Luglio 2025 è uno dei mesi più caldi e non solo dal punto di vista climatico: condono fiscale, rottamazione quater, IRPEF, IRES, IVA e modello Intrastat sono i principali adempimenti.
Rottamazione quater, ravvedimento speciale CPB, o condono fiscale, IRPEF, IRES, IRAP, questi i principali impegni di luglio 2025, alcuni derivanti dallo slittamento dei termini di pagamento di giugno.
Non mancano le scadenze ordinarie che riguardano prevalentemente titolari di partita Iva e datori di lavoro. Vediamo nel dettaglio gli impegni fiscali del mese di luglio 2025, mese che anticipa lo stop ai pagamenti del mese di agosto e che proprio per questo è particolarmente impegnativo.
Ecco tutte le scadenze fiscali di giugno 2025.
Attenzione alle scadenze IRPEF, IRES e IRAP
Delineare le scadenze fiscali di luglio 2025 è importante perché sono intervenute delle modifiche. Il 12 giugno 2025 è stato approvato il decreto fiscale, lo stesso prevede per i titolari di partita IVA in regime forfettario e per i contribuenti ISA lo slittamento dal 30 giugno al 21 luglio dei termini di pagamento di acconto e saldo IRPEF, IRES e IRAP. Esclusi da tale posticipo dei termini le persone fisiche.
Entro il 20 agosto saldo e acconto di IRPEF, IRES e IRAP possono essere versati con la maggiorazione dello 0,40%.
Per l’IRPEF, inoltre, è fissato al 30 luglio 2025 il termine per il versamento del saldo e del primo acconto IRPEF con maggiorazione dello 0,40%. Importo dovuto dai soggetti passivi IRPEF (persone fisiche non titolari di partita IVA) che non hanno effettuato il versamento entro il 30 giugno.
Rottamazione, ravvedimento speciale si sovrappongono le date
Continuano i versamenti per la rottamazione quater, ma occorre prestare attenzione. Chi ha un piano di pagamenti regolare, entro il 31 luglio 2025 deve pagare la nona rata. Ricordiamo che sono sempre previsti i 5 giorni di tolleranza.
Il 31 luglio c’è una scadenza importante anche per i contribuenti decaduti dalla rottamazione quater e che hanno presentato istanza per la riammissione ai pagamenti entro il 30 aprile 2025.
Per questi contribuenti è stato delineato un nuovo piano di rateazione. I pagamenti delle somme ricalcolate possono avvenire entro il 31 luglio in un’unica soluzione, oppure si può optare per i pagamenti rateali. In questo caso la prima rata per i decaduti scade proprio il 31 luglio 2025. Il nuovo piano di pagamenti in questo caso è ripartito in 10 rate. La prima scadenza è appunto il 31 luglio 2025. La seconda il 30 novembre 2025. Le successive scadenze sono fissate:
- 28 febbraio;
- 31 maggio;
- 31 luglio;
- 30 novembre degli anni 2026 e 2027.
Scade il 31 luglio anche la rata del ravvedimento speciale 2018-2022. Il ravvedimento speciale è stato anche definito condono fiscale, hanno potuto aderire i contribuenti che hanno scelto nel 2024 il concordato preventivo biennale, esclusi i forfettari.
Chi ha aderito, ha regolarizzato gli anni di imposta 2018-2022 con il versamento di una somma forfettaria determinata avendo come punto di riferimento l’affidabilità fiscale e deve versare entro il 31 luglio 2025 la 5° rata dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive, per le annualità interessate.
Scadenze fiscali 15 e 16 luglio 2025
Ora che sono state esaminate le scadenze straordinarie previste per il mese di luglio 2025, si passa alle scadenze fiscali “ordinarie”. Le prime sono fissate a metà mese, in particolare entro il 15 luglio i soggetti IVA devono procedere all’emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti, tra i quali è effettuata l’operazione.
Il 16 luglio l’ulteriore blocco di scadenze importanti che riguardano soprattutto le partite IVA e gli imprenditori. Entro il 16 luglio 2025 il sostituto di imposta (datore di lavoro) deve versare le ritenute operate su compensi e stipendi erogati nel mese precedente. I sostituti di imposta devono versare anche le ritenute operate su eventuali premi di produttività erogati il mese precedente.
I sostituti che si occupano di intermediazione nel mercato delle locazioni brevi, devono, invece, versare la cedolare secca trattenuta sui contratti di locazione.
Sempre entro il 16 luglio i soggetti che facilitano le vendite a distanza tramite l’uso di piattaforme, portali o mezzi analoghi devono versare l’IVA sulle operazioni compiute nel mese precedente utilizzando il codice tributo 6006.
I contribuenti IVA che hanno optato per il pagamento del saldo IVA 2024 a rate e che hanno versato la prima rata entro il 16 marzo 2025 devono versare entro il 16 luglio la quinta rata maggiorata dell’interesse dello 0,33% mensile. Il codice tributo è 6099 per l’IVA e 1668 per gli interessi.
Scadono il 16 luglio 2025 anche:
- tobin tax;
- imposta sugli intrattenimenti.
Scadenze fine luglio 2025
Le ultime scadenze sono il 25 e il 31 luglio, abbiamo visto all’inizio dell’articolo gli adempimenti relativi a rottamazione quater, decaduti ravvedimento quater e ravvedimento speciale. Ora ci occupiamo della trasmissione del modello Intrastat entro il 25 luglio 2025, devono essere elencate le operazioni compiute nel secondo trimestre 2025.
Il modello Intrastat è una dichiarazione in cui sono riportati i dati relativi alle operazioni intracomunitarie effettuate da titolari di partita IVA. Si tratta di operazioni B2B, cioè tra titolari di partita IVA appartenenti a due Paesi diversi dell’Unione Europea.
Resta ora da analizzare la scadenza prevista per la trasmissione telematica della dichiarazione IVA IOSS relativa alle vendite a distanza di beni importati (in spedizioni di valore intrinseco non superiore a 150) del mese precedente, da parte dei soggetti iscritti al (nuovo) Sportello unico per le importazioni (IOSS).
La trasmissione deve avvenire telematicamente attraverso il portale OSS messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
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