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Riforma PA in vigore da oggi 22 giugno 2017. Le nuove regole per gli statali

giovedì 22 giugno 2017, di Anna Maria D’Andrea

Riforma PA 2017, per i dipendenti statali entrano in vigore da oggi le nuove regole sui licenziamenti, malattia e permessi 104 contenute nel Decreto n. 75 del 25 maggio 2017.

Il nuovo Codice Disciplinare per i dipendenti della Pubblica Amministrazione entra in vigore a partire da oggi 22 giugno 2017 e porta importanti novità per tutti i dipendenti pubblici e a farla da padrone sono certamente le nuove regole sulle visite fiscali.

Sempre in tema di regole e novità, con la riforma della Pubblica Amministrazione contenuta nei decreti Madia entrati in vigore per i dipendenti statali arrivano nuove regole anche in materia di licenziamento, che sarà ammesso anche in caso di gravi reati o di mancato raggiungimento per tre anni di fila degli obiettivi di performance.

Oltre al nuovo Codice Disciplinare e alle regole introdotte con i decreti di riforma della Pubblica Amministrazione 2017, gli statali attendono altre importanti novità: si tratta del rinnovo del contratto, bloccato ormai da 8 anni, con il quale dovrà essere stabilita anche l’aumento degli stipendi del pubblico impiego.

Riforma PA in vigore da oggi, 22 giugno 2017. Le nuove regole per gli statali

Al centro della riforma della Pubblica Amministrazione 2017 le nuove regole sui licenziamenti: per tutti i dipendenti statali arriva la possibilità di essere licenziati anche per scarso rendimento e valutazioni negative per minimo tre anni o violazioni gravi e reiterate delle norme di comportamento.

Le nuove regole per gli statali contenute nella riforma della pubblica amministrazione 2017 si abbatteranno anche sui furbetti del cartellino e del week end: l’assenteismo diventerà metro di valutazione per determinare lo scarso rendimento del lavoratore. Stretta anche alle assenze durante i periodi a maggior intensità di lavoro, come il periodo delle dichiarazioni dei redditi o le iscrizioni a scuola.

Si tratta, a dire il vero, dell’unica delle disposizioni contenute nel Codice Disciplinare 2017 che entrerà effettivamente in vigore da oggi. Le altre due importanti novità per gli statali, ovvero gli orari delle visite fiscali e le nuove regole sui permessi 104 entreranno in vigore soltanto dopo le trattative tra Aran, Governo e Sindacati, che prenderanno il via il 27 giugno 2017.

Riforma PA 2017, nuove regole per le visite fiscali degli statali

Con la riforma della PA 2017 arrivano anche le nuove regole e i nuovi orari delle visite fiscali per i dipendenti statali. Stessi orari e fasce di reperibilità per dipendenti pubblici e privati, con competenza esclusiva all’Inps.

Le novità tuttavia non entreranno in vigore a partire dal 22 giugno ma soltanto dal 1° settembre 2017, quando anche per gli statali la fascia di reperibilità sarà tra le 9 e le 13 di mattina e dalle 15 alle 18 nel pomeriggio.

Inoltre, per i dipendenti pubblici ci sarà un limite massimo di assenze per malattia ammesse durante l’anno. Questo è l’ulteriore punto da chiarire: il limite di permessi ancora non è stato reso noto, perché sarà l’Aran in sede di trattativa sul rinnovo dei contratti statali a stabilire con il Governo e con il ministro Madia il numero preciso.

Per tutti i dettagli sulle nuove regole per le visite fiscali dei dipendenti pubblici i lettori possono consultare l’approfondimento con tutte le novità in vigore dal 1° settembre 2017.

Riforma PA 2017, per gli statali permessi 104 e malattia da stabilire su base mensile

Al centro della trattativa sul rinnovo dei contratti statali anche le nuove regole sulla fruizione dei permessi familiari, i permessi 104, e quelli per malattia: secondo quanto previsto dalla riforma della PA 2017 i permessi dei dipendenti dovranno essere richiesti con “congruo anticipo”.

I permessi 104 dovranno essere programmati dagli statali mensilmente per evitare di compromettere la produttività dell’ente.

La riforma della pubblica amministrazione per gli statali introduce la possibilità di richiedere i permessi a ore per motivi di familiari e personali, tra cui le visite mediche specialistiche, ma entro un limite massimo di ore al mese e garantendo almeno lo svolgimento di metà della giornata lavorativa.

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