Nel giorno in cui Theresa May vola a Bruxelles, la Bank of England ha confermato il costo del denaro e tagliato le stime 2019. Seguiamo la conferenza stampa del chairman.
La Bank of England ha confermato il costo del denaro allo 0,75%. La decisione, presa all’unanimità, ha confermato le attese degli analisti.
Meno scontata, anche se attesa, era la revisione della view sulla crescita 2019, passata dall’1,7 all’1,2 per cento.
Per ora, ha detto Carney, i tassi restano all’attuale livello. Dopo una prima fase ribassista, segno più per la sterlina, che scambia a 1,2983 dollari (+0,42%) e a 0,8734 £ (-0,57%) nel cross con la moneta unica.
Rivisto al ribasso outlook crescita
La revisione dell’outlook sulla crescita è riconducibile all’indebolimento della domanda estera e all’incertezza che circonda investimenti e spese. Se per quanto riguarda il 2019, la view scende di mezzo punto percentuale all’1,2%, il dato 2020 scende all’1,5%.
“Ci attendiamo che investimenti delle imprese e crescita dell’economia registrino un rallentamento nel breve termine, per poi ripartire con il ritorno del bel tempo”.
Uno scenario no-deal, favorirebbe il rischio di recessione. “Nel caso in cui ci dovesse essere uno shock, come quello di un no-deal, una Brexit senza transizione, le possibilità di uno o due trimestri con crescita negativa aumentano”.
14:40 – Fine della conferenza stampa |
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14:35 – Carney: minori incertezze in caso di deal |
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Nonostante ci saranno in qualsiasi caso, le incertezze in caso di accordo con le autorità UE saranno “sostanzialmente minori” rispetto all’ipotesi di no-deal
14:28 – Carney: Brexit non sarà rinviata |
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Per quanto riguarda una possibile estensione, Carney ha rimarcato la volontà di Theresa May di rispettare la deadline del 29 marzo.
14:20 – Carney: ancora speranze di accordo |
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“Le probabilità di un no-deal sono aumentate, ci sono ancora 7 settimane e diverse possibilità”.
14:11 – Carney: tassi stabili |
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Con un solo rialzo dei tassi stimato, ci dobbiamo attendere un calo del costo del denaro? “No. Il messaggio è che i cittadini non devono attendersi un forte movimento dei tassi”.
14:09 – Carney: le aziende non sono pronte a un no-deal |
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“Le aziende britanniche non sono pronte per un no-deal”.
14:07 – Carney prova a infondere fiducia |
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Ci attendiamo una Brexit “soft”, l’economia tornerà a crescere, le aziende assumeranno e investiranno, i salari torneranno a crescere, così come l’inflazione, “torneremo a crescere”.
14:05 - Carney: pronti a qualsiasi esito |
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Ti aspettavi che le trattative sarebbero arrivate a questo punto? A questa domanda Carney ha risposto che nonostante considerasse l’ipotesi no-deal remota, “la banca è pronta per questa evenienza”. “Per questo il cuore del sistema finanziario è pronto a tutti gli esiti possibili”.
14:01 - Carney: nessuno sa come andrà a finire |
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“Non conosciamo quello che sarà il risultato della Brexit, sono tanti possibili esiti, come nel giorno successivo il referendum”.
13:59- Carney: Brexit finora ha ridotto Pil dell’1,5% |
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Alla domanda sui danni economici della Brexit fino a questo momento, Carney ha risposto che al momento il Pil britannico è dell’1,5% inferiore alle stime fatte a giugno 2016.
13:57- Carney: parlamento troppo lento |
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“È importante che il parlamento faccia la cosa giusta, e stanno prendendo la cosa con calma. Questo sta influenzando il clima d’affari, e questo lo vediamo in particolare nella propensione alle spese”.
In caso di deal sulla Brexit in tempi brevi “l’economia potrebbe risollevarsi”.
13:53- Carney: in mancanza di un deal, rischio recessione |
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Uno scenario no-deal, favorirebbe il rischio di recessione. “Quando l’economia rallenta, crescono le possibilità di uno o due trimestri negativi (per l’economia)”.
“Quindi, nel caso in cui ci dovesse essere uno shock, come quello di un no-deal, una Brexit senza transizione, le possibilità di uno o due trimestri con crescita negativa aumentano”.
13:50- Carney: se le incertezze dovessero svanire, stime al rialzo |
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Nel caso in cui le incertezze legate alla Brexit dovessero svanire prima del previsto, la crescita annua potrebbe essere dello 0,5% del previsto, con l’inflazione che andrebbe rivista al rialzo dello 0,4%. In caso contrario, i dati andrebbero rivisti nell’altro senso.
13:48- Carney: proveremo a mantenere l’inflazione in quota 2% |
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“Qualunque siano le condizioni” del deal, la Banca centrale continuerà a fare del suo meglio per mantenere il tasso di inflazione in quota 2%.
13:46- Carney: da tenere in considerazione contesto esogeno |
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In qualunque caso, bisognerà anche fare attenzione al contesto esogeno. “A dispetto dell’accordo per la Brexit, il mondo continuerà a girare e il suo outlook potrebbe cambiare”.
13:43- Carney: peggioramento economia nel breve |
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“Ci attendiamo che investimenti delle imprese e crescita dell’economia registrino un rallentamento nel breve termine, per poi ripartire con il ritorno del bel tempo”.
13:40- Pound in calo |
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L’incrocio tra la sterlina e il biglietto verde passa di mano a 1,2889 S, -0,32% sul dato precedente. Nelle ultime cinque sedute, l’incrocio è sceso dell’1,7%.
