Stellantis rischia di pagare il conto dell’inflazione USA

Tommaso Scarpellini

13 Agosto 2025 - 18:50

Si avverte il peso dell’inflazione negli USA e Stellantis torna esposta al rischio di un nuovo calo della domanda. Il titolo è già sui minimi storici: il crollo può davvero proseguire?

Stellantis rischia di pagare il conto dell’inflazione USA

Prezzi in salita negli USA potrebbero penalizzare la domanda auto?
È questa la domanda che molti si pongono, soprattutto guardando a un gruppo come Stellantis. Già esposta a mercati in cui i consumatori sono estremamente sensibili al prezzo, la casa automobilistica italo-franco-americana rischia di trovarsi in mezzo a una tempesta perfetta. Il motivo? La pressione inflazionistica negli Stati Uniti non accenna a calare, mentre i tassi di interesse restano elevati e il credito al consumo pesa. Ma quanto è grave la situazione? E quali implicazioni può avere per il titolo a Piazza Affari?

Inflazione USA: un problema strutturale

Non si tratta di un rischio circoscritto al presente, ma di un problema strutturale che potrebbe pesare a lungo sulle vendite. I dati parlano chiaro: le vendite di auto negli Stati Uniti sono scese del -10% su base annua (YoY). Un calo che non può essere ignorato, soprattutto se inserito in un contesto in cui il core inflation rate USA è salito al 3,1% YoY, mentre il tasso d’inflazione complessivo si mantiene al 2,7% YoY.

Questi valori, apparentemente non drammatici, diventano preoccupanti se si considera che i Fed Funds sono già su livelli storicamente alti. In altre parole, lo spazio di manovra della Federal Reserve per stimolare la domanda è ridotto: ogni ulteriore intervento dovrà tenere conto del rischio di riaccendere l’inflazione.

Il consumatore USA sotto pressione

Per il settore automobilistico, il nodo cruciale è la sensibilità del consumatore americano al prezzo. Con un credito più costoso, un mercato del lavoro meno brillante e una pressione sui redditi reali, molti acquirenti stanno rimandando decisioni di spesa importanti, come l’acquisto di un’auto nuova.

Il problema per Stellantis è amplificato da due fattori:

  • Segmenti di mercato: Il gruppo è fortemente presente nei segmenti mass market, dove la concorrenza sui prezzi è feroce e i margini più sottili.
  • Geografia del business: Dopo essere stata praticamente tagliata fuori dal mercato cinese a causa della contrazione dei consumi interni e di una presenza industriale ridotta, ora Stellantis rischia di subire pressioni anche negli USA.

Piazza Affari osserva con ansia

Dal punto di vista borsistico, la situazione è già delicata. Il titolo Stellantis è sceso vicino agli €8, un livello tecnico considerato cruciale dagli analisti. La rottura di questo supporto aprirebbe scenari ribassisti di medio periodo, con il prossimo livello significativo individuato poco sotto i €6. Un simile movimento rappresenterebbe una perdita pesante per gli investitori, soprattutto per chi ha accumulato posizioni nei massimi dell’ultimo biennio.

STLA STLA Grafico a candele di STLA. Fonte: baha.com

Uno scenario da monitorare, senza allarmismi

Certo, non è detto che i consumi negli Stati Uniti si contraggano drasticamente. E non è neppure certo che l’impatto su Stellantis sia diretto e proporzionale. Tuttavia, la logica sembra spingere in questa direzione, un po’ come accaduto in passato in contesti simili, quando l’aumento dei tassi e dell’inflazione ha coinciso con fasi di rallentamento nelle vendite auto.

Solo il tempo potrà dare una risposta definitiva: se Stellantis saprà resistere alla pressione o se, al contrario, finirà per pagare il conto salato dell’inflazione USA.

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