Di quanto scende la rata del mutuo dopo la nuova decisione dei tassi BCE

Claudia Cervi

30 Ottobre 2025 - 14:41

La BCE si ferma, la Fed taglia: ma la rata del mutuo scende lo stesso. Ecco perché succede e quanto potresti risparmiare nei prossimi mesi.

Di quanto scende la rata del mutuo dopo la nuova decisione dei tassi BCE

La Banca centrale europea ha scelto la via della prudenza, con tassi fermi ancora una volta, dopo otto tagli consecutivi tra dicembre 2023 e luglio 2025.
Una scelta che arriva all’indomani della decisione della Federal Reserve, che invece ha optato per un nuovo taglio di 25 punti base al costo del denaro, portando il range dei tassi di riferimento tra il 3,75% e il 4,00%.

Il taglio deciso dalla Fed ha l’obiettivo di sostenere la crescita e alleggerire i costi di finanziamento in un’economia che mostra segnali di rallentamento. Diversa è la situazione in Europa, dove l’inflazione è vicina all’obiettivo del 2% e l’economia della zona euro procede in modo stabile senza urgenze pressanti che richiedano un intervento immediato.

Ma la mossa di Washington avrà inevitabili ripercussioni anche in Europa: le decisioni della banca centrale statunitense rappresentano infatti un punto di riferimento per la BCE, influenzando i flussi di capitale e la forza del dollaro.

Se il dollaro si indebolisce troppo, le esportazioni europee (già penalizzate dai dazi USA) diventano meno competitive, rallentando ulteriormente la crescita del Vecchio Continente.

Questo scenario esercita una pressione indiretta sulla BCE, che potrebbe trovarsi costretta, nei prossimi mesi, a riprendere il ciclo di tagli per sostenere l’economia e contenere l’apprezzamento dell’euro.

Mutui variabili, la discesa continua

Guardando ai numeri, la tendenza è ormai consolidata. Da dicembre 2023, quando un mutuo da 126.000 euro a 25 anni viaggiava su rate da 752 euro, siamo passati ai 569 euro di ottobre 2025. In poco più di un anno e mezzo, una famiglia ha risparmiato oltre 180 euro al mese, pari a circa 2.100 euro all’anno.

E anche se la BCE oggi ha scelto di fermarsi, gli effetti dei tagli passati continuano a farsi sentire.

Gli indici Euribor, che guidano la determinazione dei tassi variabili, incorporano progressivamente le aspettative di mercato e risentono con ritardo delle decisioni di politica monetaria.
Il risultato? Le rate continuano a scendere, anche in assenza di nuove sforbiciate ufficiali.

Mese Tasso (TAN) medio Rata mensile Variazione rata da gennaio 2022
Gennaio 2022 0,67% 456 € -
Dicembre 2022 3,07% 602 € +146 €
Giugno 2023 4,67% 713 € +257 €
Dicembre 2023 5,21% 752 € +296 €
Febbraio 2024 5,20% 751 € +295 €
Luglio 2024 4,95% 733 € +277 €
Settembre 2024 4,50% 714 € +247 €
Ottobre 2024 4,25% 685 € +229 €
Dicembre 2024 4,02% 666 € +210 €
Febbraio 2025 3,80% 650 € +194 €
Marzo 2025 3,65% 640 € +184 €
Aprile 2025 3,40% 623 € +167 €
Maggio 2025 3,30% 618 € +162 €
Giugno 2025 3,06% 601 € +145 €
Settembre 2025 2,71% 570 € +114 €
Ottobre 2025 2,67% 567 € +111 €

Dunque, tra giugno e ottobre 2025 la rata è diminuita di circa 30 euro, un calo ottenuto senza alcun nuovo intervento da parte della BCE. Il meccanismo resta graduale, ma il trend appare solido: il costo del denaro in Europa si sta stabilizzando su livelli più bassi, e ciò continuerà a riflettersi sui mutui nei prossimi mesi.

Le migliori offerte di ottobre 2025

Chi oggi apre un nuovo mutuo trova un mercato tornato competitivo, con tassi variabili già sotto il 2,6% e rate intorno ai 545-570 euro per un finanziamento di 126.000 euro su 25 anni.

Ecco le principali offerte aggiornate:

Banca Tasso variabileTaegRata mensile
Monte dei Paschi di Siena 2,19% 2,43% 545,70€
CheBanca! 2,32% 2,59% 554€
Banca Sella 2,50% 2,64% 565€
Banco BPM 2,54% 2,67% 567€

Gli analisti prevedono una stabilità dei tassi Euribor fino a fine 2025, ma se la BCE decidesse di seguire la Fed e tagliare ancora, la rata media potrebbe scendere di altri 15-20 euro al mese entro la primavera 2026.

Tasso fisso ha già toccato un minimo

Il tasso fisso, invece, resta la scelta di chi cerca sicurezza.
Oggi, un mutuo venticinquennale si può bloccare a condizioni che fino a poco tempo fa sarebbero state impensabili:

  • Crédit Agricole: fisso al 2,75%, rata 581 euro per immobili green
  • Credem: fisso al 2,76%, rata 582 euro
  • Sella: fisso al 2,90%, rata 591 euro

Livelli storicamente bassi, ma che difficilmente potranno scendere ancora: i mercati hanno già incorporato le attese di nuovi tagli BCE.

In altre parole, il fisso potrebbe aver già toccato il suo minimo ciclico.

Chi vuole proteggersi da futuri rialzi, che alcuni analisti vedono possibili nel 2026, può bloccare oggi un tasso ai minimi storici, trasformandolo in una vera e propria assicurazione sul lungo periodo.

Surroga, l’occasione per ridurre la rata

Per chi ha sottoscritto un mutuo nei momenti peggiori, quando i tassi superavano il 5%, la surroga rappresenta una grande opportunità.
Oggi è possibile trasferire il mutuo in un’altra banca e ottenere condizioni molto più vantaggiose senza alcun costo.

A ottobre 2025, un mutuo da 126.000 euro a 25 anni può essere surrogato con:

  • Tasso fisso: rata intorno a 582 euro (Crédit Agricole)
  • Tasso agevolato green: rata da 545 euro

Il risparmio complessivo può superare 1.000 euro all’anno rispetto alle condizioni sottoscritte nel 2023.

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