Il 24 settembre il Movimento 5 Stelle sceglierà con le primarie online il suo candidato premier: sarà una sfida tra Luigi Di Maio e Roberto Fico?
Manca meno di un mese alla scelta da parte del Movimento 5 Stelle del proprio candidato premier. Tutti i favori del pronostico sono per Luigi Di Maio, ma il giovane vicepresidente della Camera potrebbe non avere la strada così in discesa.
Tra gli attivisti del Movimento, che andranno a scegliere il loro candidato premier nelle primarie tramite la piattaforma Rousseau, cresce infatti la popolarità di Alessandro Di Battista, che però sembrerebbe intenzionato a non prendere parte a questa corsa sponsorizzando l’amico Di Maio, con il quale ha trascorso assieme diversi giorni in Sicilia per sostenere Giancarlo Cancelleri in vista delle elezioni regionali in Sicilia.
Anche se Di Battista quindi sembrerebbe essere disposto a farsi da parte, c’è un altro apprezzato candidato che potrebbe infiammare questo delicato voto online del Movimento 5 Stelle: Roberto Fico.
Alla kermesse di Rimini del 24 settembre prossimo quindi potrebbe andare in scena una sfida tra Luigi Di Maio e Roberto Fico, che al momento possono essere definiti i capofila delle due anime del Movimento 5 Stelle.
La scelta del Movimento 5 Stelle
Anche se mancano diversi mesi alle prossime elezioni politiche, che a meno di gravi crisi di governo si dovrebbero svolgere ad aprile 2018, il Movimento 5 Stelle vuole giocare d’anticipo e sceglierà a breve il proprio candidato premier.
Il prossimo 22 settembre infatti a Rimini prenderà il via “Italia a 5 Stelle”, la grande kermesse del Movimento che vedrà il suo culmine nel giorno 24, quando verrà reso noto il risultato della votazione online da parte degli attivisti certificati.
Dopo tutte le problematiche che sono sorte a Roma per la definizione della giunta di Virginia Raggi, Grillo non vuole correre altri rischi e presenterà con largo anticipo non solo il candidato premier, ma anche tutta la ipotetica futura squadra di governo.
Al momento però c’è il problema di Rousseau, che dopo l’ultimo restyling ha subito diversi attacchi hacker che ne hanno dimostrato una preoccupante vulnerabilità. La Casaleggio Associati è a lavoro per blindare la piattaforma e si spera che per il 24 settembre tutto dovrebbe essere risolto.
Ma oltre a Rousseau a tenere banco è la lista dei possibili candidati premier. Per la scelta si dovrebbe seguire le modalità delle “Quirinarie”: un primo turno aperto a tutti e una seconda votazione ristretta soltanto ai nomi che hanno ricevuto più preferenze.
Luigi Di Maio da tempo viene definito il candidato in pectore del Movimento 5 Stelle. A livello di popolarità potrebbe essere insidiato soltanto da Alessandro Di Battista, che però non sembrerebbe intenzionato a entrare in competizione con l’amico.
Anche se nel primo turno quindi dovesse ricevere un plebiscito da parte degli attivisti pentastellati, Di Battista sarebbe pronto a compiere un passo indietro ritagliandosi per lui un ruolo a capo di un ministero di peso.
Il blocco formato da Casaleggio jr, Di Maio e Di Battista però potrebbe scontrarsi con la fronda dei cosiddetti “duri e puri”, ovvero i militanti della prima ora capeggiati da Roberto Fico, che potrebbe candidarsi per cercare di arginare questo nuovo corso che ormai sembrerebbe essere dominante all’interno del Movimento 5 Stelle.
Sarà Di Maio contro Fico?
Alle prossime primarie dei 5 Stelle potrebbe andare in scena la sfida tra le due anime del Movimento. La scelta del candidato premier quindi potrebbe essere anche un chiaro indirizzo politico per delineare quale strada intraprendere in un’ottica futura.
Roberto Fico è da sempre considerato il leader della parte più a sinistra del Movimento, mentre le ultime prese di posizione di Luigi Di Maio su temi come l’immigrazione sono apparse più in sintonia con quelle della destra.
Anche dopo il caos di Roma dei giorni scorsi a seguito degli scontri tra polizia e migranti, le reazioni di Fico e di Di Maio sono apparse diametralmente opposte. Queste divergenze quindi potrebbero animare le prossime primarie.
Tra i parlamentari pentastellati il gruppo capitanato da Roberto Fico, Paola Taverna e Carla Ruocco, numericamente sembrerebbe essere in minoranza rispetto a chi invece segue la linea del duo Di Maio-Di Battista.
In più, senza dubbio il vicepresidente della Camera gode di una maggiore popolarità e visibilità rispetto al suo possibile sfidante. Nonostante questo Fico non partirebbe però già battuto in partenza.
A scegliere il candidato premier del Movimento 5 Stelle saranno gli attivisti certificati tramite la piattaforma Rousseau, dove da tempo stanno votando anche per stilare i vari punti del prossimo programma elettorale.
Se guardiamo alle proposte approvate e alle precedenti votazioni, si potrebbe pensare a una provenienza più di sinistra da parte di questi attivisti certificati. In parole povere, Di Maio ha il sostegno del popolo pentastellato ma al voto online parteciperà una cerchia molto più ristretta di militanti che potrebbero non essere in piena sintonia con lui.
Per sapere come andrà a finire non si dovrà aspettare molto visto che il 24 settembre è ormai vicino, ma finita la pausa estiva senza dubbio tutti gli aspiranti candidati premier dovranno uscire allo scoperto e allora capiremo meglio come si potranno evolvere le cose.
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