La riunione BCE di gennaio è arrivata: tutti gli aggiornamenti sul meeting e sulla conferenza stampa di Mario Draghi, dal QE alla forward guidance.
La riunione BCE, la prima di questo 2018, è terminata e con essa anche l’attesa conferenza stampa, seguita in tempo reale da Money.it tramite aggiornamenti tradotti in italiano.
Alle ore 13:45 l’istituto di Mario Draghi ha comunicato la sua intenzione di lasciare invariati i tassi di interesse, quelli sui depositi e quelli sulle operazioni di rifinanziamento marginale.
In seguito alle suddette comunicazioni, accompagnate dal tradizionale comunicato, l’attenzione del mercato si è trasferita sulla conferenza stampa di Mario Draghi, i cui principali aggiornamenti sono disponibili nelle righe che seguiranno.
La conferenza stampa
Il contenuto della prima conferenza stampa di Mario Draghi, dal QE all’apprezzamento del cambio euro dollaro, ecco cosa è accaduto in quel di Francoforte.
| 15:31 - Fine della conferenza stampa |
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Termina con una puntualità da invidiare la prima conferenza stampa di Draghi del 2018. Arrivederci alla prossima riunione BCE di marzo.
| 15:30 - L’ultima domanda a Draghi |
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D: “Ha parlato molto dell’euro e degli effetti sull’inflazione. D’altra parte anche il petrolio si è innalzato oltre le previsioni BCE di settembre. Non pensa che questi effetti potrebbero compensarsi?”
R: “L’aumento del petrolio potrebbe essere compensato dall’apprezzamento dell’euro ma non è facile comprendere con esattezza le tempistiche di questa compensazione.”
| 15:27 - Perché proprio settembre? |
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D: “Perché ha scelto proprio settembre e non giugno o dicembre per estendere il programma di acquisti?”
R: “Quando abbiamo ricalibrato il programma, abbiamo dovuto aspettare con fiducia e pazienza. Ne abbiamo discusso e dopo tutte le analisi, i modelli e le discussioni abbiamo scelto settembre. Il mese è stato individuato sulla base dei dati disponibili”.
| 15:23 - Si torna sui tassi |
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D: “Ha detto che la comunicazione ha un effetto sul loro andamento. Quale pensa che sia questo effetto? Vede dei rischi in qualcosa che lei stesso ha creato?”
R: “Io non ho detto che la comunicazione BCE ha un effetto sui tassi! Ho detto che essi oscillano per via di fattori esterni tra cui il miglioramento dell’economia e il cambiamento della comunicazione, ma non la comunicazione della BCE!”
| 15:16 - In focus tassi e moneta unica |
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Draghi vede poche possibilità di un rialzo dei tassi nel 2018. In merito all’euro, invece, invita a comprendere i veri motivi che hanno determinato l’apprezzamento.
| 15:14 - Si parla di comunicazione |
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Tutte le comunicazioni da dicembre a oggi hanno mostrato 3 caratteristiche in comune: tutte si sono basate sull’impegno solido al raggiungimento del target del 2% di inflazione; nessuna delle comunicazioni ha dubitato dell’andamento dei tassi che resteranno a tali livelli a lungo; le riforme del passato sono sempre state tirate in ballo.
| 15:04 - L’euro dollaro vola |
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Mentre Draghi continua a parlare, il cambio euro dollaro vola di oltre un punto percentuale. Al momento della scrittura si riporta su quota 1,253.
| 15:02 - Tapering o non tapering? |
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Draghi ribadisce una distinzione fondamentale: quella tra acquisti App, tapering e improvviso stop. Gli acquisti mensili APP potrebbero riflettere condizioni momentanee di mercato.
| 14:58 - Parliamo del dollaro |
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D: “Si parla della debolezza del biglietto verde. Non rassicura ascoltare l’amministrazione USA pronunciare determinate parole (il riferimento è alle dichiarazioni di Mnuchin). Stiamo andando verso una guerra valutaria? Lei ha detto che non pensa che ci sarà una fine definita per il programma di acquisti. Continua a sostenerlo?”
R: “Lasciatemi tornare sul punto. I tassi di cambio sono importanti per la crescita e per la stabilità dei prezzi. I loro movimenti, quelli giustificati dal rafforzamento dell’economia, sono naturali. Il problema è se queste oscillazioni (che possono essere causati anche dal solo linguaggio usato) hanno poi un impatto sull’inflazione. Quest’ultima rappresenta il nostro problema maggiore. Per quanto mi riguarda, non fermerò mai il programma in maniera improvvisa. Non ne abbiamo parlato, ma lo faremo in futuro”.
| 14:56 - Tre ragioni dietro le oscillazioni dei cambi |
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In sede di conferenza stampa Draghi ha individuato tre motivi dietro le oscillazioni del mercato valutario.
- Il miglioramento dell’economia.
- La sensibilità dei mercati alla comunicazione.