13:39- Carney: minore domanda di auto e abitazioni |
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I consumi hanno registrato un indebolimento, in particolare a soffrire è stata la domanda per auto e abitazioni
13:37- Carney: stime crescita in calo |
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Ridotto stime di crescita di mezzo punto percentuale (dall’1,7 all’1,2%), gli investimenti delle imprese sono scesi, diverse aziende stanno incrementando le scorte
13:35- Carney: consumi deboli da inizio anno |
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Il 2019 si è aperto con un deciso indebolimento dei consumi
13:33- Carney: inevitabile l’incremento della volatilità |
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Dati economici, attesa volatilità di breve maggiore del solito.
13:31- Lasciamo l’UE |
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Il Regno Unito sta lasciando l’UE, non l’Europa
13:30- L’arrivo di Carney |
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Si parte. Inizia ufficialmente la prima conferenza stampa del 2019.
13:28 - Sale l’attesa |
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Manca meno di un minuto all’arrivo del governatore.
13:15 – A breve la conferenza stampa del chairman Mark Carney |
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Money.it seguirà la diretta della conferenza stampa, con aggiornamenti tradotti in italiano minuto dopo minuto.
13:15 – A breve la conferenza stampa del chairman Mark Carney |
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Money.it seguirà la diretta della conferenza stampa, con aggiornamenti tradotti in italiano minuto dopo minuto.
Bank of England: tassi confermati, crescita rivista al ribasso
Come da attese,la Bank of England ha confermato all’unanimità il costo del denaroallo 0,75%.
L’istituto guidato da Mark Carney ha inoltre diffuso le nuove stime su inflazione e crescita dell’economia.
Crescita in rallentamento
“La crescita dell’economia britannica -riporta il comunicato diffuso al termine della riunione della Bank of England- ha registrato un rallentamento a fine 2018 e sembrerebbe essersi ulteriormente indebolita ad inizio 2019”.
“Si tratta di un rallentamento che, in gran parte, riflette una minore attività economica estera e gli effetti causati dalla Brexit a livello interno”.
Incertezze “che potrebbero innescare una volatilità di breve termine dei dati britannici maggiore del solito”.
Crescita rivista al ribasso
Il tasso di inflazione, sceso al 2,1% a dicembre, è atteso in calo sotto quota 2% nel breve termine “in gran parte a causa del calo dei prezzi dei prodotti petroliferi”.
La crescita dell’economia nell’anno corrente è stimata all’1,2%, il dato minore dal 2009. A novembre, la BoE aveva pronosticato un +1,7%.
Il contenuto seguente è stato redatto prima dell’avvenuta pubblicazione delle decisioni sui tassi di interesse ed ha riguardato le previsioni degli analisti sulla riunione BoE di oggi e sulla conferenza stampa di Mark Carney.
Oggi è in calendario la prima riunione dell’anno della Bank of England. L’elevata incertezza che circonda il processo di uscita di Londra dall’Unione Europea obbliga l’istituto guidato da Mark Carney a confermare il costo del denaro.
Secondo le stime degli analisti, l’attuale 0,75% è destinato a restare tale per il quarto meeting di fila. Anche nel corso di questa riunione della BoE, la decisione dovrebbe essere adottata all’unanimità.
In calendario l’Inflation Report
Nonostante questo, si tratta di un meeting particolarmente interessante poiché oggi sarà diffuso il report sull’andamento dell’inflazione: si tratta di un documento con cui la BoE diffonde le proiezioni sull’andamento dei prezzi al consumo e dell’economia per i prossimi due anni.
Inoltre, grande interesse sarà riservato alla conferenza che il n.1 Carney terrà al termine della riunione della BoE (e, conoscendo il tipo, non mancheranno spunti interessanti).
“La crescita dei salari britannici che ha sorpreso al rialzo spingerà probabilmente il Comitato di politica monetaria a ribadire che la pressioni inflazionistiche domestiche sono in ascesa”, hanno rilevato gli strategists di TD Securities. Di conseguenza, “non ci attendiamo modifiche all’attuale guidance sui tassi”.
Theresa May a Bruxelles
In concomitanza con la riunione della BoE, la premier britannica Theresa May si reca a Bruxelles per incontrare il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker.
Le parole pronunciate, non a caso, ieri dal n.1 del Consiglio Europeo, Donald Tusk, non saranno certamente d’aiuto. “Mi domando se esista un posto speciale all’inferno per coloro i quali hanno promosso la Brexit senza nemmeno una bozza di piano su come portarla avanti”, ha detto ieri Tusk (Donald Tusk: c’è un posto all’inferno per chi ha voluto la Brexit).
Non si è fatta attendere la risposta di Downing Street: “chiediamo a Tusk –ha detto un portavoce - se ritiene che questo tipo di linguaggio possa essere d’aiuto”.
La BoE deve bilanciare spinte “dovish”
“Chiunque ritenga che nella riunione della BoE di oggi potrebbe emergere una posizione da falco è probabile che si trovi in minoranza”, ha detto Michael Hewson, analista di CMC Markets. “Molto semplicemente, i dati relativi l’economia non supportano un incremento dei tassi nel breve periodo”.
La Boe, continua Hewson, “non potrà però permettersi di essere troppo accomodante, vista l’attuale fase di debolezza della sterlina […] che se accentuata potrebbe minare le stime di inflazione”.
È quindi probabile “che Carney proverà a delineare un quadro neutrale, dicendosi pronto a reagire a qualsiasi eventualità legata alla Brexit e alla sua fattibilità e confermando le stime sull’inflazione”.
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