Quanto guadagni con il nuovo BTP Valore ogni €1.000 investiti?

Flavia Provenzani

13 Ottobre 2025 - 11:32

Analisi semplice e calcolo di rendimento sul nuovo BTP Valore ottobre 2025: quanto guadagni con il nuovo BTP Valore ogni €1.000 investiti?

Quanto guadagni con il nuovo BTP Valore ogni €1.000 investiti?

I tassi minimi garantiti sono attesi per venerdì 17 ottobre, ma per iniziare a farci un’idea su quanti soldi farà guadagnare il nuovo BTP Valore a chi lo sottoscrive non è mai troppo presto. Con tutti i periodi ipotetici del caso, ça va sans dire.

Il perché anticipare i tempi è presto detto. Il lancio del nuovo BTP Valore ottobre 2025 sta suscitando molto interesse nel mondo dei risparmiatori italiani e può essere utile informarsi per tempo senza dare nulla per scontato. In fondo, questo titolo di Stato in particolare è pensato per l’italiano comune senza delle necessarie conoscenze finanziarie pregresse.

Andiamo quindi con ordine. Ecco il contesto: stiamo parlando della quinta emissione di questa tipologia “retail” dedicata appunto al pubblico dei piccoli investitori. Il collocamento avverrà (salvo chiusura anticipata) dal 20 al 24 ottobre 2025.

Il titolo ha le seguenti caratteristiche ufficiali:

  • durata 7 anni, con scadenza nel 2032;
  • cedole pagate con frequenza trimestrale, secondo un meccanismo step-up (non preoccuparti, qui trovi una guida su come funziona e cosa significa). I tassi cedolari saranno fissi per i primi 3 anni, poi saliranno per i successivi 2 anni, e ancora nella fase finale di altri 2 anni;
  • premio fedeltà finale pari allo 0,8% lordo del capitale nominale, che viene riconosciuto solo se il titolo è detenuto fino a scadenza (ossia non venduto prima) e se è stato acquistato durante il collocamento (ovvero dal 20 al 24 ottobre 2025);
  • tassazione agevolata: le cedole e il premio fedeltà sono soggetti all’imposta sostitutiva del 12,5% (anziché 26%), come per tutti i titoli di Stato;
  • l’investimento minimo è fissato a 1.000 euro e il titolo viene emesso alla pari (prezzo 100) senza commissioni di collocamento. “Alla pari” vuol dire che chi sottoscrive (cioè compra) il BTP Valore durante i giorni di emissione paga esattamente quanto riceverà alla scadenza. In pratica, se investi 1.000 euro, allo scadere dei 7 anni ti verranno restituiti 1.000 euro, né di più né di meno. A questo importo, per calcolare il tuo guadagno reale, vanno aggiunte le cedole e il premio fedeltà. Il “prezzo 100” è il modo in cui si indica questo concetto nel linguaggio dei titoli di Stato: “100” equivale al 100% del valore nominale, quindi in questo caso 100 corrisponde a 1.000 euro per ogni 1.000 di valore nominale.

I tassi cedolari minimi garantiti per i tre periodi (3 + 2 + 2 anni) non sono ancora stati resi noti: il Tesoro li comunicherà il 17 ottobre. Ma facciamo delle ipotesi.

Quanto guadagni con il nuovo BTP Valore ogni €1.000 investiti?

Per capire quanto si può guadagnare sottoscrivendo il nuovo BTP Valore, dobbiamo necessariamente formulare delle ipotesi. Alcuni esperti stimano un rendimento medio lordo per il titolo attorno al 3,2-3,3% annuo (al netto del premio fedeltà), affinché risulti appetibile rispetto agli altri BTP con scadenza simile che al momento sono disponibili sul mercato.

Altri suggeriscono che il Tesoro potrebbe fissare cedole iniziali più basse rispetto alle emissioni precedenti, ma compensare con il meccanismo step-up e il premio fedeltà.

Un’ipotesi “base” ragionevole prevede, già offerta settimane fa agli abbonati a Money Premium:

  • cedola annua 3,10% il 1°, 2° e 3° anno;
  • cedola annua 3,30% il 4° e 5° anno;
  • cedola annua 3,60% il 6° e 7° anno
  • + il premio fedeltà finale dello 0,80% lordo, che corrisponde a circa +0,12% all’anno in media se lo ripartiamo su 7 anni.

Con queste ipotesi, il rendimento medio composto lordo sull’intera vita potrebbe aggirarsi intorno al 3,41% annuo (compreso il contributo del premio fedeltà). Partendo da queste cifre, possiamo per capire quanto è possibile guadagnare con il nuovo BTP Valore ogni €1.000 investiti.

