Prezzo gas scende ancora in Europa, ma per l’Italia c’è una brutta notizia

Violetta Silvestri

9 Gennaio 2024 - 10:34

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In Europa il prezzo del gas continua a scendere, trainato al ribasso da fattori favorevoli. Tuttavia, per l’Italia il 2024 riserverà una brutta sorpresa in bolletta, con costi in aumento.

Prezzo gas scende ancora in Europa, ma per l’Italia c’è una brutta notizia

Prezzo del gas in continuo calo in Europa: questa è la buona notizia di inizio 2024 per i consumatori del vecchio continente. Tuttavia, oltre alle insidie sempre in agguato per un settore, quello energetico, così vulnerabile agli imprevisti geopolitici e non solo, la lettura dei prezzi in calo nasconde brutte sorprese per l’Italia.

Le bollette, infatti, potrebbero ancora essere troppo onerose per le famiglie del nostro Paese, anche se il contesto europeo suggerisce una chiara e probabilmente duratura svolta verso costi energetici allentati rispetto all’impennata di agosto 2022.

Alle ore 10.00 circa del 9 gennaio, i contratti futures sul mese di febbraio scambiano a poco più di 30 euro per megawattora nel benchmark di riferimento europeo di Amsterdam. Si tratta di un calo dei prezzi del gas di oltre il 6% rispetto alla giornata di ieri, lunedì 8 gennaio. In un mese, il gas ha registrato un ribasso della quotazione del 16% e in un anno del 53%.

Il tonfo dai picchi della crisi energetica, che ha colpito l’Europa all’indomani della guerra in Ucraina e ha costretto i Paesi ad azzerare in fretta i rapporti con il fornitore russo, è oggi evidente. Tuttavia, pur con prezzi del gas in deciso ribasso, l’Italia può ancora aspettarsi bollette in aumento.

Prezzo del gas in Europa: il calo continua, cosa succede?

Il quadro riassuntivo della situazione energetica europea appare rincuorante mentre i Paesi affrontano il mese cruciale dell’inverno.

I prezzi europei del gas naturale sono in diminuzione del 2% rispetto a ieri, a 30,9 euro per megawattora verso le 10.15, trainati al ribasso soprattutto dalle abbondanti scorte disponibili dopo un prolungato clima mite nella regione.

Le condizioni meteorologiche favorevoli hanno portato a una significativa riduzione del consumo di gas per il riscaldamento, mentre le aziende viaggiano ancora a ritmi di produzione ridotti, con conseguente diminuzione della domanda complessiva.

Come ha fatto notare su Bloomberg l’editorialista Javier Blas, il taglio produttivo da parte delle aziende ad alta intensità energetica sta avendo un ruolo importante. In Germania, ad esempio, la produzione delle aziende ad alto consumo energetico, come gli impianti chimici e le fonderie di metalli, è diminuita del 20% rispetto a prima dell’invasione dell’Ucraina.

Di conseguenza, i livelli di stoccaggio del gas a livello regionale rimangono elevati, superando i livelli tipici di questo periodo dell’anno. Iniziando la stagione quasi al completo al 90%, le scorte attuali sono scese solo all’85% circa, consentendo al vecchio continente di mantenere un livello di riserve di gas superiore al previsto. Se queste tendenze attuali continuano, l’Europa è destinata a entrare in primavera con più della metà della sua capacità di stoccaggio di gas ancora disponibile, rispetto alla media decennale di appena il 35%.

Javier Blas ha menzionato anche il ruolo positivo dell’energia rinnovabile, con il solare e l’eolico che riducono la necessità di gas. La ripresa della produzione nucleare francese lo scorso anno e l’utilizzo del carbone in Germania hanno ulteriormente limitato il consumo di gas.

Il mercato sta prezzando quindi lo scenario ribassista. La scorsa settimana i prezzi di riferimento del gas europeo sono scesi sotto i 35 euro per megawattora, in calo rispetto ai 55 euro di ottobre. Sebbene i prezzi siano diminuiti drasticamente nell’ultimo anno, rimangono comunque ben al di sopra della media 2010-2020 di 20,1 euro per MWh.

Perché in Italia le bollette del gas possono aumentare?

Se da una parte il prezzo del gas europeo in calo è un sollievo per le famiglie, dall’altra occorre considerare che in Italia stanno per finire le misure governative che hanno aiutato a frenare i costi in bolletta.

Secondo un’analisi degli esperti di Nomisma, infatti, la bolletta del gas di gennaio salirà di circa il 9% rispetto a dicembre. Il motivo è la fine, nel 2024, dello sconto sull’Iva previsto per calmierare i prezzi. Dal 5% fissata per l’emergenza, quindi, tornerà a essere al 22%.

Una simulazione di Facile.it ha mostrato che le famiglie italiane pagheranno poco meno di 1.350 euro per la bolletta del gas nell’anno in corso. I prezzi saranno “più alti rispetto a quelli rilevati prima dell’arrivo del Covid e della guerra in Ucraina. Nel 2019, la spesa per il gas di una famiglia tipo era stata di circa 1.070 euro”, hanno commentato gli analisti.

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