Mentre Lagarde annuncia nuovi rialzi dei tassi (e recessione), le banche restituiscono meno prestiti delle attese. E gli spread festeggiano. Ma l’accordo ottenuto da IG Metall mostra un’altra strada
Adotteremo tutte le misure necessarie per riportare l’inflazione a target. Intervenendo allo European Banking Congress di Francoforte, Christine Lagarde indossa nuovamente il costume da falco. E rispolvera un vecchio mantra che sa molto di riallineamento alla Bundesbank: il rispetto del mandato statutario a tutela della stabilità dei prezzi. Il tutto in un contesto che, fin da principio, si delinea come la riproposizione del Trichet error del 2011: ovvero, aumento dei tassi in uno scenario macro ufficialmente dipinto come pre-recessivo.
Ma le parole della numero uno dell’Eurotower sono coincise con un avvenimento che, seppur destinato a catalizzare l’attenzione unicamente degli addetti ai lavori, ha aperto uno scenario di riflessione decisamente interessante: la scadenza del primo rimborso anticipato dei prestiti bancari a lungo termine TLTRO, come deciso dal board della Banca centrale dello scorso 27 ottobre. Come mostra questo grafico,
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