Reddito di cittadinanza, obblighi sospesi per Coronavirus: cosa prevede il decreto

Antonio Cosenza

16 Marzo 2020 - 10:28

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Coronavirus: decisa la sospensione di due mesi per gli obblighi legati al reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza, obblighi sospesi per Coronavirus: cosa prevede il decreto

Reddito di cittadinanza, stop di due mesi ma solamente per la condizionalità.

Questa mattina la presidenza del Consiglio dei Ministri approverà il provvedimento economico contenente diverse misure per dare liquidità alle famiglie. Ad esempio, viene introdotto un bonus una tantum di 100 euro per coloro che nonostante l’allerta contagio hanno continuato a lavorare nella propria sede di lavoro, mentre per i permessi riconosciuti dalla Legge 104 c’è stato un incremento.

Novità - secondo le prime anticipazioni sulla bozza del decreto - ci saranno anche per il reddito di cittadinanza, visto che il provvedimento prevede una sospensione di due mesi per la condizionalità prevista dalla politica attiva.

Attenzione: a differenza di alcune notizie circolate in queste ore sui social network, non è in programma una sospensione del beneficio economico, il quale continuerà ad essere erogato secondo le consuete tempistiche.

Già nei giorni scorsi, infatti, abbiamo smentito la possibilità che, come successo nel mese di dicembre, il reddito di cittadinanza di marzo venga pagato in anticipo; quindi, la data di pagamento dovrebbe essere la solita, con la ricarica in arrivo tra il 27 marzo e la fine del mese.

Le novità, quindi, riguardano esclusivamente la politica attiva per la quale è stata decisa una sospensione, almeno per quel che riguarda gli obblighi, di due mesi.

Vediamo cosa cambia per i beneficiari del reddito di cittadinanza e cosa prevede il decreto (che per il momento è solamente una bozza) economico che il Governo sta attuando per far fronte alle conseguenze del Coronavirus per famiglie e lavoratori.

Reddito di cittadinanza, sospensione di due mesi per gli obblighi

Come noto, affinché i beneficiari del reddito di cittadinanza non incorrano in sanzioni è necessario che questi partecipino ad un programma di reinserimento lavorativo (o sociale, firmando il Patto di Inclusione con il Comune) attuato con il supporto dei centri per l’impiego.

Già da qualche giorno però i centri per l’impiego sono chiusi e operatori e navigator si stanno rapportando con i beneficiari del reddito in via telematica e telefonica.

Una situazione che inevitabilmente rallenta il percorso di reinserimento lavorativo, anche perché la maggior parte delle aziende sono chiuse a causa delle restrizioni introdotte dal Governo e per questo motivo non hanno possibilità di assumere personale.

Ecco perché con il provvedimento economico che dovrebbe essere approvato nelle prossime ore dovrebbe esserci spazio anche per il reddito di cittadinanza, con una sospensione di due mesi che interesserà esclusivamente la condizionalità prevista dalla misura.

Quindi, per due mesi nessun obbligo di partecipare ai colloqui di lavoro, né tantomeno di accettare almeno una delle tre offerte congrue presentate dal centro per l’impiego. Inoltre, per i beneficiari del reddito di cittadinanza viene meno l’obbligo - sempre per un periodo di due mesi - di prestare lavori di pubblica utilità presso le amministrazioni pubbliche.

Ma attenzione, ciò non significa che i beneficiari non potranno decidere di accettare una proposta presentata dal CPI; sarà libera facoltà dell’interessato, quindi, scegliere se rispettare comunque la condizionalità.

Resta invece l’obbligo di comunicare all’INPS qualsiasi variazione del reddito, o anche l’inizio di un’attività lavorativa. Resta da capire, invece, se una volta che i centri per l’impiego regolarizzeranno le loro attività, se si potranno riprendere le convocazioni per la firma del Patto per il Lavoro oppure se anche in questo caso bisognerà rispettare la sospensione di due mesi.

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