Perché tutti aspettano l’inflazione Usa oggi?

Violetta Silvestri

12 Dicembre 2023 - 08:44

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Il dato sull’inflazione Usa di oggi è molto atteso dai mercati e dagli investitori, soprattutto in vista della riunione Fed di mercoledì 13 dicembre. Cosa sta per accadere?

Perché tutti aspettano l’inflazione Usa oggi?

Borse oggi caute, in attesa dei dati sull’inflazione Usa che possono influenzare la prossima decisione Fed e l’andamento dei mercati.

I rendimenti dei titoli del Tesoro e il dollaro sono diminuiti nella sessione asiatica, in vista dei dati economici statunitensi e delle riunioni delle principali banche centrali che forniranno nuovi indizi sulla probabilità di tagli dei tassi di interesse il prossimo anno.

Si prevede che mercoledì 13 dicembre la Federal Reserve manterrà i tassi invariati, con i riflettori puntati sui commenti del presidente Jerome Powell durante la sua conferenza stampa, nonché sul dot plot della banca centrale e sulle proiezioni economiche.

Prima di questo evento molto atteso da investitori e analisti di mercato, la lettura dei prezzi al consumo Usa di oggi - ore 14.30 italiane - offrirà il primo e prezioso indizio su quanto stia davvero funzionando la politica monetaria aggressiva e se i prezzi sono ormai destinati a calare ancora ( e con essi anche i tassi di interesse dal 2024). I nuovi dati saranno molto rilevanti per i mercati globali.

Cosa aspettarsi dall’inflazione Usa oggi?

Il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti di oggi dovrebbe mostrare che l’inflazione continua a raffreddarsi, ma rimane ben al di sopra dell’obiettivo annuale del 2% della Fed, con un CPI core annuale previsto al 4%.

Secondo gli economisti intervistati da Bloomberg, l’inflazione Usa dovrebbe restare invariata allo 0% grazie al calo dei prezzi dell’energia, con un indice core mensile allo 0,3%.

“Le aspettative di inflazione a breve termine sono diminuite in modo netto a causa del calo dei prezzi dell’energia negli ultimi mesi”, hanno affermato Anna Wong e Stuart Paul di Bloomberg Economics. “Ciò lascia più spazio alla Fed per prendere in considerazione tagli dei tassi poiché i rischi al ribasso per l’attività e i rischi al rialzo dell’inflazione diventano più bilanciati”.

Un dato sui prezzi al consumo inatteso, per esempio un aumento dell’inflazione più del previsto, potrebbe scuotere i mercati e, soprattutto, costringere la Fed a un tono più da falco nel dopo riunione di domani, mercoledì. Al contrario, prezzi al consumo fermi o in calo anche oltre le attese offrirebbero lo spunto a Powell e agli altri membri per essere più ottimisti su un allentamento della politica monetaria.

Secondo lo strumento FedWatch del CME, i mercati stanno ora scontando una probabilità del 48% di un taglio dei tassi a marzo rispetto al 57% della settimana precedente. I mercati, tuttavia, hanno scontato una probabilità del 75% di una diminuzione del costo del denaro a maggio.

La Fed riterrà di non potersi permettere un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie, poiché ciò potrebbe potenzialmente riaccelerare la domanda di lavoro ed esercitare una rinnovata pressione al rialzo sul tasso di inflazione al consumo secondo Erik Weisman, capo economista e portfolio manager di MFS Investment.

L’inflazione Usa di oggi è sotto i riflettori e lancerà un messaggio alla Federal Reserve e ai mercati mondiali: i prezzi al consumo continueranno a calare o ci saranno sorprese al rialzo?

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