

I risultati di una ricerca internazionale mostrano come il lavoro ibrido sia una valida soluzione per gestire occupazione, vita privata e spese quotidiane.

Solo così i dipendenti possono risparmiare oltre 1.000 euro al mese

L’alternanza tra lavoro in ufficio e da casa è la soluzione ottimale per risparmiare sulle spese quotidiane e per trovare il giusto equilibrio tra occupazione e vita privata. Secondo l’Hybrid Working Productivity Report della società Iwg (International Workplace Group), il lavoro ibrido avrebbe dei benefici economici per i lavoratori, ma anche produttivi per le imprese.

Secondo i risultati di questa ricerca, i lavoratori che adottano un modello flessibile, per esempio tre giorni a casa e due in ufficio, riuscirebbero a risparmiare fino a 1.000 euro al mese o anche di più grazie alla riduzione delle spese quotidiane da sostenere per una giornata in ufficio. E mentre i prezzi aumentano a causa dell’inflazione, il conto in banca ringrazia.

Da misura emergenziale, il lavoro ibrido potrebbe diventare lo strumento ideale per l’organizzazione delle mansioni aziendali: vediamo per quali motivi.

Il lavoro ibrido fa risparmiare 1.000 euro al mese: lo studio

Mentre nel periodo di lockdown lo smart working era l’unico metodo possibile per poter lavorare a distanza e direttamente dalla propria abitazione, ad oggi il lavoro ibrido è una delle soluzioni migliori per conciliare vita privata e professionale. Riduzione delle spese quotidiane, migliori performance aziendali e, per i datori di lavoro, maggiori guadagni: il lavoro ibrido favorisce il benessere e la produttività dei dipendenti, senza togliere vantaggi competitivi alle aziende.

Per misurare l’impatto economico di questa modalità di lavoro è stato utilizzato l’Hybrid Working Calculator, uno strumento sviluppato da Iwg che mette in evidenza il risparmio complessivo legato a una maggiore flessibilità tra lavoro da casa e in ufficio.

Lo studio, condotto su un campione di circa 2.000 lavoratori ha considerato una serie di spese che ogni dipendente deve sostenere quotidianamente o periodicamente: trasporti, benzina, manutenzione dell’auto, abbigliamento, pasti fuori casa e altri costi collegati al pendolarismo.

Lavorando direttamente da casa per tre giorni a settimana, il risparmio ammonta a quasi uno stipendio, ovvero 1.000 euro al mese. Se invece consideriamo quelle aziende che hanno adottato il lavoro ibrido in misura massiva, prevendendo una sola giornata in ufficio, il risparmio per i dipendenti aumenta fino a circa 15 mila euro annui nel Regno Unito e circa 27 mila euro negli Usa.

Vantaggi economici e risparmio: dove finiscono i soldi?

La possibilità di lavorare direttamente dalla scrivania di casa è un beneficio a cui molti lavoratori non potrebbero rinunciare: oltre al risparmio economico e monetario, descritto dallo studio, ci sono anche numerosi benefici sociali e personali. I dipendenti che lavorano da casa, infatti, si sentono più rilassati e godono di maggior tempo libero a disposizione per svolgere altre attività o per portare avanti le proprie passioni.

Ma la ricerca Iwg ha voluto indagare anche l’impiego di questi 1.000 euro che i dipendenti risparmiano ogni mese grazie al lavoro ibrido.

Il 37% degli intervistati utilizza il denaro risparmiato per concedersi una vacanza in montagna o al mare, oppure un weekend fuori porta con tutta la famiglia. Più di un intervistato su tre, invece, preferisce utilizzare il denaro a disposizione per azzerare eventuali debiti. Il 30% dei lavoratori, infine, utilizzare i soldi risparmiati per incrementare un fondo di emergenza da utilizzare in caso di imprevisti di salute, guasti domestici o altre spese che potrebbero verificarsi nel lungo periodo.

Con il lavoro ibrido migliora la produttività e diminuiscono le dimissioni

L’84% dei lavoratori intervistati ha confermato che la riduzione del pendolarismo ha migliorato la propria stabilità finanziaria e ha permesso di raggiungere degli obiettivi economici che prima sembravano impossibili. Il lavoro ibrido permette infatti di ridurre il tempo trascorso in mezzo al traffico, aumentando il benessere e la felicità dei lavoratori che riescono a concentrarsi meglio sulle proprie attività e ad aumentare la produttività.

La ricerca Iwg conferma questo trend e sottolinea come il vantaggio sia duplice, sia per il lavoratore sia per l’azienda: le imprese che permettono ai dipendenti di alternare casa e ufficio potrebbero vedere un aumento dell’11% della produttività nei prossimi cinque anni.

Non solo: i dipendenti che possono godere del lavoro ibrido si sentono soddisfatti della propria posizione e tendono a rimanere nelle aziende che lo concedono. Parallelamente, la riduzione del turnover e la diminuzione dei costi di sostituzione del personale determinano un aumento delle ore produttive e riducono il numero di dimissioni di circa il 20%.

La ricerca conferma come il lavoro ibrido sia la soluzione ideale per i lavoratori dipendenti, che possono risparmiare fino a 1.000 euro al mese, e per i datori di lavoro, che godono di maggiore produttività e profitti in crescita. Un circolo virtuoso che potrebbe segnare la svolta nel mondo del lavoro.

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