- Il linguaggio usato nel discutere di FX che non corrisponde ai concordati termini di riferimento.
| 14:55 - I tassi rimarranno fermi |
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I tassi rimarranno al livello presente ben oltre la fine del programma di acquisti; questa è una cosa davvero importante. Molto poco è cambiato.
| 14:48 - Non possiamo cantare vittoria |
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Rispetto a ottobre non c’è stato un grande cambiamento. Abbiamo avuto rischi al ribasso per le questioni geopolitiche e per il mercato valutario ma la crescita è bilanciata. Non possiamo ancora dichiarare vittoria soprattutto a causa dell’inflazione che non mostra segnali convincenti di ripresa. Non ci siamo ancora arrivati.
| 14:44 - Iniziano le domande. Si parte col QE |
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La BCE non favorisce nessuno col il suo QE. Concentrarsi troppo su un particolare periodo di acquisti potrebbe determinare interpretazioni errate.
| 14:43 - L’importanza delle riforme |
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I segnali dell’analisi economica ci confermano che abbiamo ancora bisogno di misure e aggiustamenti per assicurare inflazione vicina al 2%. Per arrivare a godere appieno dei benefici della politica altre aree devono contribuire. L’invito è ancora una volta quello di implementare le riforme strutturali necessarie.
| 14:37 - L’analisi economica |
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Il Pil reale è aumentato dello 0,7% su base trimestrale nel terzo trimestre del 2017. Gli ultimi dati hanno indicato una crescita continuativa e generalizzata alla fine dell’anno. Le politiche monetarie continuano ad essere di supporto.
Ci saranno sorprese nel breve termine, ma i rischi ribassisti continueranno ad essere presenti soprattutto per quel che riguarda le oscillazioni del mercato valutario - il cambio euro dollaro si sta avvicinando a 1,25.
Attenzione anche all’andamento del petrolio, che potrebbe continuare ad influenzare i prezzi al consumo. L’inflazione rimane moderata grazie a fattori che tuttavia devono ancora dimostrare un trend realmente efficace.
| 14:35 - Ottimismo sull’inflazione |
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L’espansione economica è accelerata più del previsto nella seconda metà del 2017. Ciò ha reso la BCE più fiduciosa nei confronti del raggiungimento del target di inflazione al 2%.
| 14:32 - L’arrivo di Draghi |
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Mario Draghi è arrivato. Si parte: inizia ufficialmente la prima conferenza stampa del 2018 con gli auguri di buon anno da parte di Mario Draghi.
Il comunicato
Nel comunicato stampa rilasciato in concomitanza con la decisione sui tassi, la BCE ha confermato le previsioni degli analisti. Il QE proseguirà ad un ritmo di 30 miliardi al mese fino a settembre 2018 e anche oltre se necessario. L’istituto di Mario Draghi non ha comunque eliminato del tutto l’ipotesi di nuovo intervento:
“Se le prospettive diverranno meno favorevoli, o se le condizioni finanziarie risulteranno incoerenti con ulteriori progressi verso un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione, il Consiglio direttivo è pronto a incrementare il programma di acquisto di attività (PAA) in termini di entità e/o durata”.
| Il contenuto seguente, redatto prima dell’inizio della riunione, si concentra sugli aspetti che, secondo il mercato sarebbero stati trattati in conferenza stampa. |
A cosa prestare attenzione?
La riunione BCE e la conferenza stampa di oggi, giovedì 25 gennaio, si focalizzeranno su alcuni punti rilevanti. Come da molti previsto, i tassi di interesse giocheranno un ruolo soltanto marginale nell’odierno meeting, mentre il QE, la forward guidance, l’euro e l’inflazione (solo per citarne qualcuno) ruberanno l’attenzione degli osservatori e degli investitori.
Il QE
Su questo fronte, ricordiamo come la BCE abbia definito il proseguimento del programma di acquisti fino a settembre 2018 ma anche oltre, se necessario. Gli odierni aggiornamenti sulla conferenza stampa avranno l’obiettivo di scovare nuovi indizi in merito alla data finale del Quantitative Easing.
L’euro
Uno degli aspetti più significativi che sicuramente Mario Draghi non potrà ignorare. Ci si chiede in che modo l’odierna riunione BCE definirà la recente forza dell’euro che sta attualmente spingendo il cambio EURUSD sopra quota 1,24. La conferenza stampa lascerà trasparire preoccupazione o cercherà di mantenere un tono cauto?
Forward guidance
Dai verbali dell’ultima riunione BCE è emerso che il linguaggio della banca cambierà gradualmente per adattarsi al miglioramento delle condizioni economiche. Gli aggiornamenti di oggi cercheranno di scovare i primi segnali di questo cambiamento anche se la maggior parte degli esperti è convinta che bisognerà aspettare almeno la riunione di marzo.
Il fenomeno Bitcoin (e non solo)
Dato il recente andamento del comparto criptovalutario, alcuni analisti hanno previsto che in sede di conferenza stampa a Mario Draghi sarà chiesto un commento in merito al Bitcoin e alle sue colleghe.
Bisognerà capire però quanto, in un contesto di già evidente volatilità e dopo i primi rating assegnati alle valute virtuali, il presidente si lascerà andare a commenti in grado di far oscillare il mercato.
Qualche domanda potrebbe anche arrivare sul fronte politico, a pochi mesi dalle elezioni del 4 marzo e in virtù della cittadinanza italiana di Draghi. Molto probabilmente, però, il presidente eviterà di commentare qualcosa che è al di fuori della competenza della banca centrale.
Gli aggiornamenti in tempo reale sulla riunione BCE e sulla conferenza stampa continueranno ad arrivare nel corso della mattinata.
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