Come vi avevamo anticipato, dagli Usa è arrivata la conferma di come e quando finirà la guerra in Ucraina: in ballo c’è anche la rielezione di Biden alle presidenziali del 2024.
La guerra in Ucraina finirà entro l’anno e alla fine si opterà per una cristallizzazione del conflitto come accaduto nel secolo scorso in Corea. Come vi avevamo anticipato in primavera, adesso le voci che arrivano dagli Stati Uniti sembrerebbero confermare questa ipotesi.
L’Ucraina così avrà ancora qualche mese di tempo per riconquistare più territori possibili e, probabilmente, a breve avrà a sua disposizione anche i missili Atacms che, con la loro gittata massima di 300 km, potranno permettere alle truppe di Kiev di colpire le retrovie nemiche.
Sui missili a lunga gittata la decisione finale verrà presa il prossimo 11 e 12 luglio quando a Vilnius, in Lituania, si terrà il tanto atteso vertice Nato dove in pratica verrà segnato il destino di questa guerra che ormai va avanti da più di sedici mesi.
Anche se i falchi all’interno della Nato - Polonia e Baltici in primis poi Regno Unito a seguire - vorrebbero una guerra a oltranza fino alla caduta di Vladimir Putin, alla fine a Vilnius dovrebbe passare la linea americana che nelle scorse ore è stata spifferata, non per la prima volta, dal Washington Post.
Il gong della guerra in Ucraina così dovrebbe suonare il prossimo inverno, in pratica poche settimane prima dell’avvio Oltreoceano delle primarie che porteranno poi alle elezioni Usa 2024 di inizio novembre.
Perché Biden vuol far finire la guerra in Ucraina
Se da mesi Volodymyr Zelensky va ripetendo che per Kiev la guerra in Ucraina finirà soltanto quando saranno riconquistati tutti i territori occupati dalla Russia, Crimea compresa, il presidente ucraino presto potrebbe rivedere i suoi obiettivi.
Del resto la tanto sbandierata controffensiva - forse non era il caso di annunciare gli attacchi con mesi di anticipo - non sta andando per il meglio con anche la propaganda di Kiev che di recente ha ammesso le difficoltà.
La Nato a breve andrà a fornire nuove armi per provare a fare breccia nel fronte meridionale: nonostante le fortificazioni e il terreno minato, l’obiettivo sarebbe quello di avvicinarsi alla Crimea per aggiungere un ulteriore elemento di pressione alla Russia - l’altro è la fornitura degli F-16 che possono trasportare testate nucleari - rendendo la strategica penisola a tiro dell’esercito ucraino.
Il prossimo inverno quando gli Usa decideranno che è arrivato l’ora del cessate il fuoco, la guerra si stopperà con Mosca che manterrà i territori in quel momento in suo possesso e l’Ucraina otterrà la garanzia di una difesa della Nato in caso di una nuova invasione russa. Una sorta di successo per Vladimir Putin - anche se avrà fallito la presa di Kiev - mentre per Volodymyr Zelensky questa eventualità avrebbe il forte sapore della beffa.
Joe Biden così a inizio 2024 potrà concentrarsi sulle elezioni presidenziali senza che gli echi della guerra in Ucraina possano condizionare più di troppo il delicatissimo voto, con i sondaggi che al momento danno l’inquilino della Casa Bianca di poco sotto a un Donald Trump che fin da subito si è scagliato contro questa guerra.
I prossimi mesi così potrebbero essere un ulteriore inutile bagno di sangue per i due eserciti, visto che a Washington avrebbero ben chiaro quale sarà il destino della guerra in Ucraina.
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