Rinnovo contratto statali, Aran: malattie, permessi e stipendi. Il punto sulle novità

Anna Maria D’Andrea

23 Agosto 2017 - 16:34

Rinnovo contratto statali, il presidente dell’Aran Sergio Gasparrini fa il punto della situazione sulle novità: malattie, permessi e stipendi, ecco cosa prevedono le trattative.

Rinnovo contratto statali, Aran: malattie, permessi e stipendi. Il punto sulle novità

Rinnovo contratto statali: riprenderà a breve il confronto con i sindacati e Sergio Gasparrini, presidente Aran, fa il punto della situazione illustrando tutte le novità sull’aumento degli stipendi, assenze e sui permessi per malattia.

Le novità sono state annunciate in un’intervista al quotidiano il Messaggero: tra i punti centrali del rinnovo contratto statali c’è la lotta all’assenteismo, con l’azzeramento dei premi e dei bonus di merito non soltanto per i dipendenti accusati ma per l’intero ufficio.

Secondo quanto già annunciato dal Ministro Madia, il nuovo contratto per i dipendenti statali non vuol limitare il diritto a beneficiare dei permessi 104 in caso di malattia ma l’obiettivo è quello di disciplinarne la fruizione.

Quello che, tuttavia, fa più discutere è il nodo della lotta all’assenteismo che potrebbe colpire non soltanto il lavoratore ma tutto l’ufficio: così come annunciato dall’Aran, il rinnovo contratto statali sembra voler essere una sorta di incentivo al controllo reciproco tra colleghi, necessario per contrastare le inefficienze della Pubblica Amministrazione.

Ecco quali sono tutte le novità sul rinnovo contratto statali ad oggi e le notizie dell’Aran diffuse in merito all’aumento degli stipendi legati al merito, alle assenze per falsa malattia e ai permessi.

Rinnovo contratto statali, Aran: malattie, permessi e stipendi. Il punto sulle novità

Mancano ormai pochi giorni al riavvio delle trattative sul rinnovo contratto statali e Sergio Gasparrini, sulle pagine del Messaggero, svela alcune importanti novità che potrebbero presto cambiare la routine dei dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Oltre alle trattative sugli aumenti dello stipendio e sul bonus produttività, quota del salario accessorio, uno dei punti che dovrà essere approvato all’Aran sul nuovo contratto statali riguarda i permessi in caso di malattia.

Come già annunciato dalla riforma Madia non si tratterà di una modifica delle regole per beneficiare dei permessi per gravi malattia e dei permessi 104 e, anzi, in caso di patologie debilitanti, il nuovo contratto per i dipendenti pubblici prevederà la possibilità di più giorni di riposo e di mantenere il posto di lavoro anche in caso di assenze prolungate.

A differenza di quanto annunciato negli scorsi mesi non sarà una stretta che svantaggerà i dipendenti pubblici; al contrario. Certo non si tratterà di buone notizie per i furbetti del weekend: l’Aran conferma che uno dei punti focali che sarà discusso in vista delle trattative sul rinnovo contratto statali sarà la lotta all’assenteismo e alle false malattie, alle quali contribuirà l’Inps con il nuovo Polo unico sulle visite fiscali che prenderà il via dal 1° settembre 2017.

Aran, lotta all’assenteismo: nel contratto statali tagli ai bonus stipendi per tutto l’ufficio

La novità sul rinnovo contratto statali che più fa discutere nelle ultime ore è la possibilità che, stando a quanto annunciato da Sergio Gasparrini dell’Aran, a pagare le conseguenze dell’assenteismo non sia soltanto il dipendente ma l’intero ufficio.

Se è vero che una parte dell’aumento stipendi sarà calcolata in base a requisiti di merito e al raggiungimento di determinati obiettivi di produttività, la novità di cui si discuterà a settembre riguarda il fatto che ad essere penalizzato non sarà soltanto il dipendente assenteista ma l’intero ufficio.

L’obiettivo sembra quello di creare una sorta di “reazione a catena”, dissuadendo i furbetti del weekend ad assentarsi dal lavoro in giorni strategici per evitare di causare disagi al resto dei colleghi.

Il bonus di produttività e l’aumento stipendi del salario accessorio verrebbe di fatto negato non soltanto all’assenteista ma all’intera amministrazione inefficiente in cui si verificano assenze sospette e in giorni strategici, come il venerdì o il lunedì ma anche in prossimità di giorni festivi.

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