In questo Paese Ue lavori 26 ore a settimana e guadagni €3.835 euro al mese

Simone Micocci

9 Ottobre 2024 - 18:09

Cerchi un posto dove guadagnare tanto lavorando per meno ore? Questo è il Paese che fa al caso tuo.

In questo Paese Ue lavori 26 ore a settimana e guadagni €3.835 euro al mese

Uno dei fattori che può rendere un Paese straniero molto attrattivo per un lavoratore è il rapporto tra guadagno e ore lavorate. Il sogno di un dipendente è infatti quello di avere uno stipendio alto senza però dover rinunciare al proprio tempo libero.

A tal proposito, da un’analisi di quelli che sono i Paesi in cui si lavora per meno ore ce n’è uno che merita un approfondimento. Nel dettaglio, secondo uno studio Ocse è la Germania il Paese in cui si lavora meno (con 1.341 ore medie lavorate all’anno), ma se teniamo conto anche dello stipendio percepito è al secondo posto che dobbiamo guardare: la Danimarca.

Considerando il rapporto tra ore lavorate - appena 1.372 l’anno - e lo stipendio percepito, che come vedremo è di circa 3.835 euro lordi al mese, la Danimarca è uno di quei Paesi dove ogni persona vorrebbe vivere e lavorare. E considerando che la Danimarca dal 1972 fa parte dell’Unione Europea, non è neppure complicato trasferirsi.

A tal proposito, vediamo quali sono i lavori più cercati in Danimarca, così da capire se c’è richiesta nel proprio settore, e cosa è richiesto ai fini del trasferimento.

Perché la Danimarca è uno dei Paesi migliori per lavorare

Come anticipato, secondo uno studio Ocse tra i Paesi al mondo in cui si lavora per meno ore l’anno padroneggiano la Germania e la Danimarca, seguiti da Norvegia con 1.425 ore, Paesi Bassi con 1.427 ore e Svezia con 1.440 ore.

L’Italia, invece, è alla 22a posizione, con 1.694 ore lavorate ogni anno.

Per capire meglio questi dati rapportiamo i valori su una settimana di lavoro. Considerando che ogni anno ce ne sono generalmente 52, in Italia si lavora in media per 32 ore a settimana. In Germania invece per poco più di 25, mentre in Danimarca solamente per 26.

Chi lavora in Danimarca ha quindi molto più tempo libero da poter dedicare alla propria famiglia e alla cura dei propri interessi e ciò come vedremo non incide sulla produttività anche perché stiamo parlando di uno dei Paesi più ricchi d’Europa, con uno stipendio medio molto più alto di quello percepito in Italia nonostante un maggior numero di ore di lavoro.

Secondo i dati pubblicati da Statista, lo stipendio medio di un lavoratore danese è pari a 371.900 corone danesi, che in euro corrispondono a circa 49.860 euro l’anno (rispetto ai 30.284 euro lordi l’anno in Italia), 3.835 euro lordi al mese per tredici mensilità. Ancora meglio a chi riesce a trovare lavoro nella Capitale, poiché qui lo stipendio medio raggiunge le 624.000 corone al mese, 83.657 euro lordi circa l’anno, 6.435 euro lordi al mese.

C’è chi potrebbe obiettare dicendo che è vero che si lavora meno e si guadagna di più, ma allo stesso tempo anche il costo della vita è maggiore e quindi la spesa per mantenersi in Danimarca rischia di essere più alta e in alcuni casi persino insostenibile.

Ed effettivamente è così. Tuttavia, a fronte di un costo della vita maggiore di circa il 40% rispetto all’Italia, secondo i dati pubblicati da WorlData.info il potere d’acquisto - ossia la quantità di beni e servizi che chi lavora in Danimarca può acquistare con il proprio stipendio - è comunque maggiore (del 32% in più rispetto all’Italia) per merito dei guadagni elevati riconosciuti.

Quali sono i lavori più ricercati in Danimarca (e come trasferirsi)

Rispondere alla domanda su quali sono i lavori più ricercati in Danimarca è piuttosto semplice dal momento che ogni anno è proprio l’Agenzia danese per il reclutamento e l’integrazione internazionale (Siri) a individuare un elenco di professioni che sono particolarmente ricercate e dove c’è difficoltà a reclutare personale.

Ad esempio c’è la “Positive List for People with a Higher Education” che riguarda i lavoratori più qualificati, dove oggi figurano:

  • chimici;
  • biologo;
  • ingegnere meccanico;
  • ingegnere civile;
  • ingegnere ambientale;
  • professionisti in ambito sanitario (per quanto sia necessaria l’autorizzazione danese per operare);
  • revisore dei conti;
  • analista finanziario;
  • architetto;
  • ingegnere informatico;
  • consulente IT
  • programmatore e sviluppatore di sistemi.

C’è poi un secondo elenco, “Positive List for Skilled Work”, che invece tra i tanti lavori più ricercati prevede anche:

  • assistente di laboratorio;
  • geotecnico
  • Idraulico
  • Responsabile vendite e account
  • Consulente di vendita
  • addetto alla logistica, vendite e acquisti
  • capo Chef
  • contabile
  • lavoratori agricoli e vivaisti;
  • giardiniere;
  • professionisti nell’ambito dell’edilizia, come muratore, falegname, pittore, saldatore, fabbro;
  • meccanico;
  • elettricisti;
  • lavoratori per industria tessile;
  • lavoratori per industria degli alimenti;
  • mestieri artigianali, come ebanista.

Per quanto riguarda i passaggi per il trasferimento, essendo la Danimarca un Paese Ue non sono necessari chissà quali documenti, tanto che non è obbligatorio neppure il passaporto. Tuttavia, in caso di permanenza per oltre i 3 mesi è necessario richiedere il Cpr number, una sorta di nostro codice fiscale necessario per usufruire dei servizi, come ad esempio per godere dell’assistenza sanitaria come pure per aprire un conto in banca. Cpr che può essere richiesto direttamente presso l’amministrazione comunale dove si risiede.

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