Ricordiamo che la cedola è annua in termini di calcolo, ma viene teoricamente erogata in quattro tranche trimestrali (ossia ¼ della cedola ogni tre mesi). Per semplificare, considereremo il flusso totale annuo lordo:

  • il 1°, 2° e 3° anno (3,10%) il risparmiatore riceverebbe 30,10 euro lordi l’anno;
  • il 4° e 5° anno (3,30%) il risparmiatore riceverebbe 33,00 euro lordi l’anno;
  • il 6° e 7° anno (3,60%) il risparmiatore riceverebbe 36,00 euro lordi l’anno.

Poi, alla scadenza del settimo anno, oltre all’ultima cedola si riceverà indietro anche il capitale nominale di 1.000 euro e il premio fedeltà dello 0,8% = 8,00 euro lordi.

Se consideriamo il “ritorno medio annuo composto” (includendo il premio), otteniamo un rendimento lordo medio sui 7 anni pari a circa 3,41%.

Ma poiché le cedole e il premio sono soggetti a imposta sostitutiva al 12,5%, dobbiamo sottrarre questa aliquota:

  • cedola netta = cedola lorda × (1 – 0,125) = cedola lorda × 0,875
  • premio fedeltà netto = premio lordo × 0,875

Quindi:

  • 1°, 2° e 3° anno: 30,10 × 0,875 = 26,34 euro netti all’anno
  • 4° e 5° anno: 33,00 × 0,875 = 28,88 euro netti
  • 6° e 7° anno: 36,00 × 0,875 = 31,50 euro netti
  • Premio fedeltà netto a scadenza: 8,00 × 0,875 = 7,00 euro

Ora sommiamo i flussi netti:

  • 3 anni da 26,34 euro = 79,02 euro
  • 2 anni da 28,88 euro = 57,76 euro
  • 2 anni da 31,50 euro = 63,00 euro
  • premio netto 7,00 euro

Il guadagno totale percepito netto su 7 anni, tra cedole e premio fedeltà, sarà di 206,78 euro circa, che sale a 1.206,78 euro circa se includiamo anche il rimborso del capitale a scadenza.

Nel caso di un investimento di 5.000 euro, le cedole + il premio fedeltà netti ammonterebbero a circa 1.033,90 euro, con un totale complessivo incassato a fine 7 anni di 6.033,90 euro.

Nel caso di un investimento di 10.000 euro, le cedole + il premio fedeltà netti ammonterebbero a circa 2.067,80 euro, con un totale complessivo incassato a fine 7 anni di 12.067,80 euro.

Conviene sottoscrivere?

Sulla base di queste ipotesi, il nuovo BTP Valore ottobre 2025 può offrire un rendimento interessante per i risparmiatori che cercano un titolo stabile, con cedole regolamentate e una tassazione agevolata. Il punto chiave sarà il livello effettivo dei tassi cedolari che il Tesoro comunicherà il 17 ottobre: se fossero significativamente inferiori alle attese o rispetto alle offerte alternative nel segmento a 7 anni, l’attrattiva potrebbe calare.

Un altro elemento positivo è che il meccanismo step-up consente al titolo di adattarsi meglio, almeno in parte, all’evoluzione dei tassi nel corso del tempo (cioè se i tassi di mercato salgono, le cedole future già fissate più alte aiutano a “resistere” alle oscillazioni). Anche il premio fedeltà è un incentivo alla “cassettizzazione” del titolo.

Ma ogni risparmiatore che valuta di sottoscrivere il nuovo BTP Valore dovrebbe sapere che il rendimento in caso di vendita anticipata potrebbe essere diverso, poiché dipende dal prezzo di mercato (che può oscillare). I tassi minimi garantiti potrebbero essere fissati più bassi, qualora la domanda non fosse sostenuta come prevista.

In definitiva, se i tassi cedolari annunciati saranno allineati o superiori alle aspettative di mercato (attorno al 3,1-3,4% lordo), sottoscrivere il BTP Valore potrebbe essere una scelta sensata per un investimento “moderato” con beneficio fiscale e cedole periodiche, in un portafoglio BTP ben diversificato tra duration e rischio. Se invece i tassi fossero deludenti, potrebbe essere preferibile orientarsi su BTP già in circolazione o altre alternative.

DISCLAIMER
Le informazioni e le considerazioni contenute nel presente articolo non devono essere utilizzate come unico o principale supporto in base al quale assumere decisioni relative agli investimenti. Il lettore mantiene la piena libertà nelle proprie scelte d’investimento e la piena responsabilità nell’effettuazione delle stesse, poiché egli solo conosce la sua propensione al rischio e il suo orizzonte temporale. Le informazioni contenute nell’articolo sono fornite a mero scopo informativo e la loro divulgazione non costituisce e non è da considerarsi un’offerta o sollecitazione al pubblico risparmio.

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